Chamois, Col de Nannaz, Punta Falinére, Punta Fontana Fredda.


Publiziert von paoloski , 14. August 2024 um 09:29.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum: 8 August 2024
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:45
Aufstieg: 1211 m
Abstieg: 522 m
Strecke:13,8 Km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per Aosta, uscita a Chatillon - Saint Vincent, seguire le indicazioni per Cervinia, risalire la Valtournenche fino a Buisson dove si trova il parcheggio sotto la funivia per Chamois. Gratuito per una giornata. 3 euro per ogni giorno successivo. Prezzo del biglietto solo andata per Chamois euro 4,50.
Unterkunftmöglichkeiten:Alberghi a Chamois. Rifugio Grand Tournalin poco sotto il Col de Nannaz.

Anche quest'anno è arrivata l'ora del mio bivacco sotto le stelle. Dopo aver vagliato varie mete decido per la Valtournenche così da avere un risveglio con vista sul Cervino. Parto alle 7 da casa e prima delle 10 sono a Buisson, parcheggio l'auto, faccio il biglietto, la cabina è pronta a partire per cui non devo attendere neppure un minuto. Lungo il tragitto vedo tre camosci su una balza rocciosa, pochi minuti e sono a Chamois. Il paese è carino e, soprattutto, senza auto. Intorno ci sono famiglie con bimbi piccoli, diversi anziani, decido di prendere un caffè accompagnato da una fetta di torta sulla terrazza del bar prospiciente il municipio. Alle 10,30 mi carico lo zaino in spalla e mi avvio verso il Lago Lod, poco più di 200 metri sopra Chamois. Lungo il sentiero incontro solo tre persone ma al lago vi è una folla, arrivata fin qui perlopiù con la seggiovia. Una rinfrescata ad una fontana e riparto. Avevo deciso di salire alla Punta Falinère ma visto che è ancora presto cambio idea e mi dirigo verso l'Alpe Glavin per poi proseguire verso il Col de Nannaz e vedere così le cime del Monte Rosa. All'Alpe Glavin ci sono decine di mucche, il pastore e la sua compagna, giunti qui con un fuoristrada, si danno da fare per inseguire e vaccinare alcuni esemplari, io passo fra la mandria e proseguo verso la mia meta Il mio itinerario prevede ora di seguire il sentiero in falsopiano che costeggia il Ru Cleva Bella, un canale che porta l'acqua ai pascoli dell'Alpe Glavin. È un bellissimo sentiero fra migliaia di fiori e farfalle, con l'acqua della canaletta che scorre a fianco, i rami dei larici ogni tanto costringono ad abbassarsi per superarli ...un sentiero non molto percorso in apparenza. Giunto al di sotto della Punta Falinere il sentiero, raggiunge un lago affollato di gente e prosegue verso il colle che appare dopo una svolta a sinistra, in breve sono al valico ed in vista delle cime innevate. Vi sono una decina di persone, io proseguo fino ad arrivare in vista del rifugio Gran Tournalin poi faccio dietrofront e mi avvio verso il Col de Fontaines. Non lo raggiungo ma svolto prima a sinistra per un sentiero che corre sulle pendici della Punta Falinére, pochissime persone ma tantissimi fiori ed un panorama magnifico. Arrivo in vista del Santuario di Clavalitè, breve sosta... non so se salire o proseguire: lo zaino comincia a pesarmi, alla fine, visto che è ancora presto, prendo il sentiero che sale alla Punta Falinère, poco prima di raggiungere la spalla della cresta vedo una stambecchina che mi osserva tranquilla, le scatto diverse foto, finché si allontana con tutta calma verso il precipite versante settentrionale. Raggiunta la spalla il sentiero fa un breve tratto in piano prima di affrontare la parte più rocciosa della cresta, decido di mollare qui lo zaino, alleggerito di una dozzina di chili salgo agevolmente le roccette che mi separano dalla croce di vetta. Il panorama è dominato dal Cervino, avvolto però da una nuvola sulla cima e dalle Grandes Murailles che invece sono sgombre da nubi. Un paio di foto e ridiiscendo, recupero lo zaino, incontro due ragazze in salita, raggiungo il bivio e mi dirigo verso il santuario che presenta un notevole squarcio sul tetto. Continuo verso il Colle di Fontana Fredda, la seggiovia che arriva fin qui ha cessato di funzionare da una trentina di minuti ed intorno vi è un gran silenzio rotto solo dal lontano scampanio delle mucche dell'Alpe Glavin. In breve raggiungo la Punta di Fontana Fredda dove ho deciso di bivaccare. Pochi minuti e vengo raggiunto dalle due ragazze incontrate scendendo dalla Punta Falinère che proseguono verso Chamois scendendo dal sentiero 31. Finalmente mi tolgo gli scarponi e calzo i miei sandali. Dallo stesso sentiero appena preso dalle due ragazze giunge una coppia di spagnoli che sono diretti a Cheneil, conversiamo un po' alternando il francese al mio pessimo castigliano ed al loro scarso italiano. Ci fotografiamo a vicenda poi ci salutiamo. È ora di cercare un luogo in piano, senza sassi e con vista sul Cervino per stendere il materassino e porci sopra il sacco a pelo. Trovo il posto che mi sembra idoneo e preparo il giaciglio. C'è una gran pace, mi godo il panorama, poi mangio qualcosa in attesa del tramonto. Appena il sole cala dietro la Cima di Tsan anche la temperatura si abbassa, mi stendo sopra il sacco a pelo ad osservare il cielo che piano piano si scurisce, le nuvole si arrossano, appaiono le prime stelle, alle 21 anche la nuvola che avvolgeva la cima del Cervino si è dissolve. Mi assopisco, il quarto di Luna tramonta a Sud Ovest e finalmente il cielo mostra tutta la sua magnificenza: il Gran Carro, la Stella Polare quasi sopra il Cervino, sopra di me la costellazione della Lira con Vega brillantissima e poi la Via Lattea, tanto luminosa che i contorni delle montagne rimangono visibili, ma anche i satelliti Starlink, i tanti aerei che sorvolano le Alpi e, è il periodo giusto, le stelle cadenti. A mezzanotte finalmente mi addormento.

A differenza di un passato bivacco di fronte al Cervino, ma dalla parte svizzera, questo è stato un pernottamento tranquillo: niente vento, temperatura mite, niente capre né pecore a visitare la cima...certo dalla parte svizzera il Cervino è più slanciato e, soprattutto, i raggi solari lo illuminano molto prima al mattino. Il panorama dalla Punta Fontana Fredda è eccezionale sia sul Cervino che sulle altre punte della Valtournanche ed il Lago di Cignana

Difficoltà: la maggior parte del percorso non supera il T2 arrivando a T3 solo per la parte finale della Punta Falinère.

Tourengänger: paoloski


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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 15. August 2024 um 16:19
Bellissimo reportage e bella esperienza, soli, tu, i monti, le stelle.
Zone a me molto care che frequentai più di 50 anni fa :):):
Bravo.

paoloski hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. August 2024 um 22:04
Grazie Giulio. Bellissime zone veramente, penso di tornarci presto. Ciao


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