Cima di Olino - Pizzo di Goredo


Publiziert von Mezmerize , 27. November 2024 um 08:12.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:13 April 2024
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 686 m
Abstieg: 686 m
Strecke:13,9 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Alpe di Paglio, parcheggio a pagamento.

Oggi ho voglia di tornare in Valsassina e percorrere la lunga e panoramica dorsale che da Paglio va verso la Cornagera. Non mi sono prefissato una meta precisa, mi metto in cammino e vedo in base al tempo e alle condizioni fin dove arriverò.

Parcheggio all’Alpe Paglio abbastanza presto, forse troppo, dato che non c’è aperto nemmeno il bar.

Per oggi salto la salita al Cimone di Margno e mi dirigo direttamente verso il Pian delle Betulle, che raggiungo immerso in una inusuale quiete. Mi ritrovo affiancato da un bellissimo border collie che mi seguirà imperterrito per circa metà del percorso, al punto da farmi anche dubitare della sua capacità di ritornare indietro, ma evidentemente è di casa da queste parti e mi sto preoccupando per nulla.

Da Pian delle Betulle comincio ad alzarmi verso l’Alpe Ortighera e da qui su largo sentiero raggiungo il Larice Bruciato. Butto uno sguardo al traverso sotto la Cima di Olino, esposto a Nord: è presente ancora diversa neve, immagino ci sia da tribolare lì sotto, e ne avrò conferma al ritorno. Decido di risalire la larga cresta e di raggiungere la Cima di Olino facendo zig zag tra le chiazze di neve.

Il panorama comincia già ad essere molto interessante e aperto in tutte le direzioni. Fino a qui il bel cagnolone mi ha seguito, ma poi improvvisamente fa dietrofront e torna verso l’Alpe Ortighera. Proseguo lungo la cresta abbassandomi presso la sottostante Bocchetta di Olino, prestando attenzione ad alcuni ripidi tratti ancora un po’ innevati. La bocchetta è un interessante intaglio strapiombante su un vallone che risale da Primaluna. Da qui scelgo di proseguire lungo il traverso in direzione della Bocchetta di Agoredo, ma continuo ad affondare ad ogni passo. Meglio provare a risalire nuovamente in cresta. Faccio qualche taglio sul pendio e comincio ad innalzarmi nuovamente. Lungo la cresta raggiungo una piccola crocetta posta proprio al di sotto dell’elevazione denominata Pizzo di Goredo (o di Agoredo). Bella vista sul Pizzo Tre Signori e su buona parte della sottostante Valsassina. Grigna e Campelli sono ancora in grande spolvero invernale. Davanti a me svetta la piccola ma definita piramide della Cima d’Agrella.

Mi fermo un po’ in contemplazione e a decidere cosa fare. Potrei proseguire lungo la cresta in direzione della Bocchetta di Agoredo e poi risalire verso la Cornagera, ma questo breve tratto è impestato di neve pesante e non sono molto dell’idea di infilarci gli scarponi. Di scendere nella valle del Rifugio Ombrega non se ne parla, la situazione è la stessa. Cerco di mantenermi il più possibile asciutto e ripercorro a ritroso la cresta verso la Bocchetta di Olino.

D’altro canto mi toccherà comunque farlo nel traverso sotto la Cima di Olino se voglio evitare di risalire i circa 140 metri che dalla Bocchetta di Olino portano alla vetta. Lungo la discesa incontro due signori intenti a risalire verso il Rifugio Santa Rita: gli faccio i miei auguri, il percorso è ancora lungo, e non sanno neanche se il rifugio sia aperto o meno.

Mi fiondo sul traverso al di sotto della Cima di Olino, in ombra, e spunto fuori al Larice Bruciato. Come ipotizzato, è un affondare unico e non ci sono neanche tracce. Ad ogni modo spunto nuovamente al sole e trovo la zona gremita di gente. Tutto il percorso a ritroso sarà un via vai continuo. Da qui in avanti seguo il percorso dell’andata senza annotazioni particolari.


Tourengänger: Mezmerize


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