Grignone (2409 m) - SAT Lugano - Salita dal Caminetto e discesa dalla Piancaformia
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Vista da michea82
Ho notato che non esistono relazioni su hikr concernenti la Grigna.
Probabilmente non vi è mai salito nessuno prima d'ora.
Pertanto mi sono "sacrificato" per salirci, osservarla e scriverne una.
Buona lettura!
Il magnetismo della Grigna
La Grigna ha una sua "energia".
Ha qualcosa di speciale che non trovi da nessun'altra parte. Una sua tipicità, una sua "vibrazione". Ogni volta che ci salgo il tempo sembra scorrere più lento. Alla mia prima visita del Grignone parlai di un "mondo a sé stante".
Credo che non esista alcun altro luogo in Italia tanto descritto su hikr. Si consideri che hikr è un sito svizzero e che le relazioni su due montagne svizzere di fama altrettanto importante, come il Pilatus o il Rigi, sono numericamente inferiori.
Ad oggi abbiamo ben 234 relazioni per il Grignone e 204 per la Grignetta.
Un motivo ci sarà.
Non ha nulla di diverso dalle altre montagne eppure la Grigna attira in qualsiasi stagione un'infinità di persone.
A livello escursionistico è un comprensorio importante e presenta molte possibilità, sia invernali che estive. Ci sono tantissimi rifugi. C'è una rete sentieristica con pochi eguali su altri massici. C'è anche un software carino che la rappresenta in 3D con i suoi sentieri (vedi: /alspergis.altervista.org/3d/grigne.html).
Penso che non smetterò mai di rendere visita alle Grigne.
Sono una di quelle persone che non disprezza la presenza umana, purchè essa sia rispettosa.
Pertanto ho ben pensato di affollare ulteriormente il Grignone, accompagnando un gruppo di 17 persone della SAT Lugano nella sua ultima gita del 2024.
Ma il vero leader di questa escursione sarà gabrio, la cui partecipazione non prevista, ma molto apprezzata, ci ha permesso di essere guidati con maggiore sicurezza nella scelta dell'itinerario che inizialmente voleva essere un po' diverso.
Il nostro itinerario (traccia grossolana) - visto dal Monte Boglia (Lugano)
Salita: via del Caminetto (versante W)
Vo' del Moncodeno (vicino a Cainallo) è probabilmente il punto più alto raggiungibile in auto.
Si trova sul versante occidentale e permette di accedere alla Grigna Settentrionale in giornata da diverse vie: la Ganda, la Piancaformia, la Ferrata dei Carbonari, il Caminetto, ecc.
Noi seguiamo il sentiero n° 24 che da Cainallo conduce al Rifugio Bietti Buzzi.
Tramite la Bocchetta di Prada scolliniamo nell'omonima valle e costeggiamo la cresta Piancaformia nel suo lato meridionale. Passiamo dalla spettacolare Porta di Prada e, dopo una piccola perdita di quota, dal Rifugio Bietti-Buzzi. Ubicato lungo i pendii erbosi sottostanti le enormi bastionate rocciose tale rifugio mi ha affascinato: da lì si percepisce l'energia della Grigna più che altrove.
Il mio gruppo è veloce e non concede tregue.
Proseguiamo seguendo il segnavia numero 15. La salita diventa vieppiù ripida e il terreno piuttosto friabile. La traccia non è evidentissima ma si individua seguendo ometti o segni di vernice gialla. Il Caminetto ha un primo passaggio da arrampicare. Non è esposto in quanto è "incassato" appunto nel "caminetto". Sarà un secondo grado di pochi metri. Dopo di che ci si porta a destra su una cengia con un tratto esposto (catena fissa) e si arrampica un breve risalto. Si esce poi più facilmente nei pressi della Bocchetta di Releccio.
La salita prosegue sull'ampia e panoramica cresta sud del Grignone.
La Porta di Prada (1686 m)
Il Rifuio Bietti-Buzzi sul versante SW del Grignone
La via del Caminetto
La vetta vista dalla Bocchetta Releccio
Vetta
Ci fermiamo almeno un'ora sull'affollatissima vetta. La vista è spaziale. La cima vera e propria ha una bella croce decorata con bandierine tibetane. Poco più in basso sul lato orientale c'è un terrazzamento dove ci sediamo a mangiare.
