Barre des Ecrins (4102 m) e Dome de Niege (4015 m)
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Da tempo seguo le sue avventure in bicicletta e risulta essere un ragazzo particolare e simpatico. Inizia qualche scambio di messaggio a qualche storia IST e iniziamo a lanciare idee di alta quota, finchè non mi dice che con amici andrà a fare la Barre des Ecrins...ed io ci provo: "posso aggregarmi?".
La risposta è stata "basta che cammina"...e ualà eccoci la domenica mattina a recuperare prima uno e poi l'altro e varcare il confine francese.
GIORNO 1
Raggiunto il Rifugio di Le Prè de Madame Carle, sostiamo nell'ampio parcheggio sterrato e gratuito.
Partiamo alle 11:40, in un caldo terribile. Superiamo il bar/rifugio e percorriamo la sterrata superando due torrenti grazie a dei ponticelli. Il sentiero inizia ad impennare decisamente, tornante dopo tornante, con qualche taglio qui e la. Il sentiero perde leggermente quota e, superato il grosso ed impetuoso torrente che scende dal ghiacciaio, si riprende a salire. Giunti in prossimità di una cascata seguire le indicazioni per il Refuge du Glacier Blanc. Una volta raggiunto quest'ultimo (1h35') e rinfrescati sotto la fontanella, riprendiamo il cammino in direzione del ghiacciaio che raggiungiamo velocemente.
Cambio assetto per me, con pantaloni lunghi e scarponi, e senza indossare ramponi, percorriamo un paio di km su neve abbastanza solita passando qualche crepaccio ancora ben chiuso.
Man mano che procediamo la vista si apre sulle cime del Massiccio de Ecrins e intravediamo il Rifugio. Dopo circa un'ora e venti minuti siamo alla base del Rifugio des Ecrins. Lasciamo il manto nevoso e mettiamo piede su rocce e sfasciumi, e senza seguire la traccia originale, saliamo al rifugio in poco più di 10 minuti.
Rifugio un pò antiquato e staff direi anche gentile per essere franc***. Cena buona. Costo 55€/pp senza colazione.
Nota negativa? Il sermone infinito pre cena del rifugista sulle condizioni attuali...capito una cippa.
Refuge de Prè de Madame Carle - Refuge des Ecrins: 3h 10' - 8 km - 1325 D+
GIORNO 2
Usciamo dal Rifugio prestissimo, alle 2:30 mettiamo piede fuori dalla porta, ma dopo pochi passi ci fermiamo per calzare i ramponi ed attraversare quel breve tratto innevato, ora rigelato, che porta al rifugio. In poco più di 10 minuti arriviamo al ghiacciaio che percorriamo in circa 2 ore arrivando alla base del versante nord della Barre des Ecrins. Risaliamo con passo costante e continuo il ripido pendio, lasciando a destra i grandi seracchi e puntando verso sinistra. Poi la traccia riprende verso destra e superiamo un crepaccio risalendo un muretto verticale di circa 2 metri. Proseguiamo l'ascesa mentre una fila di lucine avanza sul ghiacciaio. Percorriamo un pianoro puntando sempre a destra e dopo un ultimo pendio arriviamo alla base della cresta, alla Breche Lory, dove si trova una sosta.
Alle 6:20 sfiliamo i ramponi e mettiamo piede sulla roccia. L'attacchiamo aggirandola a sinistra e poi prende subito a salire con facili passaggi di II. Rimandendo sempre sul lato sinistro del filo, o sul filo stesso, percorriamo la cresta in conserva, aggirando la corda in qualche spuntone, non prestando mai difficoltà oltre il II e sempre su ottimo terreno. Alle 7:30 raggiungiamo la vetta su cui spunta un'esile croce, Barres de Ecrins raggiunta!
Ci congratuliamo uno con l'altro e, come sempre, si ammira lo spledore dall'alto.
Riprendiamo la via di discesa, dovendo fermarci più volte per lasciar passare le cordate in salita. In 1h30', con una calata in doppia, siamo nuovamente alla Breche Lory.
Da qui risaliamo qualche metro del pendio nevoso che porta all'altro 4000 ufficiale, la Dome de Neige.
Riprendiamo la medesima via di discesa, mantenendo le cordate originali: io e Fabrizio, Andrea e Alessandro.
