Pointe du Ribon 3529 Punta delle Cavalle 3394 da Malciaussia
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Altra trasferta nelle piemontesi Valli di Lanzo.
Si sale in auto nella più meridionale delle tre: la valle di Viù.
Arrivati al Lago di Malciaussia, le nobili ruote della macchina di Sam si rifiutano di arrivare al parcheggio sterrato. Una retromarcia è obbligatoria, per fortuna fuori dal Rifugio Vulpot c'era ancora un buco adatto su asfalto.
Il più è fatto. L'escursione è solo un dettaglio :-)
Costeggiato il lago si passa dall'Alpeggio di Peramorta, bellissimo, con molte sculture in legno e una falesia piena di uccelli con relativi nidi.
Passati su ponte sull'opposta sponda della valle, a un bivio prendiamo il sentiero più diretto: il 111, che dopo il guado sul torrente Rumur ci porta al Rifugio Tazzetti 2642 m.
Prendiamo ora il sentiero che sale alle spalle del rifugio, che prima di scollinare ha anche un tratto attrezzato con canaponi.
Poi si sale quasi lungo il crinale verso ovest fino ad arrivare a 3000 m circa al ripiano roccioso delle Tre Croci.
Da qui il sentiero si impenna ulteriormente, ma comunque col bel tempo e con terreno asciutto non presenta difficoltà. Alla fine dell'erta si arriva al Colle della Resta a circa 3200 m, siamo sull'orlo del ghiacciaio del Rocciamelone, ma a noi non interessa attraversarlo per ora.
Saliamo quindi il crinale a destra, inizialmente facile, poi a un risalto roccioso non si capisce molto dove passare facilmente, ( un ometto si vede sul fianco di sinistra ), ma noi andiamo sul fianco a destra percorrendo semplici roccette per rimontare sul filo di cresta appena possibile, che poi diventa facile e arriva alla croce di quota 3320 m, proseguendo lungo il costone detritico si passa dalla vetta della Punta delle Cavalle 3394 m. Di questa vetta in letteratura si trovano molte quote, ma quella francese di 3394 mi sembra assolutamente la più giusta.
Questa doveva essere l'unico obbiettivo di oggi, ma la vicinissima vetta del Ribon subito esercita la sua forza d'attrazione.
Verso nord si scende senza problemi alla "Selle du Ribon" 3345 m circa, ma sulla carta è spostata ben più in alto e con una quota superiore, probabilmente l'arretramento del ghiacciaio ha cambiato la geografia qui.
Iniziamo ora la risalita del costone Sud-Est del Ribon, passiamo da un residuo di nevaio, che vista l'ora non richiede attrezzatura ( oltretutto facilmente aggirabile ), con tracce di sentiero arriviamo al culmine, ma per la vera vetta bisogna disarrampicare 5 metri e risalire la cupola con l'ometto: siamo alla Pointe du Ribon 3529 m, di soli 9 metri più bassa del Rocciamelone ma con una frequentazione di solo uno a mille rispetto al vicino. Siamo per 800 metri lineari completamente in Francia.
Per il ritorno al rifugio decidiamo di trovare una via più rapida, scesi alla Selle du Ribon, restiamo sul fianco Ovest ( sinistra ) del lungo crestone della Punta delle Cavalle, inizialmente in falsopiano, tra lingue di neve residue, poi si scende più decisamente, aiutati anche da inaspettati ometti, puntando il Colle della Resta, a cui arriviamo passando un breve tratto del Ghiacciaio del Rocciamelone che nel tardo pomeriggio non richiede di calzare i ramponi.
Al colle una gradita sorpresa : ancora il fenomeno dello "Spettro di Brocken" che succede quando si ha il sole in alto alle spalle e le nuvole verso valle. Incredibile, visto due volte in 20 giorni !!
La discesa verso il Rifugio Tazzetti ripidamente e rapidamente per arrivare in tempo per la cena.
Si sale in auto nella più meridionale delle tre: la valle di Viù.
Arrivati al Lago di Malciaussia, le nobili ruote della macchina di Sam si rifiutano di arrivare al parcheggio sterrato. Una retromarcia è obbligatoria, per fortuna fuori dal Rifugio Vulpot c'era ancora un buco adatto su asfalto.
Il più è fatto. L'escursione è solo un dettaglio :-)
Costeggiato il lago si passa dall'Alpeggio di Peramorta, bellissimo, con molte sculture in legno e una falesia piena di uccelli con relativi nidi.
Passati su ponte sull'opposta sponda della valle, a un bivio prendiamo il sentiero più diretto: il 111, che dopo il guado sul torrente Rumur ci porta al Rifugio Tazzetti 2642 m.
Prendiamo ora il sentiero che sale alle spalle del rifugio, che prima di scollinare ha anche un tratto attrezzato con canaponi.
Poi si sale quasi lungo il crinale verso ovest fino ad arrivare a 3000 m circa al ripiano roccioso delle Tre Croci.
Da qui il sentiero si impenna ulteriormente, ma comunque col bel tempo e con terreno asciutto non presenta difficoltà. Alla fine dell'erta si arriva al Colle della Resta a circa 3200 m, siamo sull'orlo del ghiacciaio del Rocciamelone, ma a noi non interessa attraversarlo per ora.
Saliamo quindi il crinale a destra, inizialmente facile, poi a un risalto roccioso non si capisce molto dove passare facilmente, ( un ometto si vede sul fianco di sinistra ), ma noi andiamo sul fianco a destra percorrendo semplici roccette per rimontare sul filo di cresta appena possibile, che poi diventa facile e arriva alla croce di quota 3320 m, proseguendo lungo il costone detritico si passa dalla vetta della Punta delle Cavalle 3394 m. Di questa vetta in letteratura si trovano molte quote, ma quella francese di 3394 mi sembra assolutamente la più giusta.
Questa doveva essere l'unico obbiettivo di oggi, ma la vicinissima vetta del Ribon subito esercita la sua forza d'attrazione.
Verso nord si scende senza problemi alla "Selle du Ribon" 3345 m circa, ma sulla carta è spostata ben più in alto e con una quota superiore, probabilmente l'arretramento del ghiacciaio ha cambiato la geografia qui.
Iniziamo ora la risalita del costone Sud-Est del Ribon, passiamo da un residuo di nevaio, che vista l'ora non richiede attrezzatura ( oltretutto facilmente aggirabile ), con tracce di sentiero arriviamo al culmine, ma per la vera vetta bisogna disarrampicare 5 metri e risalire la cupola con l'ometto: siamo alla Pointe du Ribon 3529 m, di soli 9 metri più bassa del Rocciamelone ma con una frequentazione di solo uno a mille rispetto al vicino. Siamo per 800 metri lineari completamente in Francia.
Per il ritorno al rifugio decidiamo di trovare una via più rapida, scesi alla Selle du Ribon, restiamo sul fianco Ovest ( sinistra ) del lungo crestone della Punta delle Cavalle, inizialmente in falsopiano, tra lingue di neve residue, poi si scende più decisamente, aiutati anche da inaspettati ometti, puntando il Colle della Resta, a cui arriviamo passando un breve tratto del Ghiacciaio del Rocciamelone che nel tardo pomeriggio non richiede di calzare i ramponi.
Al colle una gradita sorpresa : ancora il fenomeno dello "Spettro di Brocken" che succede quando si ha il sole in alto alle spalle e le nuvole verso valle. Incredibile, visto due volte in 20 giorni !!
La discesa verso il Rifugio Tazzetti ripidamente e rapidamente per arrivare in tempo per la cena.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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