Sul lato occidentale, a pochi metri dalla croce, c'è il Rifugio Brioschi. Approfittiamo dell'apertura per metterci piede e comprare da bere.
Vista sul lago
Croce di vetta
Discesa: Cresta Piancaformia (versante NW)
Dal Grignone si può scendere verso Cainallo con il sentiero della Ganda (segnavia numero 19).
Oppure ritornare verso il Bietti-Buzzi dal Caminetto o dalla Ferrata dei Carbonari.
La cresta Piancaformia rimane in mezzo ai due itinerari e presenta un sentiero soltanto nella parte inferiore (la via della Ganda, numero 19, che appunto converge sulla parte facile della cresta).
Sempre il sentiero n° 19 si collega anche alla Via Guzzi che collega la Piancaformia al Rifugio Bietti-Buzzi (versante W).
Dalla vetta tre membri del nostro gruppo evitano la cresta e seguono il sentiero della Ganda per riconnettersi agli altri più in basso, alla base della parte più difficile della Cresta di Piancaformia.
La parte alta di cresta la percorriamo in 14 persone. Inizialmente facile, presenta in seguito alcuni tratti aerei e passaggi non difficili ma esposti. Ad un certo punto c'è un muretto da disarrampicare sul lato settentrionale (III). Essendo in tanti posizioniamo una corda fissa (c'è una sosta attrezzata) che ci aiuta a disarrampicare con più sicurezza. Poco più in basso, se si segue il filo di cresta, c'è un ulteriore passaggio difficile. Lo aggiriamo sempre sul lato nord ma il terreno è delicato (posizioniamo ancora una corda fissa attorno ad uno spuntone).
Terminate le difficoltà ci ricongiungiamo alla parte restante del gruppo.
La parte successiva è facile. Seguiamo il sentiero che dopo il bivio con la via Guzzi, aggira un tratto di cresta sul lato nord per poi riprenderla definitivamente fino alla sua base.
Ripassiamo dalla Bocchetta di Prada e infine raggiungiamo Vo' del Moncodeno.
La mia idea iniziale per la giornata sarebbe stata quella di salire dalla Via della Ganda e di scendere dalla Via del Caminetto. Ma Gabrio mi ha consigliato il Caminetto in salita. Si è rilevata la scelta migliore vista la ripidità del sentiero.
La Piancaformia non era prevista e l'abbiamo un po' azzardata essendo numerosi. Lo spirito di gruppo e la presenza di elementi forti ci ha spinti a provarla ed è stato molto soddisfacente. Gabrio ha accompagnato lungo la Ganda le due persone che non si sono sentite di percorrerla.
Per il rientro in Svizzera abbiamo evitato Lecco per il traffico notoriamente intenso. Abbiamo attraversato il lago con il traghetto da Varenna non senza farci un aperitivo vicino al porto.
La soluzione del traghetto è stata molto efficace e veloce. In un attimo siamo arrivati a Lugano.
Cresta Piancaformia
Passaggio chiave (III)
Alla propria sinistra - Il Bietti Buzzi
Oltre a me Giordano ci sono Jair e Joao alla guida del gruppo. Jair è mio fratello nonché presidente SAT. Joao è capogita alla UTOE e mio grande compagno di avventura.
Vista da gabrio
Ho notato che non esistono relazioni su hikr concernenti la Grigna.
Probabilmente non vi è mai salito nessuno prima d'ora.
Pertanto mi sono "sacrificato" per salirci, osservarla e scriverne una.
Buona lettura!
Il magnetismo della Grigna
La Grigna ha una sua "energia".
Ha qualcosa di speciale che non trovi da nessun'altra parte. Una sua tipicità, una sua "vibrazione". Ogni volta che ci salgo il tempo sembra scorrere più lento. Alla mia prima visita del Grignone parlai di un "mondo a sé stante".
Credo che non esista alcun altro luogo in Italia tanto descritto su hikr. Si consideri che hikr è un sito svizzero e che le relazioni su due montagne svizzere di fama altrettanto importante, come il Pilatus o il Rigi, sono numericamente inferiori.
Ad oggi abbiamo ben 234 relazioni per il Grignone e 204 per la Grignetta.
Un motivo ci sarà.
