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Piancavallone neve a profusione
Vista da Imerio - ( Imerio)
La scelta della meta di oggi, buttata lì da Francesco (e da me presa al volo quando si parla di Val Grande!), è stata indubbiamente influenzata dal meteo che non prevedeva una bella giornata, ma siccome la voglia di andare era tanta, abbiamo scelto di fare un’escursione non troppo lunga, con sosta in un bivacco, in modo da mangiare al coperto.
Scegliendo il Bivacco Curgei, non pensavamo però di trovare così tanta neve, circa una 15 di centimetri caduti stanotte e altri trenta/quaranta di neve «sfondosa» al di sotto, cosa che ha reso la progressione piuttosto faticosa (nessuno di noi aveva le ciaspole e le ghette e io nemmeno i bastoncini, molto utili quando c’è neve).
Partiti poco prima delle otto dalla Cappella Fina sotto una leggera pioggia, per salire abbiamo seguito il classico sentiero (ben segnalato) che porta alla sella del Curgei (La Colma, passando per i Balmit), da dove, come fatto tante altre volte, abbiamo proseguito verso il Bivacco Pian Cavallone, costeggiando il «tenebroso» bosco di conifere che delimita il costone che scende in Val Marona.
Qui abbiamo visto un bel gallo forcello involarsi da un ramo di un abete: in questo luogo (arena) mi è capitato altre volte di vedere questi magnifici volatili, dove i forcelli ad aprile combattono molto scenograficamente tra loro per conquistare le femmine.
Raggiunto il Bivacco Pian Cavallone, abbiamo proseguito in piano per arrivare di lì a poco alla Cappella omonima, decidendo di fermarci e quindi di saltare la salita al Todano, perché si sprofondava troppo senza le ciaspole e senza le ghette avremmo rischiato di bagnarci i piedi, cosa non proprio piacevole vista la temperatura di oggi piuttosto rigida .
Invertita la marcia, per tornare al Curgei abbiamo proseguito per cresta su neve non battuta fino ad arrivare alla grande croce metallica che sovrasta il Bivacco Pian Cavallone, seguendo poi la traccia fatta per salire.
Ritornati alla Colma, a causa della neve caduta nella notte abbiamo avuto qualche piccola difficoltà nel trovare il sentiero che scende al Curgei, seguendolo poi per arrivare alla nostra meta verso le 11.00.
Grande e prolungata la sosta al bivacco, trascorsa accendendo la stufa almeno per togliere un po’ di umidità dall’ambiente (la stufa non è più quella di qualche anno fa che faceva molto fumo), dove abbiamo consumato con la consueta allegria di gruppo il nostro pranzo, che termina sempre con dolci, caffè e abbondanti ammazzacaffè!
Lasciato a malincuore il bivacco (dopo averlo sistemato e pulito, lasciando la giusta offerta), alla temperatura di + 2 C° abbiamo ripreso la strada del ritorno seguendo per un tratto il sentiero dell’andata, allungandolo leggermente per passare dai bucolici prati dell’Alpe Cavallotti, tornando alle macchine verso le 14.30.
Anche se oggi i panorami ci sono stati preclusi dalle nuvole basse e dal tempo non proprio ottimale, i panorami innevati e i bei momenti trascorsi al bivacco hanno reso questa escursione davvero speciale e posso solo aggiungere che al Bivacco Curgei ho trascorso tanti momenti indimenticabili con diversi amici che, di volta in volta, sono venuti con me in questo splendido luogo (l’ultima volta ci sono stato con mio figlio a fine novembre), e anche quella di oggi è stata un’uscita di quelle che rimarranno a lungo nel libro dei bei ricordi: grande come sempre la compagnia!

Video Percorso Interattivo
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