Da Crest: Col Perrin (m 2644) e Vallone di Mascognaz
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Il Col Perrin è una meta da me raggiunta più volte, ma sempre con gli sci. Questa è la prima volta in versione escursionistica; come è la prima volta che percorro il Vallone di Mascognaz.
L’itinerario consiste in una traversata che percorre i Valloni di Cuneaz e di Mascognaz: due angoli fra i più caratteristici della Valle di Ayas.
LOCALITA' DI PARTENZA. Champoluc, località Crest (m 1980), che si raggiunge con la cabinovia.
ATTREZZATURA.
Quella standard per escursionismo. Tenere presente che si toccano quote di tutto rispetto: il colle è a quota 2644, meglio infilare nello zaino qualche capo in grado da proteggere da vento, freddo e pioggia.
DIFFICOLTÀ.
T2 (E, secondo la classificazione CAI). L’escursione su sentieri ben marcati e segnalati, i tratti esposti sono brevi e, comunque, l’esposizione è contenuta. La salita al colle presenta un paio di tratti con pendenza accentuata.
QUOTA MASSIMA: m 2644, al Col Perrin.
QUOTA MINIMA: m 1565, a Champoluc.
SVILUPPO: km 12,6.
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA: ore 5:00
TEMPI PARZIALI:
DESCRIZIONE PERCORSO.
A Crest, dalla stazione della cabinovia, passando a valle dei due tapis-rouland, si raggiunge una stradina e la si percorre in discesa fino al tornante, dove si prende il largo sentiero che si diparte sulla sinistra e lo si percorre fino a Cunéaz (m 2049). Probabilmente un insediamento di origine Walser.
Attraversato il borgo, si ignora una prima traccia che si stacca a sinistra, e si prosegue sul sentiero 13 superando un torrente, che forma una piccola cascatella, su una passerella. Poco più avanti si arriva ad un bivio, il sentiero di sinistra porta ai Laghi Pinter, noi proseguiamo sulla traccia di destra raggiungendo il letto del Torrente Cuneaz, che si attraversa su un doppio ponte in muratura, portandoci sul versante opposto del vallone. Attraversando il pascolo in lieve salita in breve si giunge alla baita di Pian Long (m 2170) dove si devia a sud ingaggiando il primo tratto di ripida salita. Raggiunta quota 2430 circa, la traccia spiana per breve tratto per poi riprendere ripida aggirando sulla destra un costone roccioso. Ancora un breve tratto di salita e si è al Col Perrin (m 2644). Il lago si trova poco più sotto, a quota 2439, sul versante opposto, e si raggiuge in pochi minuti di sentiero lievemente esposto (un tratto è anche attrezzato con un canapone).
La discesa avviene per il selvaggio, almeno nella parte superiore, Vallone di Mascognaz seguendo sentieri ben marcati (sentiero 14A). Si inizia, fra magnifiche fioriture che ci accompagneranno per l’intero itinerario, costeggiando la sponda orografica destra del torrente emissario del Lago Perrin; presto la pendenza aumenta e la traccia svolta a destra passando alla destra di un monolite roccioso, che si nota con anticipo, chiamato “Omo de Pera” (uomo di pietra). Proseguendo si arriva all’Alpe Toulassa Superiore (m 2258) dove, in corrispondenza della baita più bassa, la traccia descrive un tornate a sinistra; continuando la discesa per la ripida prateria, si giunge all’Alpe Toulassa Inferiore (m 2083) e, a breve distanza, all’Alpe Chavanne (m 2004) dove ci si immette nella stradina (sentiero 14) che percorre il fondo del vallone. Si percorre la stradina per circa un quarto d’ora (km 1,2); dopo avere superato un ponte che ci porta sulla sponda orografica sinistra del torrente, la si abbandona per deviare su di un sentiero che si diparte sulla destra, e che in breve conduce all’Alpe Mascognaz (m 1845) – oggi agghindata festa e affollatissima. Pochi passi e si raggiungono le belle case di Caleuc; si transita sotto un porticato e, prima di arrivare al ponte che porta all’antico e caratteristico villaggio di Mascognaz, che meriterebbe una visita, si devia per il sentiero (14D) che si stacca sulla destra. Entrando nel bosco, si inizia a seguire il Torrente di Mascognaz. Il sentiero in alcuni tratti è molto ripido, e permettere di ammirare le belle cascate, in particolare l’ultima (il terzo salto).
Superate le cascate, in breve si arriva all’abitato di Champoluc, che bisogna attraversate per tutta la sua lunghezza percorrendo la via principale (km 1,5) per raggiungere l’ampio parcheggio della cabinovia, all’estremità opposta, dove è stata parcheggiata l’auto.
METEO.
Cielo prevalentemente sereno (Cervino incappucciato). Ventilazione a livello di lieve brezza. Temperatura alla partenza 19°, al Lago Perrin 15°, al termine 32°.
FREQUENTAZIONE.
Il Vallone di Mascognaz è molto frequentato: incontrati diversi escursionisti. Affollati i dintorni del Villaggio di Mascognaz.
COMPAGNI: Paolo.
L’itinerario consiste in una traversata che percorre i Valloni di Cuneaz e di Mascognaz: due angoli fra i più caratteristici della Valle di Ayas.