Non ha nulla di diverso dalle altre montagne eppure la Grigna attira in qualsiasi stagione un'infinità di persone.
A livello escursionistico è un comprensorio importante e presenta molte possibilità, sia invernali che estive. Ci sono tantissimi rifugi. C'è una rete sentieristica con pochi eguali su altri massici. C'è anche un software carino che la rappresenta in 3D con i suoi sentieri (vedi: /alspergis.altervista.org/3d/grigne.html).
Penso che non smetterò mai di rendere visita alle Grigne.
Sono una di quelle persone che non disprezza la presenza umana, purchè essa sia rispettosa.
Pertanto ho ben pensato di affollare ulteriormente il Grignone, accompagnando un gruppo di 17 persone della SAT Lugano nella sua ultima gita del 2024.
Ma il vero leader di questa escursione sarà gabrio, la cui partecipazione non prevista, ma molto apprezzata, ci ha permesso di essere guidati con maggiore sicurezza nella scelta dell'itinerario che inizialmente voleva essere un po' diverso.
Il nostro itinerario (traccia grossolana) - visto dal Monte Boglia (Lugano)
Salita: via del Caminetto (versante W)
Vo' del Moncodeno (vicino a Cainallo) è probabilmente il punto più alto raggiungibile in auto.
Si trova sul versante occidentale e permette di accedere alla Grigna Settentrionale in giornata da diverse vie: la Ganda, la Piancaformia, la Ferrata dei Carbonari, il Caminetto, ecc.
Noi seguiamo il sentiero n° 24 che da Cainallo conduce al Rifugio Bietti Buzzi.
Tramite la Bocchetta di Prada scolliniamo nell'omonima valle e costeggiamo la cresta Piancaformia nel suo lato meridionale. Passiamo dalla spettacolare Porta di Prada e, dopo una piccola perdita di quota, dal Rifugio Bietti-Buzzi. Ubicato lungo i pendii erbosi sottostanti le enormi bastionate rocciose tale rifugio mi ha affascinato: da lì si percepisce l'energia della Grigna più che altrove.
Il mio gruppo è veloce e non concede tregue.
Proseguiamo seguendo il segnavia numero 15. La salita diventa vieppiù ripida e il terreno piuttosto friabile. La traccia non è evidentissima ma si individua seguendo ometti o segni di vernice gialla. Il Caminetto ha un primo passaggio da arrampicare. Non è esposto in quanto è "incassato" appunto nel "caminetto". Sarà un secondo grado di pochi metri. Dopo di che ci si porta a destra su una cengia con un tratto esposto (catena fissa) e si arrampica un breve risalto. Si esce poi più facilmente nei pressi della Bocchetta di Releccio.
La salita prosegue sull'ampia e panoramica cresta sud del Grignone.
La Porta di Prada (1686 m)
Il Rifuio Bietti-Buzzi sul versante SW del Grignone
La via del Caminetto
La vetta vista dalla Bocchetta Releccio
Vetta
Ci fermiamo almeno un'ora sull'affollatissima vetta. La vista è spaziale. La cima vera e propria ha una bella croce decorata con bandierine tibetane. Poco più in basso sul lato orientale c'è un terrazzamento dove ci sediamo a mangiare.
Sul lato occidentale, a pochi metri dalla croce, c'è il Rifugio Brioschi. Approfittiamo dell'apertura per metterci piede e comprare da bere.
Vista sul lago
Croce di vetta
Discesa: Cresta Piancaformia (versante NW)
Dal Grignone si può scendere verso Cainallo con il sentiero della Ganda (segnavia numero 19).
Oppure ritornare verso il Bietti-Buzzi dal Caminetto o dalla Ferrata dei Carbonari.
La cresta Piancaformia rimane in mezzo ai due itinerari e presenta un sentiero soltanto nella parte inferiore (la via della Ganda, numero 19, che appunto converge sulla parte facile della cresta).
Sempre il sentiero n° 19 si collega anche alla Via Guzzi che collega la Piancaformia al Rifugio Bietti-Buzzi (versante W).
Dalla vetta tre membri del nostro gruppo evitano la cresta e seguono il sentiero della Ganda per riconnettersi agli altri più in basso, alla base della parte più difficile della Cresta di Piancaformia.
