Rifugio Alpe Gagèrn 1998mt


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 12. Januar 2025 um 13:11. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 5 Januar 2025
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Pizzo di Claro   CH-TI 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 1070 m
Strecke:Come da waypoint
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottarrdo, dopo Bellinzona prendere per San Bernardino e Bellinzona Nord. Superato il Ticino prendere subito a destra e immediatamente a sinistra, si trova un semaforo si segue a sinistra e poi diritto fino a Claro. Seguire le indicazioni per il Monastero di Claro (anche sul navigatore impostate il Monastero di Claro per facilitare la salita nelle strette viuzze di Claro). In alto al paese si trova la sbarra per il pagamento del pedaggio : 10 CHF (andata e ritorno), da pagare in moneta e solo CHF. Passata la sbarra si segue la strada fino a dove termina, al parcheggio sotto Maruso

   
 

Anello parziale con giro-rifugi sotto il Pizzo di Claro

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     

 

Giornata uggiosa anche se non sono previste piogge, puntiamo a pranzare al coperto magari accendendo la stufa per scaldarci, puntiamo a visitare uno dei vari rifugi nella zona del Pizzo di Claro, uno che ancora ci manca.
A dire il vero ci siamo passati parecchio tempo fa, ma la baita non era ancora stata restaurata come oggi. Sappiamo dal sito del Patriziato che è aperta e non serve la combinazione per la chiave, cosa oggi necessaria sia per l'Alpe Domas che per l'Alpe di Motto.
Partenza dal parcheggio sotto Maruso quando è ancora piuttosto buio, anche perchè il cielo è completamente coperto da una coltre di nuvole.
La strada a pagamento è completamente pulita, ed anche alle baite di Maruso di neve non se ne vede.
Passiamo da Maruso ed imbocchiamo il sentiero per la Domas, sentiero che conosciamo molto bene. Troviamo neve solo in alcuni spazi aperti, e ghiaccio dove si trova dell'acqua, per il resto il sentiero è ben pulito, anche in considerazione dei danni della tromba d'aria che ha sradicato parecchi alberi.
All'Alpe Domas facciamo una pausa, anche qui la neve è assente, sulla porta di ingresso il nuovo sistema d'accesso controllato via SMS.
Proseguiamo sul il sentiero per la Brogoldone, qui la neve è più presente e ghiacciata in alcuni punti, ma si passa senza problemi.
Raggiunta la palina vicino alla Capanna Brogoldone, ci ricompattiamo e proseguiamo verso il Passo di Mem, sentiero ben tracciato e pochissima neve.
Raggiungiamo il punto più alto a Q2120 dove prendiamo a sinistra su traccia NON segnalata per l'Alpe di Gasgern. Sarebbe stato facile salire al Piz di Molinera, mancherebbero circa +150mt di dislivello e non si vede neve sulla cresta di salita, ma le giornate sono ancora corte, e poi ci siamo saliti più volte.
Iniziamo un tratto di sentiero per noi tutto nuovo, un lungo traverso su sentiero in gran parte innevato, ma con neve portante, bisogna solo aggirare i tratti ghiacciati.
Iniziamo a scendere, il rifugio si trova a circa 2000mt, quindi discesa su traccia di sentiero puntando una struttura-telaio in legno, forse adibita al ricovero di animali o per la loro mungitura.
Il tetto del rifugio ancora non si vede, ed anche la traccia del sentiero non si vede ben coperta dalla neve, quindi scendiamo fino ai 2000mt troviamo alcune baite in rovina e tra queste il tetto del rifugio Alpe di Gagèrn 1998mt, tutta appoggiata ad una parete rocciosa.


Il rifugio Alpe di Gagèrn (sempre aperto) a 1998mt


La troviamo aperta, interno molto spartano, proviamo ad accendere la stufa, tra l'altro abbiamo raccolto della legna lungo il percorso come suggerito sul sito del rifugio.
Con molta fatica riusciamo a farla partire, ma fuma parecchio sia sul camino esterno, ma anche all'interno, alla fine due di noi pranzeranno all'interno un pò affumicati e gli altri tre sul tavolo all'esterno ovviamente al freddo, consumiamo il pranzo ben coperti e con i guanti.
Fine pranzo con dolci, caffè e grappa poi ci prepariamo per il ritorno.
Per la discesa percorriamo il sentierino verso l'Alpe Domas, sentiero quasi tutto innevato ed in parecchi punti da fare con molta attenzione per la presenza di ghiaccio e sentiero molto "aperto" verso valle.
Abbiamo i ramponcini ma riusciamo a scendere senza doverli indossare, comunque sentiero da fare con attenzione in queste condizioni (che giustificano il T3 complessivo).
All'Alpe Domas ci fermiamo un attimo, anche qui è stato installato il sistema di apertura via SMS, posto stupendo con vista magnifica, quanti compleanni abbiamo festeggiato qui cucinando in compagnia !
Scendiamo sul sentiero diretto per la Domas, pensavo di scendere verso l'Alpe di Forcarid ma quel versante è tutto innevato, invece la discesa diretta alla Domas è completamente pulita.
Raggiunta per la seconda volta oggi il rifugio Domas proseguiamo verso Maruso sul sentiero dell'andata.
Sosta obbligatoria nel punto panoramico a Maruso, è una tradizione che non deve mancare, ed infine ritorno al parcheggio.
Direi un bel giretto, un buon dislivello su percorso relativamente breve, ed infine la visita su un rifugio che ancora ci mancava.

