Grigna Meridionale e sentieri a me nuovi
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Doveva essere un allenamento da 20 km circa, ma non ho badato al sentiero…ed ho preso una via decisamente più corta ma molto suggestiva.
Salgo dalla frequentatissima Cermentai partendo dal Pian dei Resinelli e passando per il Rifugio Porta. Sebbene le temperature si siano abbassate (27,5°C) sudo da far paura e le gocce di sudore scorrono su tutto il vino per cadere a terra dalla punta del naso.
Con lo sguardo basso, saluto chi incontro ma proseguo cercando di mantenere il ritmo.
Il battito del cuore è impazzito e mi costringe a rallentare per la seconda metà.
Giungo alla vetta della Grigna meridionale in mezzo le nubi e parecchi escursionisti (come sempre).
Ripreso il fiato e nel ricordo dell’ultima volta salita quassù in piacevole compagnia…riprendo il cammino scendendo per le catene fino al Canalino Federazione. Scendo da quest’ultimo: non ricordavo quando fosse in piedi e sfasciumoso. Incontro qualche escursionista che sta percorrendo l’alta via delle Grigne… esclamano “questa ragazza è uno stambecco” (poi capirete perché lo menziono).
Proseguo sull’evidente sentiero, ora più corribile fino a giungere alla Bocchetta del Giardino. Anche qui incontro tre escursionisti proveniente dal Colle Valsecchi. Il più anziano, un’ottantina di anni, si congratula per il mio “fisico da leone”. Imabarazzata ringrazio e seguo la loro via di salita scendendo per delle catene. Il sentiero continua a scendere ma su terreno più agevole e in un susseguirsi di tornanti. Volge poi decisamente a sinistra per raggiungere le pareti rocciose che si attraversano a mezza costa con l aiuto di parecchie catene che ne agevolano il passaggio.
Raggiungo il Colle Valsecchi e continuo per il sentiero attrezzato fino il Colle Garibaldi dove incontro altri ospiti escursionisti imbragati con kit da ferrata.
Indecisa se proseguire per la direttissima o andare al Rifugio Rosalba, opto per quest’ultimo per semplicità e possibilità di correre un po’ di più.
Raggiungo il Rosalba in pochissimi minuti e la quantità di gente mi vergogna e decido di scendere senza nemmeno comprare una coca cola che avrei bevuto volentieri.
Scendo per il sentiero classico, senza alcuna scorciatoia, fino al Pian dei Resinelli, sempre di corsa o quasi, tanto che una signora mi da della cavalletta.
Insomma… pare proprio che io sia un animale:
Stambecco
Leone
Cavalletta
Ammetto che mi fa piacere, ma vorrei tanto essere un’aquila per sorvolare le cime e vederle da un punto a me inaccessibile e completamente ignara del pericolo di chi le percorre a piedi.
Tourengänger:
martynred
Communities: Hikr in italiano, Trail running
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