LOCALITA' DI PARTENZA. Champoluc, località Crest (m 1980), che si raggiunge con la cabinovia.
ATTREZZATURA.
Quella standard per escursionismo. Tenere presente che si toccano quote di tutto rispetto: il colle è a quota 2644, meglio infilare nello zaino qualche capo in grado da proteggere da vento, freddo e pioggia.
DIFFICOLTÀ.
T2 (E, secondo la classificazione CAI). L’escursione su sentieri ben marcati e segnalati, i tratti esposti sono brevi e, comunque, l’esposizione è contenuta. La salita al colle presenta un paio di tratti con pendenza accentuata.
QUOTA MASSIMA: m 2644, al Col Perrin.
QUOTA MINIMA: m 1565, a Champoluc.
SVILUPPO: km 12,6.
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA: ore 5:00
TEMPI PARZIALI:
da | Crest | a | Cunéaz: | 20 minuti; |
da | Cunéaz | a | Alpe Pian Long: | 35 minuti; |
da | Alpe Pian Long | a | Col Perrin: | ore 1:10; |
da | Col Perrin | a | Alpe Mascognaz: | ore 1:55; |
da | Alpe Mascognaz | a | Champoluc, parcheggio: | ore 1:00. |
DESCRIZIONE PERCORSO.
A Crest, dalla stazione della cabinovia, passando a valle dei due tapis-rouland, si raggiunge una stradina e la si percorre in discesa fino al tornante, dove si prende il largo sentiero che si diparte sulla sinistra e lo si percorre fino a Cunéaz (m 2049). Probabilmente un insediamento di origine Walser.
Attraversato il borgo, si ignora una prima traccia che si stacca a sinistra, e si prosegue sul sentiero 13 superando un torrente, che forma una piccola cascatella, su una passerella. Poco più avanti si arriva ad un bivio, il sentiero di sinistra porta ai Laghi Pinter, noi proseguiamo sulla traccia di destra raggiungendo il letto del Torrente Cuneaz, che si attraversa su un doppio ponte in muratura, portandoci sul versante opposto del vallone. Attraversando il pascolo in lieve salita in breve si giunge alla baita di Pian Long (m 2170) dove si devia a sud ingaggiando il primo tratto di ripida salita. Raggiunta quota 2430 circa, la traccia spiana per breve tratto per poi riprendere ripida aggirando sulla destra un costone roccioso. Ancora un breve tratto di salita e si è al Col Perrin (m 2644). Il lago si trova poco più sotto, a quota 2439, sul versante opposto, e si raggiuge in pochi minuti di sentiero lievemente esposto (un tratto è anche attrezzato con un canapone).
La discesa avviene per il selvaggio, almeno nella parte superiore, Vallone di Mascognaz seguendo sentieri ben marcati (sentiero 14A). Si inizia, fra magnifiche fioriture che ci accompagneranno per l’intero itinerario, costeggiando la sponda orografica destra del torrente emissario del Lago Perrin; presto la pendenza aumenta e la traccia svolta a destra passando alla destra di un monolite roccioso, che si nota con anticipo, chiamato “Omo de Pera” (uomo di pietra). Proseguendo si arriva all’Alpe Toulassa Superiore (m 2258) dove, in corrispondenza della baita più bassa, la traccia descrive un tornate a sinistra; continuando la discesa per la ripida prateria, si giunge all’Alpe Toulassa Inferiore (m 2083) e, a breve distanza, all’Alpe Chavanne (m 2004) dove ci si immette nella stradina (sentiero 14) che percorre il fondo del vallone. Si percorre la stradina per circa un quarto d’ora (km 1,2); dopo avere superato un ponte che ci porta sulla sponda orografica sinistra del torrente, la si abbandona per deviare su di un sentiero che si diparte sulla destra, e che in breve conduce all’Alpe Mascognaz (m 1845) – oggi agghindata festa e affollatissima. Pochi passi e si raggiungono le belle case di Caleuc; si transita sotto un porticato e, prima di arrivare al ponte che porta all’antico e caratteristico villaggio di Mascognaz, che meriterebbe una visita, si devia per il sentiero (14D) che si stacca sulla destra. Entrando nel bosco, si inizia a seguire il Torrente di Mascognaz. Il sentiero in alcuni tratti è molto ripido, e permettere di ammirare le belle cascate, in particolare l’ultima (il terzo salto).
Superate le cascate, in breve si arriva all’abitato di Champoluc, che bisogna attraversate per tutta la sua lunghezza percorrendo la via principale (km 1,5) per raggiungere l’ampio parcheggio della cabinovia, all’estremità opposta, dove è stata parcheggiata l’auto.
METEO.
Cielo prevalentemente sereno (Cervino incappucciato). Ventilazione a livello di lieve brezza. Temperatura alla partenza 19°, al Lago Perrin 15°, al termine 32°.
FREQUENTAZIONE.
Il Vallone di Mascognaz è molto frequentato: incontrati diversi escursionisti. Affollati i dintorni del Villaggio di Mascognaz.
COMPAGNI: Paolo.
Note bibliografiche:
- Guide della Montagna. Monte Rosa e Cervino - Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1993.
Tourengänger:
Alberto C.
Communities: Hikr in italiano
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