Monte Alben invernale
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In settimana è caduta la prima neve “seria” sulle montagne di casa. Non me lo faccio ripetere due volte e sabato mattina alle 7 sono al Passo di Zambla per salire sul Monte Alben innevato.
Parcheggio al Passo della Crocetta, sono il primo di oggi (e a posteriori, anche l’unico). Mi incammino per imboccare il sentiero nr. 501 che risale il vallone Nord fino ad arrivare al Passo della Forca.
Dopo un primo tratto nel bosco, il sentiero si apre sul vallone e comincia già ad esserci un po’ di neve per terra. Sulle pareti circostanti ce n’è molta di più e il paesaggio non ha nulla da invidiare alle Dolomiti. Con pendenza costante risalgo il vallone fino a portarmi in prossimità della selletta a quota 1.755 m che permette di scollinare sul versante orientale del Monte Alben. Nell’ultimo tratto la neve è abbondante ma seguo una traccia preesistente e procedo senza fatica. Procedo ora in traverso con davanti a me la bella cresta innevata che conduce alla vetta. Per raggiungere la cresta il sentiero procede in direzione Sud per poi risalire verso destra al Passo della Forca. Fino al Passo trovo traccia battuta. Mi affaccio ora sull’altro versante, verso la conca dove sorge il Rifugio Monte Alben. Oggi la visibilità è eccezionale: ho fatto bene ad approfittarne, non c’è una nuvola in cielo. Alla mia sinistra noto che il sentiero di cresta non è battuto. Rifletto qualche minuto sul da farsi e decido comunque di procedere calzando i ramponi.
Mi aspetterà una bella ora di tribolazione tra ravano e arrampicata. In queste condizioni la cresta sembra non finire mai. Procedo davvero a rilento, per fortuna il percorso è intuitivo. C’è un po’ di esposizione ma ho buona aderenza sotto le scarpe e non c’è ghiaccio sul percorso. Anzi, al contrario, la neve ha una consistenza davvero pessima e ogni passo è un affondo. Arriverò in cima con mani gelate e piedi fradici. Finalmente vedo sbucare sopra di me la bella croce di vetta, che raggiungo con le ultime imprecazioni finali.
Il panorama a 360° in una giornata splendida come questa, però, mi tranquillizza subito. In lontananza spiccano addirittura la dorsale appenninica e la sagoma del Monviso. Verso la pianura distinguo nettamente i grattacieli di Milano. Verso Nord grandi panorami su tutte le Orobie innevate. lI sole splende, ne approfitto per fare una lunga pausa e asciugarmi per bene mentre scatto moltissime foto. Ma penso già a come effettuare la discesa: di ripercorrere la cresta in queste condizioni non me la sento, anche se troverei la mia traccia già battuta. Decido di scendere per la via normale che risale dal Rifugio Monte Alben, purtroppo anche questa da battere. Per fortuna a metà del percorso di discesa incrocio due ragazzi che stanno salendo, scambiamo quattro chiacchiere e ci ringraziamo per esserci risparmiati vicendevolmente metà del lavoro. Raggiungo il rifugio scendendo nella conca, sempre su neve decisamente poco consistente. La vista verso Ovest è molto bella ora che il sole è alto nel cielo. Mi aspettano i 200 metri di risalita al Passo della Forca per chiudere l’anello e rientrare verso l’auto (sentiero nr. 502). Per fortuna da questo lato la traccia c’è già e si sale bene.
Scollino nuovamente e comincio la discesa sorvegliato a vista da una bella vista sulla Presolana alla mia destra. Passato il Col dei Brassamonti incontro qualche escursionista che risale il vallone. Davanti a me l’alta val Serina innevata è uno spettacolo e allieta molto la discesa, che vola via in un batter d’occhio.

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