Bivacco Legüi e dintorni


Publiziert von cai56 , 6. Februar 2025 um 12:56. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 3 Februar 2025
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 668 m
Abstieg: 668 m
Strecke:Parzialmente circolare 9,32 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Morbegno lungo le statali 36 e 38; raggiunta la città, svoltare a destra alla quarta rotonda e seguire la statale del Passo San Marco fino ad Albaredo. Alla fine del centro abitato si prosegue sulla statale 470 oltrepassando quattro tornanti e parcheggiando (pochi posti a bordo strada) in corrispondenza della pista forestale per Baitridana (numerose indicazioni escursonistiche).

Almeno in parte, uno degli itinerari di facile escursionismo invernale in Bassa Valtellina più frequentati: della gran quantità di persone che raggiungono la località nei fine settimana, la maggior parte si ferma a rifocillarsi al Rifugio Alpe Piazza, qualcuno in meno sale fino al Bivacco Legüi, pochi - a causa anche delle non sempre opportune condizioni di neve - raggiungono la bellissima vetta del Monte Lago. Ma nessuno generalmente si spinge a salire la cresta nord-ovest del Monte Lago, fin dove è percorribile agevolmente con racchette da neve, nonostante alcune decine di metri veramente ripidi (intorno ai 30° di pendenza). Noi ci abbiamo provato ed abbiamo anche constatato che, in condizioni estive, tutta la cresta, peraltro con qualche impegno, è percorribile fino in vetta. L'ambiente, già stupendo nella conca alla base del Monte Lago, una volta raggiunta la dorsale, si arricchisce di vedute su tutte le Retiche ed in particolare sul valangoso e proibitivo versante talamonese delle Alpi Madrera e Pedroria.


Dal bivio con la strada a pedaggio per l'Alpe Baitridana si sale per pochi metri fino a trovare sulla destra la salita lungo la vecchia mulattiera che rimonta con numerosi tornanti il bosco mantenendosi al margine dei prati di Scöccia e Corte Grassa. Qui si incrocia una stradetta sterrata (diramazione della carrozzabile per Baitridana) e la si risale verso destra fino a ritrovare dopo un tornante il sentiero originale; qualche curva nella rada boscaglia e si arriva in semi-piano a fiancheggiare il bellissimo dosso di Corte Grande. Dopo non lungo tratto nell'arioso bosco di abeti si raggiunge, nei pressi del termine della carrozzabile,  la pista forestale per l'Alpe Piazza, sempre battuta in inverno dal passaggio del cingolato del rifugista; seguendo questo tratturo, dapprima a margine degli ampi e pendenti spazi dei vari nuclei di Baitridana e poi in blanda salita nuovamente nel bosco, è possibile notare - almeno da parte di chi questi alpeggi li frequenta da decenni - che la sua apertura ha del tutto asportato l'antica gradonata acciottolata originaria... All'uscita dal bosco si sale in breve ai rimodernati edifici del Rifugio Alpe Piazza. Le tracce di passaggio proseguono a valle dell'alpe dirigendosi ad attorniare una valletta con torrente; da qui si continua fra spazi aperti andando a salire con facile gradualità sul dosso che ospita il Bivacco Legüi ed un enorme stallone (il bivacco stesso condivide la costruzione a due piani con un locale di servizio ai pastori). Fin qui quest'oggi abbiamo camminato comodamente su sentiero nevoso molto battuto, ma per proseguire occorre indossare le racchette da neve. Con ampio giro dapprima in direzione dell'Alpe Lago (Sentiero Paniga) e poi verso la dorsale della via normale al Monte Lago (oggi, con pericolo valanghe 3 marcato, non esattamente consigliabile) torniamo al Rifugio Alpe Piazza: da qui seguiamo la visibile linea del "Sentiero Stefano Tirinzoni" diretta all'Alpe Pedroria. Gradualmente si raggiunge l'amplissima dorsale del confine comunale Albaredo-Talamona nei pressi di alcuni larici secolari e la si segue verso destra fino a raggiungere, con un'ultima impennata, una sorta di bocchetta anonima da cui il sentiero estivo cala nell'ombrosissimo versante di Talamona (come già detto, impraticabile con neve). Da qui, osservando la ripida cresta che sale verso il Monte Lago, notiamo che per lungo tratto è percorribile con le racchette ai piedi e quindi la affrontiamo: in alcuni tratti non è semplice, molto ripida, con neve alta e fondo non sempre portante. In corrispondenza di un lungo tratto culminante, il panorama, tra l'altro, permette addirittura di scorgere uno strano Piz Bernina apparentemente adiacente al Pizzo Cassandra. Il prosieguo della cresta, dapprima angusto e boscoso ma non difficile, diventa poi affilato e verticale su rocce erbose di dubbia qualità: non da provare in condizioni invernali. Tornati con qualche bella ma breve scivolata alla "non-bocchetta", proseguiamo dritto sul larghissimo crinale, facendo attenzione a mantenere una direzione centrale fra le vallette sommitali che si aprono fra i meravigliosi boschi; in breve si raggiunge la radura della Pozza Rossa - in inverno semivuota - dove, accanto al laghetto, si trovano alcuni tavoloni di un'area di sosta del Parco delle Orobie Valtellinesi. Una traccia di sentiero scende quindi nel bosco, qui più fitto, fino a ritrovare la via di salita in corrispondenza di Baitridana.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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