Monti di Sclanera (2042 m)


Publiziert von siso , 19. September 2024 um 13:40.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 5 September 2024
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:45
Aufstieg: 389 m
Strecke:Santa Caterina Valfurva (1740 m) – Via Vedich – Ponte dei Sospiri (1820 m) – Monti di Sclanera (2042 m) – Baita Sobretta – Le Priore – Plaghera/Rifugio Sci 2000 – Plaghera/Albergo Rifugio Paradiso – Sentiero innevato – Santa Caterina Valfurva (1740 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Bormio imboccare la SP 29 che immette nella Valfurva. Santa Caterina dista 12 km da Bormio.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Palù; Rifugio Sci 2000 (40 posti letto); Albergo Rifugio Paradiso.
Kartennummer:TABACCO 08 – Ortles-Cevedale, 1:25000.

È una giornata di pioggia: che fare?

Alla tonificante e rilassante alternativa delle Terme di Bormio, preferisco una camminata, con mantellina e ombrello, nella pace dei boschi incantati e dei pascoli di Plaghera, sopra Santa Caterina Valfurva, un vero e proprio paradiso nel Parco Nazionale dello Stelvio.

 

Inizio dell’escursione: ore 9.25

Fine dell’escursione: ore 12.10

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 6.44

Tramonto del sole: 19.49

 

La camminata inizia alle 9:25. Dal nucleo di Santa Caterina imbocco la Via Vedich e più avanti la sterrata corrispondente al percorso S522, che si addentra nel bosco di resinose. In 25 minuti arrivo al Ponte dei Sospiri (1820 m), il cui nome mi fa meditare. Per quale motivo gli avranno affibbiato questo appellativo? C’è forse un aggancio con i Veneziani, oppure indica semplicemente una zona del percorso dove affiora la fatica? Oppure è forse un luogo dove si esprimevano dei desideri, dei sogni?

In ogni caso, poco dopo averlo valicato decido di prendere la scorciatoia, che sale molto ripida per 750 m, superando un dislivello di 220 m in circa mezz’ora. Alle 10:15 pervengo ai Monti di Sclanera (2042 m).

Le due baite principali sono costruite con tronchi di legno incastrati. Sul lato posteriore, molto meno gradevole, appaiono, come spesso accade, ondulati di plastica, teloni variopinti, vasche da bagno, … insomma ognuno si arrangia come può.

Imbocco il sentiero 523 che rientra nella bellissima pecceta-cembreta. L’ombrello non mi crea un grande disturbo, in quanto ho rinunciato sin dalla partenza ai bastoncini. Superato il vallone del Ri di Sclanera, in pochi minuti arrivo dapprima a Plaghera di Fuori, quindi a Plaghera di Dentro. Nelle radure appaiono delle belle case di vacanza, crocifissi, elementi di devozione popolare, nonché massime e aforismi scritti sulle facciate delle case.

Alle undici pervengo al Rifugio Sci 2000, in concomitanza con l’arrivo di un nutrito gruppo di persone. Si tratta di un raduno dell’Associazione anziani dell’Alta Valtellina. Le tavolate imbandite sono molto invitanti… quasi quasi mi aggrego.

Scatto un paio di foto e migro al vicino Rifugio Paradiso, finora deserto, dove sorseggio un prosecco chiacchierando con la gerente.

Dopo la gradevole sosta, scendo verso Santa Caterina, lungo il sentiero che in inverno è riservato ai ciaspolatori. Ai bordi dello stesso, a breve distanza l’uno dall’altro, sono posizionati dei cartelli di legno che riportano delle massime, create probabilmente dagli allievi di una scuola.

Raggiunta la piana osservo quella che una volta era la palude di Santa Caterina, la Magliàga, dalla quale sgorgavano le acque acidule, che costituiva presso gli antenati un avvertimento preciso perché si evitasse di praticare la pastura dei bovini in quella località. Le dizioni antiche Magnavaca o Magliavaca significavano inequivocabilmente “divora vacca”, in ricordo di qualche bestia morta, inghiottita dal pantano. La cessazione del pericolo, in seguito alla canalizzazione della palude, ha reso superflua l’ammonizione contenuta nel nome, lasciandola scivolare nell’oscurità. Quella piana, in inverno, è diventata ora il centro nevralgico delle piste di sci di fondo.

 

Malgrado la pioggia, la passeggiata odierna nei boschi e sui monti di Santa Caterina mi è piaciuta molto. Il bello e il brutto tempo hanno un significato molto soggettivo ed è legato allo stato d’animo del momento.
 

                                                    Frog's Day


Tempo trascorso: 2 h 45 min

Dislivello in salita: 389 m

Quota massima: 2051 m

Quota minima: 1736 m

Sviluppo complessivo: 8,13 km

Difficoltà: T2

Copertura della rete cellulare: buona

Soccorso sanitario: 118

Numero emergenza unico europeo: 112

Polizia: 113.

Tourengänger: siso


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