Colle dell'Agnello 2744 mt
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Nei tempi che corrono, il Colle dell'Agnello, essendo uno dei più alti collegamenti in quota d'Europa, è sfruttato da molti camperisti e motociclisti nei periodi estivi, motivo per il quale, quando decido di accingermi nel vortice del "viaggio interiore" solo con me stesso, senza essere vincolato dalle nuove fissazioni moderne legate alla performance, ovvero: la media oraria, il chilometraggio, l'altimetria, i wattaggi, i carbo ogni tot/ora, ecc eccetera eccetera (fissazioni che spesso istigano anche il sottoscritto) attendo sempre il momento favorevole per scavare dentro i miei pensieri e suggestioni, lavorando sulle mie emozioni più autentiche, dettate dal silenzio, della vera montagna: quella silenziosa! Quella che per dovuto rispetto non è alla mercè del narcisismo, dove la bicicletta non è il fine, ma il mezzo per poter accedere ai grandi spazi. Come l'alpinista, anche il ciclista che si cimenta a quote ardite, teme la salita, la studia, la immagina, la desidera, dopodiché attende il momento giusto per poter osare. L'occasione propizia per evitare il traffico motorizzato, arriva come ogni anno la prima domenica di Settembre, quando l'accesso al Colle dell'Agnello è riservato al cicloturismo: evento dal nome "Scalate Leggendarie" by -Terres Monviso-. Insieme a me ci saranno molti desiderosi di provarci o magari riprovarci dopo qualche anno di assenza. Il grande richiamo porta tanti appassionati da ogni angolo del Nord Italia in prevalenza. Cerco così di evitare grandi masse, decido di anticipare l'orario di chiusura in modo tale da vivere in totale solitudine o quasi, l'intera la salita, per la serie "un solo uomo al comando" ;-);-). Come non pensare ai due connazionali compianti: Scarponi e Pantani che hanno scritto la storia su queste strade, senza tralasciare lo squalo Nibali ovviamente! Perchè il Colle dell'Agnello non è una salita qualunque, ma è la salita per eccellenza avvolta dall'epica narrazione del passato. L'andare oltre i monti, le cime, al di là di queste grandi montagne di remoto Piemonte e, guardare cosa c'è oltre il colle, è il motivo che spingerebbe chiunque a vincere l'ostacolo. Così dopo aver raggiunto il Colle dell'Agnello 2744 mt, dalla classica italiana per antonomasia, ovvero il Casteldelfino, decido di scendere dalla parte opposta per poterlo risalire e valicare anche dal versante francese. Nonostante saranno alte le mie motivazioni, inizia a piovere, e il maltempo minaccia, decido di risalire anticipatamente in Italia e ridiscendere, dimezzando per certi versi il progetto iniziale. Poco male comunque, avendo messo nella fase di studio un "piano B". Di ritorno in Val Varaita, con clemenza nel meteo, decido di scalare il Bellino, che sicuramente non avrà il valore dell'approdo nel fondo valle francese, ad ogni modo addentrandomi metro dopo metro, dentro questa meravigliosa valle laterale di assoluta bellezza, ho vissuto ugualmente intense emozioni, essendo lo scopo che mi ero predisposto prima di sobbarcarmi questa lunga trasferta dal sapore transalpino. Infine posso ritenermi felice al rientro al parcheggio, come sempre sconfinato, dove pazientemente mi attende la mia utilitaria in versione ammiraglia. Quello che conta è il viaggio interiore??
Tourengänger:
GAQA
Communities: I and my Bike, Hikr in italiano
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