Tenerife - Montaña Guajara anello
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La Montagna Guajara, che misura 2717 m, è la terza altezza del Parco del Teide.
Faceva parte di una montagna più alta che sprofondò milioni di anni fa e dalla cui caldera emerse l'edificio Pico Viejo del Teide circa duecentomila anni fa.
Vicino al Parador Nacional si trova il sentiero Siete Cañadas, seguendolo ci dirigiamo a ovest verso la Cañada del Montón de Trigo dove si trova il sentiero che sale alla Degollada de Guajara.
Quindi iniziamo la parte più ripida del percorso, ovvero la salita alla vetta del Guajara.
Una volta arrivati dominiamo l'intero circo di Las Cañadas, da Portillo de la Villa a est, con La Fortaleza un po' più distante, fino a Cañadas de Chavao e El Cedro a ovest, il paesaggio è dominato sempre da Teide e Pico Viejo.
La vasta cupola della sommità è occupata da un grande recinto/riparo in pietra, è quello che rimane del più vecchio osservatorio astronomico di alta quota del mondo, innalzato da Sir Charles Piazzi Smyth nel 1856, e poi riutilizzato e ampliato nel 1910 dal francese Jean Mascart per studiare e fotografare la cometa di Halley nel suo penultimo avvicinamento alla Terra.
Il primo edificio, realizzato da Piazzi Smyth era di forme semplici e senza tetto, fu costruito per effettuare osservazioni durante l'estate.
I bassi muri fatti di pietra trovati nella zona sono alti circa 1,5 metri, abbastanza da fornire protezione dal vento.
All'interno di questi muri l'astronomo aveva una semplice tenda da campeggio e un grande telescopio con cui effettuava le sue osservazioni.
Con questa semplice infrastruttura Piazzi Smyth poté sfruttare le eccellenti condizioni del cielo dell'isola per dimostrare le teorie di Isaac Newton (1643-1727) sui vantaggi dell'altitudine di osservazione, sotto un'atmosfera pulita che gli consentiva di osservare i corpi celesti con grande chiarezza.
Cinquantaquattro anni dopo, nel 1910, l'astronomo francese Jean Mascart lavorò in condizioni ben diverse, eseguendo le sue osservazioni durante l'inverno, con il terreno ricoperto di neve ghiacciata e sottoposto a temperature gelide di notte.
Fu quindi costretto ad adattare il campo originale, abbattendone una parte e organizzandolo in modo molto diverso, con una cabina e una camera oscura per sviluppare le fotografie.
Lo stesso Mascart così descritto il luogo’
“...il posto è particolarmente favorevole, è stata una scelta perfetta, il cielo è sempre bello e puro: situato sopra le normali nubi dell'isola, si vede l'orizzonte da tutte le parti, tranne un po' a NNW, verso la cima principale.
Il sole è visibile dal mattino, sorge fino al tramonto; solo molto raramente i cirri hanno bloccato le osservazioni, di giorno o di notte. In due mesi le nubi hanno bloccato le mie osservazioni solo un giorno!".
Oggi questo punto di osservazione è stato sostituito dal vicino Osservatorio di Izaña, a 2.390 m di altitudine, nel punto in cui si incontrano i comuni di La Orotava, Fasnia e Güímar.
Il suo primo telescopio, installato dall'Università di Bordeaux, iniziò a funzionare nel 1964 e con esso furono condotti studi pionieristici sulla luce zodiacale, la luce diffusa dalla materia interplanetaria.
Per la discesa seguire il crinale verso ovest e srendere verso la Degullada de Guajara, poco prima di arrivarvi, un sentiero scende verso la strada sterrata che percorre il fondo de Las Candas.
La si segue a sinistra con qualche salita, prima di tornare al punto di partenza si passa vicino alla Cañada del Capricho, sito molto frequentato per l'arrampicata e alle Piedras Amarillas, una affascinante formazione di rocce rosa e gialle
La Cañada del Capricho si presenta come un grande e spettacolare labirinto di torri e pinnacoli arancioni. La roccia è piroclastica, piuttosto compatta e molto aggressiva sulle dita. Vi sono un totale di 132 tiri suddivisi in 9 settori distinti e con esposizioni differenti, più alcuni massi con problemi di varie difficoltà. La lunghezza dei tiri è molto varia e anche il tipo di arrampicata: queste formazioni rocciose sono ricche di grandi buchi e concrezioni dalle forme e dimensioni varie e spettacolari. Gli itinerari più lunghi presentano una prima parte più in stile boulder seguita da placche lisce e piuttosto tecniche. .