La parte alta di cresta la percorriamo in 14 persone. Inizialmente facile, presenta in seguito alcuni tratti aerei e passaggi non difficili ma esposti. Ad un certo punto c'è un muretto da disarrampicare sul lato settentrionale (III). Essendo in tanti posizioniamo una corda fissa (c'è una sosta attrezzata) che ci aiuta a disarrampicare con più sicurezza. Poco più in basso, se si segue il filo di cresta, c'è un ulteriore passaggio difficile. Lo aggiriamo sempre sul lato nord ma il terreno è delicato (posizioniamo ancora una corda fissa attorno ad uno spuntone).
Terminate le difficoltà ci ricongiungiamo alla parte restante del gruppo.
La parte successiva è facile. Seguiamo il sentiero che dopo il bivio con la via Guzzi, aggira un tratto di cresta sul lato nord per poi riprenderla definitivamente fino alla sua base.
Ripassiamo dalla Bocchetta di Prada e infine raggiungiamo Vo' del Moncodeno.
La mia idea iniziale per la giornata sarebbe stata quella di salire dalla Via della Ganda e di scendere dalla Via del Caminetto. Ma Gabrio mi ha consigliato il Caminetto in salita. Si è rilevata la scelta migliore vista la ripidità del sentiero.
La Piancaformia non era prevista e l'abbiamo un po' azzardata essendo numerosi. Lo spirito di gruppo e la presenza di elementi forti ci ha spinti a provarla ed è stato molto soddisfacente. Gabrio ha accompagnato lungo la Ganda le due persone che non si sono sentite di percorrerla.
Per il rientro in Svizzera abbiamo evitato Lecco per il traffico notoriamente intenso. Abbiamo attraversato il lago con il traghetto da Varenna non senza farci un aperitivo vicino al porto.
La soluzione del traghetto è stata molto efficace e veloce. In un attimo siamo arrivati a Lugano.
Cresta Piancaformia
Passaggio chiave (III)
Alla propria sinistra - Il Bietti Buzzi
Oltre a me Giordano ci sono Jair e Joao alla guida del gruppo. Jair è mio fratello nonché presidente SAT. Joao è capogita alla UTOE e mio grande compagno di avventura.
Vista da gabrio
Sono seduto sotto la croce del Grignone, il mio cappello bianco mi copre per intero la faccia:
sto forse dormendo? Direi di no...
Cosa allora?
Sarà il mio modo per nascondermi dalle foto di gruppo?
Una mano femminile si appropria del mio labile "rifugio bianco" e il sole mi investe.
"E fatti un po' vedere!" urla.
Ecco! Questo è il riassunto della giornata odierna(?).
Sedici persone normali, un Gabrio in tenuta "social" e tutto ciò che ne consegue!
Personaggi principali in (dis)ordine di comparsa:
N° 1) Michea 82 che mi ha convinto (vorrei sapere come) ad essere qui.
N° 1) Gabrio.
N° 1) Italiana, oltre a me.
N°14) Ticinesi a caccia di cime.
E i fatti salienti? Eccoli...
a) "Domenica 10 Novembre porto un gruppo di quindici persone sul Grignone,
Gabrio, tu che abiti da quelle parti non hai scuse: devi per forza venire!!!"
Accidenti! Così è stato....
b) La Porta di Prada, ma dovrebbero chiamarla "La fuga di..." vista la velocità con cui
mi sono eclissato per evitare foto indigeste.
c) "Oggi vedremo molti camosci" dico.
"Impossibile! Quando arrivo io, scappano..." mi ha risposto una girl rossocrociata.
A fine giornata in effetti ne vedremo uno soltanto. L'ho detto al gruppo ma ha riso:
che mi sia perso qualcosa?
d) "Andate pure avanti il Rifugio Bietti è poco distante, così parlo a Michea che è rimasto
indietro" ho detto agli altri. "Tanto si fermerano ad aspettarmi" ho pensato, sbagliavo...
e) Michea: "Non si sono fermati!"
Io (ma l'ho solo pensato): "Che problema c'è, tanto li raggiungo subito!"
Sotto alla Via del Caminetto ancora non li ho presi, il fiatone non mi è ancora passato.
f) "Vuoi un po' di mela rossa? E' buona e dolce" mi dice Mara, ticinese dal sangue coreano.
