Cascata "Giasusa"


Publiziert von martynred , 14. Januar 2025 um 20:22.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:11 Januar 2025
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Eisklettern Schwierigkeit: WI3
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 450 m
Strecke:5 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Baite Campello (Val Fontana)

È giunto il giorno di preparare uno zaino arancione a Limido Comasco ed uno zaino grigio e giallo a Oleggio per poi riunirli e spedirli a Chiuro, accompagnati solamente da due fanciulle (o due regine vista l età?).



Percorriamo la strada asfaltata che prosegue dopo Sant'Antonio, andando oltre la quota dove inizia la prima neve ed il fondo ghiacciato. Mancano solo due tornanti ed un rettilineo per giungere al Rifugio Erler ma preferiamo girare l’auto e parcheggiarla poco più in basso in uno spiazzo ancora pulito.
Ripercorriamo a piedi la strada per un paio di km fino a giungere al Rifugio, ora chiuso, e da qui proseguiamo sulla medesima jeppabile completamente imbiancata.
Siamo sul lato destro del torrente Fontana e, trascorsi 40 minuti di cammino, rivediamo la mappa per individuare la nostra posizione e la cascata. Ancora un centinaio di metri e la vediamo sulla nostra destra, evidentissima, è lei, Giasusa.
L’ambiente circostante non è per niente male, come indicato nel libro "Cascate. Alpi Centrali. Lombardia e Svizzera" di Mario Sertori, Blu Edizioni 2004.
 
Risaliamo la dorsale innevata sul lato sinistro del torrente ghiacciato fino giungere alla base della cascata (circa 40 m di dislivello dalla jeppabile).
Rivediamo tutto il materiale e accorpiamo il necessario nel mio zaino, lasciando alla base quello di Heather. Nel frattempo giunge una coppia che attenderà il mio arrivo in sosta prima di iniziare a scalare.
Il primo tiro presenta una serie di balze sovrastate da neve e crosta, mentre al centro il ghiaccio è più sottile. Salgo i primi 25/30 metri leggermente a destra e poi centralmente, ripulendo la linea di salita. Dopodichè la cascata segue uno scivolo nevoso verso sinistra. Giungo giusto alla base del secondo tratto ghiacciato al termine della corda (60 metri). Sosta su ghiaccio e Heather mi raggiunge, mentre arriva anche il ragazzo bolognese.
Il secondo tiro presenta 2 linee di salita: a sinistra poco più verticale con ghiaccio apparentemente bagnato e con piccole candeline (a mio avviso poco proteggibile), a destra ghiaccio secco e più appoggiato. Risalgo ovviamente a destra abbassando le difficoltà. Superati anche questi 25 metri circa si prosegue su canale/pendio nevoso per tutta la lunghezza della corda. Non riuscendo ad arrivare al ghiaccio del terzo tiro, creo una sosta sul fondo della cascata, ripulendola della neve che la ricopre. 60 metri.
Davanti a noi l'ampia parete di ghiaccio del terzo tiro. A sinistra il ghiaccio sembra essere più fine, sebbene più pulito rispetto il lato destro. Il ragazzo sale a destra, superando un muretto di 5 metri verticali. Per evitare pezzi di ghiaccio dall'alto e non invadere la loro linea, risalgo un paio di metri più a sinistra della loro via. Dapprima più appoggiato e con ghiaccio ricoperto di spessa crosta, poi un muretto verticale di 3 metri, quanto basta perchè il mio battito acceleri in pochi secondi. Superato questo breve tratto verticale, il ghiaccio torna ad essere più appoggiato. Ancora un brevissimo tratto nevoso e sosta su ghiaccio (60 metri). Inizio a recuperare Heather e nel mentre la sento blaterale...spero non sia successo nulla, la corda non sale...e poi eccola sbucare. Momento di sconforto, ma è di nuovo qui al mio fianco, pronte per l'ultimo tiro.
Quarto e ultimo tiro di circa 50 metri. Molto appoggiato all'inizio e poi breve tratto più verticale, il punto più stretto dell'intera cascata. Ancora qualche balza appoggiata e poi canale nevoso in cerca di albero solido su cui fare sosta.

Dopo 3h e 15 minuti di scalata siamo con il viso rivolto al sole, il culo sulla neve, e negli occhi tanta soddisfazione. Ci concediamo una meritata pausa al calore del sole seccando un thermos intero, prima di intraprendere la "spaventosa" discesa.

Infatti, fortuna vuole che la coppia ha tracciato la discesa dal "sentiero" sul lato sinistro orografico della cascata. Un pendio verticale, neve appoggiata su ciuffi d'erba, qualche rododendro a cui aggrapparci... Seguiamo le loro tracce fino ad individuare dei passaggi più sicuri e poi intravedere lo zaino di Heather. Siamo alla base della cascata, recuperiamo quanto lasciato e ci lanciamo giù per la dorsale raggiungendo in poco tempo la jeppabile. Qui ci liberiamo del superfluo e ricomponiamo gli zaini prima di procedere per il rientro all'auto.
Ultimo sguardo alla nostra prima vera cascata da sole, una (anzi più di una) foto di ricordo e via.



Sebbene sia un grado basso, per noi è stato un giorno speciale, forse quel vero inizio che immaginavamo l'8 Dicembre del 2019 quando ci conoscemmo per caso alla palestrina del Sempione, il giorno in cui una vedendo l'altra ci innamorammo, credendo veramente che potesse nascere una coppia di ghiacciatrici al femminile. Poi la vita ci ha portato davanti a degli imprevisti (bellissimi imprevisti), ma ora siamo qui e siamo cariche per proseguire lungo questa strada insieme!

Nota: il programma iniziale era la cascata Pantegana in Zwischbergental, ma viste le recenti nevicate ed il rischio di valanghe in quella valle abbiamo cambiato destinazione mezz'ora prima di andare a dormire, optando per quest'altra in lista con bassissimo rischio di valanghe.

Tourengänger: martynred
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T2
22 Okt 17
RifugioM.Erler · cai56
T3+
2 Okt 17
Il Sentiero del Sole · cai56

Kommentar hinzufügen»