PUNTA DELLA REGINA

La giornata non è delle migliori ma, in questo settembre che già si preannuncia pieno di impegni, trovare un sabato dove si può scappare nuovamente avendo appena terminato le vacanze estive è un lusso! Tira un gelido vendo che ha fatto precipitare da un giorno con l'altro le temperature di una decina di gradi ma siamo equipaggiati e dopo tanta calura estiva, quasi sentiamo volentieri l'aria pungente!
Sono le 8.00 e siamo già arrivati a Brusson; ci infrattiamo subito in una pasticceria per colazione: in macchina ho dormito per tutto il tempo ed un capuccino caldo mi da la carica per iniziare a mettere in moto il mio diesel. Ricky, come al solito è già pimpante e non sta zitto un attimo: sono già frastornata!
Saliamo a Estoul e. lasciata l'auto nell'ampio parcheggio, ci incamminiamo su un primo tratto di strada asfaltata, quindi sterrata, che si snoda in direzione sud-est; giunti all'altezza dell'Alpe Finestra incrociamo una bella mandria di mucche valdostane che stanno scendendo più sotto; ci fermiamo a parlare con il pastore che ci chiede sove siamo diretti e ci avvisa del forte vento sul colle Ranzola. Proseguiamo quindi sul sentiero che si inerpica verso il colle e, pur avendo già indossato pile, antivento, guanti e bandana, il freddo diventa pungente. Giunti al colle Ranzola (uno spartiacque tra la val d'Ayas e la valle del Lys, le raffiche diventano toste, quindi tiriamo diritti imboccando il sentiero 3A che, snodandosi sul versante della valle del Lys, risulta un po' più riparato. La salita è comunque piacevole, l'atmosfera molto tersa e limpida e le nuvle molto alte: risulta pertanto ben visibile tutto il massiccio del Rosa!! Un vero spettacolo. Arriviamo al lago di Gombetta ed in vista del Passo del GArda. Il laghetto è semi ghiacciato e noi tiriamo diritti e incominciamo la salita vera e propria che con stretti tornanti ci porta rapidamente in vetta. Il panorama è molto bello: Monte Bianco, Monte Rosa, Gran Combin, Gran Paradiso, Grivola... un vero spettacolo! Ma che freddo!! Scattiamo quattro foto e via, scendiamo velocemente per la stessa via di andata, giusto per allungare un po' la strada e non beccarci le raffiche sul sentiero diretto nr. 7a che scende diretto al colle Ranzola.