Di buon passo scendiamo rapidi dal ghiacciaio, ancora in ottime condizioni. Sfiliamo i ramponi a circa Q2800 e continuiamo su sentiero fino al Refuge du Glacier Blanc, dove aspettiamo Andrea e Alessandro.
Riposiamo sotto un sole cocente, in mezzo a tanti escursionisti, e ci rinfreschiamo con la santa fontana.
Quando siamo tutti ricompattati e rinfrescati, riprendiamo il snetiero di discesa, tagliando dove possibile, fino all'auto.
Mentre scedno per questo ultimo tratto di sentiero, sento un urlo, mi giro convinta fosse uno dei nostri che rotolasse giù per il sentiero sassoso, ma nemmeno il tempo di girarmi e sento il rumore dell'aria tagliata da un missile, also lo sgaurdo al cielo e vedo un PAZZO in TUTA ALARE! Guardo Fabrizio qualche metro dietro di me, con lo sguardo sbalordito ci diciamo "questo è pazzo"...ci siamo cagati addosso noi per lui. Arriva in prossimità della parete rocciosa ed apre il paracadute...
...Francesi...
Refuge des Ecrins - Barre des Ecrins : 4h 13' - 4 km - 766 D+ (Breche Lory-Barre des Ecrins: 1h)
Barre des Ecrins - Breche Lory: 1h 30'
Breche Lory - Dome de Neige - base Refuge des Ecrins: 1h 30' - 4,5 km
base Refuge des Ecrins - Refuge du Glacier Blanc - Refuge Pre de Madame Carle: 1h55' - 7 km
tot: 9h10' (11h con pause) - 16 km - 1175D+
Che dire? Nemmeno la conoscevo, come non conoscevo i soci con cui sarei andata...ed è tutto andato alla grande.
Fabrizio in partenza negativo, con il timore di dover rinunciare una seconda volta a questa vetta, ma la positività di queste nuove sintonie e sinergie l'hanno avuta vinta.
Ambiente differente dalle "nostre" zone. Il ghiacciaio Glacier Blanc sembra eterno, ma se sei già stato al ghiacciaio dell'Aletsch, ti sembrerà solo un pezzetto del puzzle, un piccolo canyon glaciate tra alte pareti.
Grazie Fabry, Ale e Andrea per avermi accolta e fatta sentire un uomo al 100% :)
La risposta è stata "basta che cammina"...e ualà eccoci la domenica mattina a recuperare prima uno e poi l'altro e varcare il confine francese.
GIORNO 1
Raggiunto il Rifugio di Le Prè de Madame Carle, sostiamo nell'ampio parcheggio sterrato e gratuito.
Partiamo alle 11:40, in un caldo terribile. Superiamo il bar/rifugio e percorriamo la sterrata superando due torrenti grazie a dei ponticelli. Il sentiero inizia ad impennare decisamente, tornante dopo tornante, con qualche taglio qui e la. Il sentiero perde leggermente quota e, superato il grosso ed impetuoso torrente che scende dal ghiacciaio, si riprende a salire. Giunti in prossimità di una cascata seguire le indicazioni per il Refuge du Glacier Blanc. Una volta raggiunto quest'ultimo (1h35') e rinfrescati sotto la fontanella, riprendiamo il cammino in direzione del ghiacciaio che raggiungiamo velocemente.
Cambio assetto per me, con pantaloni lunghi e scarponi, e senza indossare ramponi, percorriamo un paio di km su neve abbastanza solita passando qualche crepaccio ancora ben chiuso.
Man mano che procediamo la vista si apre sulle cime del Massiccio de Ecrins e intravediamo il Rifugio. Dopo circa un'ora e venti minuti siamo alla base del Rifugio des Ecrins. Lasciamo il manto nevoso e mettiamo piede su rocce e sfasciumi, e senza seguire la traccia originale, saliamo al rifugio in poco più di 10 minuti.
Rifugio un pò antiquato e staff direi anche gentile per essere franc***. Cena buona. Costo 55€/pp senza colazione.
Nota negativa? Il sermone infinito pre cena del rifugista sulle condizioni attuali...capito una cippa.