Faceva parte di una montagna più alta che sprofondò milioni di anni fa e dalla cui caldera emerse l'edificio Pico Viejo del Teide circa duecentomila anni fa.
Vicino al Parador Nacional si trova il sentiero Siete Cañadas, seguendolo ci dirigiamo a ovest verso la Cañada del Montón de Trigo dove si trova il sentiero che sale alla Degollada de Guajara.
Quindi iniziamo la parte più ripida del percorso, ovvero la salita alla vetta del Guajara.
Una volta arrivati dominiamo l'intero circo di Las Cañadas, da Portillo de la Villa a est, con La Fortaleza un po' più distante, fino a Cañadas de Chavao e El Cedro a ovest, il paesaggio è dominato sempre da Teide e Pico Viejo.
La vasta cupola della sommità è occupata da un grande recinto/riparo in pietra, è quello che rimane del più vecchio osservatorio astronomico di alta quota del mondo, innalzato da Sir Charles Piazzi Smyth nel 1856, e poi riutilizzato e ampliato nel 1910 dal francese Jean Mascart per studiare e fotografare la cometa di Halley nel suo penultimo avvicinamento alla Terra.
Il primo edificio, realizzato da Piazzi Smyth era di forme semplici e senza tetto, fu costruito per effettuare osservazioni durante l'estate.
I bassi muri fatti di pietra trovati nella zona sono alti circa 1,5 metri, abbastanza da fornire protezione dal vento.
All'interno di questi muri l'astronomo aveva una semplice tenda da campeggio e un grande telescopio con cui effettuava le sue osservazioni.
Con questa semplice infrastruttura Piazzi Smyth poté sfruttare le eccellenti condizioni del cielo dell'isola per dimostrare le teorie di Isaac Newton (1643-1727) sui vantaggi dell'altitudine di osservazione, sotto un'atmosfera pulita che gli consentiva di osservare i corpi celesti con grande chiarezza.
Cinquantaquattro anni dopo, nel 1910, l'astronomo francese Jean Mascart lavorò in condizioni ben diverse, eseguendo le sue osservazioni durante l'inverno, con il terreno ricoperto di neve ghiacciata e sottoposto a temperature gelide di notte.
Fu quindi costretto ad adattare il campo originale, abbattendone una parte e organizzandolo in modo molto diverso, con una cabina e una camera oscura per sviluppare le fotografie.
Lo stesso Mascart così descritto il luogo’
“...il posto è particolarmente favorevole, è stata una scelta perfetta, il cielo è sempre bello e puro: situato sopra le normali nubi dell'isola, si vede l'orizzonte da tutte le parti, tranne un po' a NNW, verso la cima principale.
Il sole è visibile dal mattino, sorge fino al tramonto; solo molto raramente i cirri hanno bloccato le osservazioni, di giorno o di notte. In due mesi le nubi hanno bloccato le mie osservazioni solo un giorno!".
Oggi questo punto di osservazione è stato sostituito dal vicino Osservatorio di Izaña, a 2.390 m di altitudine, nel punto in cui si incontrano i comuni di La Orotava, Fasnia e Güímar.
Il suo primo telescopio, installato dall'Università di Bordeaux, iniziò a funzionare nel 1964 e con esso furono condotti studi pionieristici sulla luce zodiacale, la luce diffusa dalla materia interplanetaria.
Per la discesa seguire il crinale verso ovest e srendere verso la Degullada de Guajara, poco prima di arrivarvi, un sentiero scende verso la strada sterrata che percorre il fondo de Las Candas.
La si segue a sinistra con qualche salita, prima di tornare al punto di partenza si passa vicino alla Cañada del Capricho, sito molto frequentato per l'arrampicata e alle Piedras Amarillas, una affascinante formazione di rocce rosa e gialle
La Cañada del Capricho si presenta come un grande e spettacolare labirinto di torri e pinnacoli arancioni. La roccia è piroclastica, piuttosto compatta e molto aggressiva sulle dita. Vi sono un totale di 132 tiri suddivisi in 9 settori distinti e con esposizioni differenti, più alcuni massi con problemi di varie difficoltà. La lunghezza dei tiri è molto varia e anche il tipo di arrampicata: queste formazioni rocciose sono ricche di grandi buchi e concrezioni dalle forme e dimensioni varie e spettacolari. Gli itinerari più lunghi presentano una prima parte più in stile boulder seguita da placche lisce e piuttosto tecniche. .
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