Rifugio Casati (3254 m) – Bike & Hike
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Imperdibile escursione nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, fra le imponenti cime del Gran Zebrù (3857 m) del Monte Cevedale (3769 m) e del Monte Pasquale (3553 m), attorniate dai ghiacciai Vedretta di Cedèc, Vedretta della Forcola, Vedretta del Cevedale e Vedretta Lunga.
Per questa gita la mtb è di grande aiuto, in quanto da Santa Caterina Valfurva permette di raggiungere in due ore la base dell’ultima salita, a circa 2800 m di quota. Senza la bici conviene salire al Rifugio Forni in auto, oppure con il bus navetta (attivo dal 20 luglio all’8 settembre 2024; corsa singola 5.- € / andata e ritorno 8.- €).
Inizio dell’escursione: ore 8.30
Fine dell’escursione: ore 14.10
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 6.39
Tramonto del sole: 19.56
La gita inizia lungo la bella strada della Valle dei Forni sotto un cielo sereno e con un’aria purissima e frizzante. È un vero piacere pedalare in queste condizioni, quando le auto sono ancora quasi completamente assenti. Di fronte alle fattorie devo schivare le oche e le galline che attraversano il campo stradale. Gli asinelli si avvicinano alla staccionata in cerca di pane o di una carezza. In alcuni tratti particolarmente ripidi, a causa anche dello zaino pesante, sono costretto ad inserire il turbo. In circa mezz’ora raggiungo il Rifugio-Albergo dei Forni. L’erta più impegnativa è proprio all’imbocco della mulattiera che sale sul versante orografico destro della Valle di Cedèc verso il Rifugio Pizzini. Superati i primi 250 m lineari, la carrareccia spiana e permette di rifiatare, all’ombra dei cembri, lanciando degli sguardi sul Ghiacciaio dei Forni, che con i suoi 11,38 km² è il secondo ghiacciaio delle Alpi italiane per estensione dopo quello dell’Adamello (13,1 km²).
Alle 10:00 pervengo al Rifugio Pizzini-Fràttola (2706 m), una meta molto ambita dagli escursionisti partenti dal Forni. Sul piazzale sosta il gippone taxi che fa da spola partendo dal Forni. Il Passo del Cevedale è già ben visibile da questo punto. Proseguo sulla sterrata che porta alla teleferica di servizio del Rifugio Casati, lanciando dei frequenti sguardi sul grandioso paesaggio che mi circonda. Passo in prossimità dei Laghetti di Cedèc (2746 m), ormai quasi completamente interrati e traversato l’emissario continuo ancora per alcune decine di metri quindi decido di parcheggiare la bici, dopo due ore dalla partenza.
Il pendio è assai ripido ed il fondo è coperto di sassi sparsi. Alcuni ciclisti molto allenati e dotati di buona tecnica riescono a risalirlo, fatta eccezione, molto probabilmente, per il breve tratto assicurato da catene. In prossimità del valico attraverso le postazioni austriache della Grande Guerra, quindi pervengo alla palina con la scritta Passo del Cevedale (3269 m).
Appaiono immediatamente i due rifugi, attualmente chiusi: il Rifugio Casati (3254 m) e il Rifugio Guasti (3285 m).
Il Rifugio Guasti e il Rifugio Casati
Sulla terrazza pericolante del Casati il panorama sulla Vedretta del Cevedale è avvincente. Con un pizzico di invidia vedo un paio di cordate che stanno tornando dal Monte Cevedale (3769 m).
Vorrei salire ancora, per ulteriori trenta minuti, fino alla Cima Solda (3387 m); purtroppo il tempo cambia repentinamente. Comincia a piovigginare e degli scuri nuvoloni ricoprono velocemente il cielo: temo l’arrivo di un temporale. Decido allora, saggiamente, di tornare a valle seguendo lo stesso itinerario di salita. Fortunatamente, tornato al Rifugio Pizzini la pioggerella cessa. Posso così scendere tranquillamente al Forni, dove mi gusto un piatto caldo sulla terrazza esterna. La bellissima escursione bike & hike si conclude a Santa Caterina Valfurva 5 h e 40 min dopo la partenza.
Escursione in uno degli angoli più suggestivi del Parco Nazionale dello Stelvio, nella spettacolare Valle di Cedèc, chiusa a settentrione dalla mole triangolare del Gran Zebrù, che oggi non si è concesso.
Tempo trascorso: 5 h 40 min
Tempo di salita: 3 h (2 h in bici e 1 h a piedi)
Dislivello in salita: 1528 m
Quota massima: 3285 m
Quota minima: 1740 m
Sviluppo complessivo: 28,82 km
Difficoltà
Mountain bike: PD
A piedi: T3
Copertura della rete cellulare: alcune zone d’ombra
Soccorso sanitario: 118
Numero emergenza unico europeo: 112
Polizia: 113.
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