Refuge de Prè de Madame Carle - Refuge des Ecrins: 3h 10' - 8 km - 1325 D+
GIORNO 2
Usciamo dal Rifugio prestissimo, alle 2:30 mettiamo piede fuori dalla porta, ma dopo pochi passi ci fermiamo per calzare i ramponi ed attraversare quel breve tratto innevato, ora rigelato, che porta al rifugio. In poco più di 10 minuti arriviamo al ghiacciaio che percorriamo in circa 2 ore arrivando alla base del versante nord della Barre des Ecrins. Risaliamo con passo costante e continuo il ripido pendio, lasciando a destra i grandi seracchi e puntando verso sinistra. Poi la traccia riprende verso destra e superiamo un crepaccio risalendo un muretto verticale di circa 2 metri. Proseguiamo l'ascesa mentre una fila di lucine avanza sul ghiacciaio. Percorriamo un pianoro puntando sempre a destra e dopo un ultimo pendio arriviamo alla base della cresta, alla Breche Lory, dove si trova una sosta.
Alle 6:20 sfiliamo i ramponi e mettiamo piede sulla roccia. L'attacchiamo aggirandola a sinistra e poi prende subito a salire con facili passaggi di II. Rimandendo sempre sul lato sinistro del filo, o sul filo stesso, percorriamo la cresta in conserva, aggirando la corda in qualche spuntone, non prestando mai difficoltà oltre il II e sempre su ottimo terreno. Alle 7:30 raggiungiamo la vetta su cui spunta un'esile croce, Barres de Ecrins raggiunta!
Ci congratuliamo uno con l'altro e, come sempre, si ammira lo spledore dall'alto.
Riprendiamo la via di discesa, dovendo fermarci più volte per lasciar passare le cordate in salita. In 1h30', con una calata in doppia, siamo nuovamente alla Breche Lory.
Da qui risaliamo qualche metro del pendio nevoso che porta all'altro 4000 ufficiale, la Dome de Neige.
Riprendiamo la medesima via di discesa, mantenendo le cordate originali: io e Fabrizio, Andrea e Alessandro.
Di buon passo scendiamo rapidi dal ghiacciaio, ancora in ottime condizioni. Sfiliamo i ramponi a circa Q2800 e continuiamo su sentiero fino al Refuge du Glacier Blanc, dove aspettiamo Andrea e Alessandro.
Riposiamo sotto un sole cocente, in mezzo a tanti escursionisti, e ci rinfreschiamo con la santa fontana.
Quando siamo tutti ricompattati e rinfrescati, riprendiamo il snetiero di discesa, tagliando dove possibile, fino all'auto.
Mentre scedno per questo ultimo tratto di sentiero, sento un urlo, mi giro convinta fosse uno dei nostri che rotolasse giù per il sentiero sassoso, ma nemmeno il tempo di girarmi e sento il rumore dell'aria tagliata da un missile, also lo sgaurdo al cielo e vedo un PAZZO in TUTA ALARE! Guardo Fabrizio qualche metro dietro di me, con lo sguardo sbalordito ci diciamo "questo è pazzo"...ci siamo cagati addosso noi per lui. Arriva in prossimità della parete rocciosa ed apre il paracadute...
...Francesi...
Refuge des Ecrins - Barre des Ecrins : 4h 13' - 4 km - 766 D+ (Breche Lory-Barre des Ecrins: 1h)
Barre des Ecrins - Breche Lory: 1h 30'
Breche Lory - Dome de Neige - base Refuge des Ecrins: 1h 30' - 4,5 km
base Refuge des Ecrins - Refuge du Glacier Blanc - Refuge Pre de Madame Carle: 1h55' - 7 km
tot: 9h10' (11h con pause) - 16 km - 1175D+
Che dire? Nemmeno la conoscevo, come non conoscevo i soci con cui sarei andata...ed è tutto andato alla grande.
Fabrizio in partenza negativo, con il timore di dover rinunciare una seconda volta a questa vetta, ma la positività di queste nuove sintonie e sinergie l'hanno avuta vinta.
Ambiente differente dalle "nostre" zone. Il ghiacciaio Glacier Blanc sembra eterno, ma se sei già stato al ghiacciaio dell'Aletsch, ti sembrerà solo un pezzetto del puzzle, un piccolo canyon glaciate tra alte pareti.
Grazie Fabry, Ale e Andrea per avermi accolta e fatta sentire un uomo al 100% :)
Tourengänger:
martynred

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