"Sarò mica Biancaneve?" penso mentre la guardo impaurito.
g) "E' davvero molto bello il tuo taglio di capelli" dico a Liesje.
Dieci minuti dopo, proprio mentre alcuni del gruppo si complimentano per la mia
simpatia, lei se ne viene fuori con un: "l'avevo capito da subito che eri antipatico"
Bene!!
La giornata è finita. Sono di nuovo al posteggio di Lecco Bione. Ho in mano il fanale
dell'auto che mi ha portato fin lì da Vo' di Moncodeno, dovevo aggiustarlo ma.....
"Ops!" l'ho rotto.
Beh! così va la vita.....
Se i miei racconti fossero un problema matematico,
di sicuro 1+1 non farebbe MAI 2.
A voi le conclusioni!!!......
PS:
Ah! Dimenticavo:
sto proprio invecchiando, pur con sedici persone al seguito sono riuscito a divertirmi!
Sarò anche ASOCIALE ma proprio non ce la faccio ad essere triste con......
15 ticinesi al seguito.....!!!
Forse sono gravemente malato, dovrò chiederlo al mio medico di fiducia....
sto forse dormendo? Direi di no...
Cosa allora?
Sarà il mio modo per nascondermi dalle foto di gruppo?
Una mano femminile si appropria del mio labile "rifugio bianco" e il sole mi investe.
"E fatti un po' vedere!" urla.
Ecco! Questo è il riassunto della giornata odierna(?).
Sedici persone normali, un Gabrio in tenuta "social" e tutto ciò che ne consegue!
Personaggi principali in (dis)ordine di comparsa:
N° 1) Michea 82 che mi ha convinto (vorrei sapere come) ad essere qui.
N° 1) Gabrio.
N° 1) Italiana, oltre a me.
N°14) Ticinesi a caccia di cime.
E i fatti salienti? Eccoli...
a) "Domenica 10 Novembre porto un gruppo di quindici persone sul Grignone,
Gabrio, tu che abiti da quelle parti non hai scuse: devi per forza venire!!!"
Accidenti! Così è stato....
b) La Porta di Prada, ma dovrebbero chiamarla "La fuga di..." vista la velocità con cui
mi sono eclissato per evitare foto indigeste.
c) "Oggi vedremo molti camosci" dico.
"Impossibile! Quando arrivo io, scappano..." mi ha risposto una girl rossocrociata.
A fine giornata in effetti ne vedremo uno soltanto. L'ho detto al gruppo ma ha riso:
che mi sia perso qualcosa?
d) "Andate pure avanti il Rifugio Bietti è poco distante, così parlo a Michea che è rimasto
indietro" ho detto agli altri. "Tanto si fermerano ad aspettarmi" ho pensato, sbagliavo...
e) Michea: "Non si sono fermati!"
Io (ma l'ho solo pensato): "Che problema c'è, tanto li raggiungo subito!"
Sotto alla Via del Caminetto ancora non li ho presi, il fiatone non mi è ancora passato.
f) "Vuoi un po' di mela rossa? E' buona e dolce" mi dice Mara, ticinese dal sangue coreano.
"Sarò mica Biancaneve?" penso mentre la guardo impaurito.
g) "E' davvero molto bello il tuo taglio di capelli" dico a Liesje.
Dieci minuti dopo, proprio mentre alcuni del gruppo si complimentano per la mia
simpatia, lei se ne viene fuori con un: "l'avevo capito da subito che eri antipatico"
Bene!!
La giornata è finita. Sono di nuovo al posteggio di Lecco Bione. Ho in mano il fanale
dell'auto che mi ha portato fin lì da Vo' di Moncodeno, dovevo aggiustarlo ma.....
"Ops!" l'ho rotto.
Beh! così va la vita.....
Se i miei racconti fossero un problema matematico,
di sicuro 1+1 non farebbe MAI 2.
A voi le conclusioni!!!......
PS:
Ah! Dimenticavo:
sto proprio invecchiando, pur con sedici persone al seguito sono riuscito a divertirmi!
Sarò anche ASOCIALE ma proprio non ce la faccio ad essere triste con......
15 ticinesi al seguito.....!!!
Forse sono gravemente malato, dovrò chiederlo al mio medico di fiducia....
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