Pizzo Leone (1659m) - Corona di Pinz (1294m) Da Porera
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Oggi ho proprio voglia di pestare un pò di neve quindi decido di sconfinare nel vicino Ticino per fare un escursione di largo respiro e fantastici panorami.
Parto dal parcheggio appena prima della sbarra di Porera alle 7.30 e seguo le indicazione per la Corona di Pinz; ciaspole lasciate in macchina perchè non credevo ci fosse così tanta neve, ma che comunque a parte per una deviazione per salire ad una cimetta secondaria non sarebbero servite. Raggiungo tramite bel sentiero Schiavardo e continuo a salire, in mezz'oretta sono in cima alla Corona dei Pinci o Corona di Pinz a 1294m. La cimetta è davvero singolare, sulla sua sommità ci sono diverse "gobbe" che da sotto la fanno realmente assomigliare ad una corona; in cima v'è una panchina di legno con una vista stupenda verso il Lago Maggiore.
Ripercorro per un attimo i miei passi e al bivio seguo le indicazioni per il Pizzo Leone; qui comincio a pestare la prima neve. Arrivato su una stradina innevata vedo alla mia destra una gobba boscosa e decido di salirla, all'inizio facilmente con terreno sgombro da neve e poi molto faticosamente nella neve alta non portante, senza traccia si sprofonda; continuo a salire lungo la dorsalina boscosa sprofondando ad ogni passo e rimpiangendo le ciaspole in macchina, fino a portarmi sulla sommità di questa collina; sulla cartina Geo4map è segnata come "Sassello", mentre la mappa di Hikr la identifica come "Faieda/Carbonera" a quota 1378m, un pò di confusione sul nome ma la sommità è chiara. Ridiscendo dal lato opposto in facsimile della salita fino ad incrociare finalmente la traccia battuta che porta al Leone; tribulazioni finite e si segue la traccia ben evidente fino all'Alpe Naccio, da qui in avanti il paesaggio si fa prettamente invernale con mezzo metro di neve circa, per fortuna essendo partito presto la traccia è ben rigelata e portante quindi calzo i ramponi (non necessari) ma la mia schiena ringrazia. Il panorama è fenomenale, dal Lago al Gridone innevato. Superato Naccio la traccia si fa ripida fino a salire su Urione 1596m da dove si vede la meta finale. Da qui si scende e sale un paio di volte fino all'attacco finale, slalomando tra le rocce e aggirando la parete sommitale a sinistra, si sale comodamente da dietro, e dopo 2h e 30min con calma sono in vetta. In cima c'è il libro di vetta, croce e omone di pietre. Vista super, dal Rosa al Trittico del Sempione e chi più ne ha più ne metta. Riposo un oretta in vetta prima del previsto assalto in massa della gente partita dopo. In discesa la temperatura si alza e inevitabilmente iniziano gli sprofondamenti improvvisi; seguo i miei passi fino alla strada e poi, per creare un piccolo giro ad anello, la seguo fino alla macchina. In discesa in mezzo metro di neve mi vedo pure salire una ragazza in tuta e scarpette da tennis, io con ghette e ramponi (leggermente esagerato) non la invidio comunque XD.
Escursione molto panoramica e adatta a tutti in qualsiasi stagione.
Tempo totale in movimento: 3h 18min
Sviluppo: 10.8 Km
Dislivello totale +-: 756m
Parto dal parcheggio appena prima della sbarra di Porera alle 7.30 e seguo le indicazione per la Corona di Pinz; ciaspole lasciate in macchina perchè non credevo ci fosse così tanta neve, ma che comunque a parte per una deviazione per salire ad una cimetta secondaria non sarebbero servite. Raggiungo tramite bel sentiero Schiavardo e continuo a salire, in mezz'oretta sono in cima alla Corona dei Pinci o Corona di Pinz a 1294m. La cimetta è davvero singolare, sulla sua sommità ci sono diverse "gobbe" che da sotto la fanno realmente assomigliare ad una corona; in cima v'è una panchina di legno con una vista stupenda verso il Lago Maggiore.
Ripercorro per un attimo i miei passi e al bivio seguo le indicazioni per il Pizzo Leone; qui comincio a pestare la prima neve. Arrivato su una stradina innevata vedo alla mia destra una gobba boscosa e decido di salirla, all'inizio facilmente con terreno sgombro da neve e poi molto faticosamente nella neve alta non portante, senza traccia si sprofonda; continuo a salire lungo la dorsalina boscosa sprofondando ad ogni passo e rimpiangendo le ciaspole in macchina, fino a portarmi sulla sommità di questa collina; sulla cartina Geo4map è segnata come "Sassello", mentre la mappa di Hikr la identifica come "Faieda/Carbonera" a quota 1378m, un pò di confusione sul nome ma la sommità è chiara. Ridiscendo dal lato opposto in facsimile della salita fino ad incrociare finalmente la traccia battuta che porta al Leone; tribulazioni finite e si segue la traccia ben evidente fino all'Alpe Naccio, da qui in avanti il paesaggio si fa prettamente invernale con mezzo metro di neve circa, per fortuna essendo partito presto la traccia è ben rigelata e portante quindi calzo i ramponi (non necessari) ma la mia schiena ringrazia. Il panorama è fenomenale, dal Lago al Gridone innevato. Superato Naccio la traccia si fa ripida fino a salire su Urione 1596m da dove si vede la meta finale. Da qui si scende e sale un paio di volte fino all'attacco finale, slalomando tra le rocce e aggirando la parete sommitale a sinistra, si sale comodamente da dietro, e dopo 2h e 30min con calma sono in vetta. In cima c'è il libro di vetta, croce e omone di pietre. Vista super, dal Rosa al Trittico del Sempione e chi più ne ha più ne metta. Riposo un oretta in vetta prima del previsto assalto in massa della gente partita dopo. In discesa la temperatura si alza e inevitabilmente iniziano gli sprofondamenti improvvisi; seguo i miei passi fino alla strada e poi, per creare un piccolo giro ad anello, la seguo fino alla macchina. In discesa in mezzo metro di neve mi vedo pure salire una ragazza in tuta e scarpette da tennis, io con ghette e ramponi (leggermente esagerato) non la invidio comunque XD.
Escursione molto panoramica e adatta a tutti in qualsiasi stagione.
Tempo totale in movimento: 3h 18min
Sviluppo: 10.8 Km
Dislivello totale +-: 756m
Tourengänger:
fabioadx

Communities: Hikr in italiano
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