 

                                                               
  Video                                                                                    Percorso Interattivo
 

 
 
   
 

            Vista da roberto59     -    (roberto59)


Uscita domenicale tranquilla e piacevole, posti che conosciamo bene, ma non eravamo mai stati alla capanna, o meglio solo transitati in quanto è stata ristrutturata da poco, un luogo semplice, spartano ma ben accogliente, peccato per la stufa che non ha un bel tiraggio, ritorno del fumo, scalda poco.

Per il resto tutto ottimo, un bel avvistamento di cervi al mattino verso le 7.20 salendo verso Maruso, un’aquila che ha spiccato il volo proprio davanti a noi, whatelse?

Oggi quando scrivo è il 7 gennaio giornata del Tricolore, la nostra bandiera nasce a Reggio Emilia oggi nel 1.797, che dire, una bandiera la puoi sventolare in alto oppure tenerla vicina al cuore.

Il 
Rosso simboleggia il sangue, la sofferenza di tutte le persone che hanno inseguito il sogno della libertà e hanno combattuto per l’unità d’Italia.

Il 
Bianco rappresenta la fede cattolica degli Italiani e simboleggia le Alpi dai grandi ghiacciai.

Il 
Verde è la speranza di un’Italia libera e unita, desiderio di tanti Italiani che hanno perso la vita per inseguire questo valore profondo, ed è il verde della macchia mediterranea, il paesaggio tipico del nostro paese.
 

 
 
   
 

            Vista da Gimmy     -    (gimmy)


Escursione domenicale sotto il Pizzo di Claro partendo da Maruso.
Il meteo non è dei migliori comunque non freddissimo, i sentieri sono per lunghi tratti puliti da neve e ghiaccio ,non abbiamo nemmeno  calzato i ramponcini.
Il percorso pianificato oggi ci porta a lambire vari rifugi che abbiamo già visitato:  Domas, Alpe di Motto, Brogoldone.
Il punto focale di oggi è la visita ad un rifugio Alpe Gagern,  situato a duemila metri,  il rifugio visto da fuori è anche carino, ma l'interno è  da dimenticare.

CIAO ALLA PROSSIMA


 

 
 
   
 

            Vista da Paolo   -    (brown)


Oggi un bel giro ad anello percorso qualche anno fa ma non in inverno. Prima di parcheggiare a Maruso un gruppo di cervi ci attraversa la strada per poi inoltrarsi nel bosco.
Neve presente sopra i 1800 metri e non abbiamo avuto bisogno dell'aiuto dei ramponcini. Abbiamo visitato l'alpe Gasgern riattata da poco ma e' proprio essenziale. Lultima volta che ero passato era veramente uno stabile in rovina e per fortuna  qualcuno ha pensato di rivalorizzare il sito.La presenza di poca neve ci ha permesso di raggiungere la destinazione prefissata senza grossi problemi.
Una bella escursione con un parziale giro ad anello e sul percorso varie capanne di appoggio, Domas Brogoldone Martum Gasgern Motto.
Alla prossima Paolo


Alla prossima
Paolo   

 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale :   8.84 Km totali, 7:00 totali e 5:30 di cammino
Andata :  2.35 Km,  1:35 lorde, 5m soste all' Alpe Domas
 3:50 Km,  2:25 lorde, 10m 
soste alla Brogoldone
 5:40 Km,  4:00 lorde, 20m soste all'Alpe Gagern
Ritorno :  3.44 Km,  1:55 lorde, 5m soste
Dislivello :  1050 mt di assoluto
 1070 mt di relativo
Libro di vetta:  NO
Copertura cellulare:  Buona su tutto il percorso
Partecipanti :

 Giorgio, Gimmy, Roberto, Paolo, Angelo

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito        (ESC #564)

www.girovagando.net       

  

 

 
 



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Kommentare (2)


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imerio hat gesagt:
Gesendet am 13. Januar 2025 um 06:15
Chi sono stati i due affumicati?

Gesendet am 13. Januar 2025 um 10:04
Sono Speck e Pancetta :-) :-)


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