Legnone dai Roccoli
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Mi contatta Michele, che non sento da diverso tempo, l'idea è quella di organizzare qualcosa.
Propone il Legnone: la meta è allettante, ed è nuova per tutti e due.
Partiamo attorno alle ore 8.00 dai Roccoli, il parcheggio è già piuttosto pieno, e in effetti di gente lungo il sentiero se ne incontra parecchia.
Seguiamo la classica via di salita passando dall'Alpe Agrogno e dal Bivacco Silvestri, fino a raggiungere la cresta Ovest lungo la quale abbiamo diversi incontri ravvicinati con un nutrito gruppo di stambecchi.
La cresta è piuttosto ripida e attrezzata in un paio di punti. L'utilizzo delle catene e delle corde fisse presenti è comunque superfluo durante il periodo estivo se il terreno è asciutto.
L'esposizione non è mai eccessiva e il sentiero risulta essere sempre ben battuto.
Appena prima della cima sono presenti ulteriori appigli per superare l'ultimo, piccolo, salto roccioso.
Arriviamo in vetta attorno alle 11.15, giusto in tempo per goderci qualche scorcio di Lago e Valtellina prima che i classici nuvoloni orobici coprano tutto.
Dopo una buona pausa di mezz'ora ripartiamo per la stessa via di discesa, il cielo si riapre nuovamente regalando una vista spettacolare del Lario proprio a picco sotto di noi.
La folta presenza di stambecchi è sicuramente il valore aggiunto di questa prima salita al Legnone di cui conservo un ottimo ricordo e che si è svolta in condizioni ottimali.
Propone il Legnone: la meta è allettante, ed è nuova per tutti e due.
Partiamo attorno alle ore 8.00 dai Roccoli, il parcheggio è già piuttosto pieno, e in effetti di gente lungo il sentiero se ne incontra parecchia.
Seguiamo la classica via di salita passando dall'Alpe Agrogno e dal Bivacco Silvestri, fino a raggiungere la cresta Ovest lungo la quale abbiamo diversi incontri ravvicinati con un nutrito gruppo di stambecchi.
La cresta è piuttosto ripida e attrezzata in un paio di punti. L'utilizzo delle catene e delle corde fisse presenti è comunque superfluo durante il periodo estivo se il terreno è asciutto.
L'esposizione non è mai eccessiva e il sentiero risulta essere sempre ben battuto.
Appena prima della cima sono presenti ulteriori appigli per superare l'ultimo, piccolo, salto roccioso.
Arriviamo in vetta attorno alle 11.15, giusto in tempo per goderci qualche scorcio di Lago e Valtellina prima che i classici nuvoloni orobici coprano tutto.
Dopo una buona pausa di mezz'ora ripartiamo per la stessa via di discesa, il cielo si riapre nuovamente regalando una vista spettacolare del Lario proprio a picco sotto di noi.
La folta presenza di stambecchi è sicuramente il valore aggiunto di questa prima salita al Legnone di cui conservo un ottimo ricordo e che si è svolta in condizioni ottimali.
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