Nufenenstock (2866m) dal Giro dei Tre Passi
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Dopo 16 anni ritorno su questa interessante cima, una delle meno frequentate della zona tra quelle “normali”. Nel Settembre 2008, al Passo del Corno aveva nevicato di fresco (aperitivo di quell’autunno incredibile che depositò sulle Alpi metri e metri di neve, molti più che nel successivo inverno). Oggi ci sono ancora parecchi nevai residui, dopo le intense precipitazioni della primavera 2024.
L’idea iniziale era la Punta d’Elgio ma, arrivati al bivio lungo lo sterrato per il Passo San Giacomo, era tutta avvolta nelle nuvole e quindi abbiamo proseguito fino al Passo, con l’idea eventualmente di salirla da lì. Al Passo (dove è stato costruito il BiciGrill), dato che la meteo non migliorava, cambio di programma e discesa sul lato Ticinese dove poi siamo risaliti alla Capanna Corno-Gries e al vicino Passo del Corno.
Superato il caratteristico affioramento di quarzo (Calcestro), vediamo il cielo azzurro sopra il Nufenenstock e quindi lo puntiamo: imbocchiamo il sentierino direzione Ulrichen, cioè faccia alle pale eoliche, e all’ometto di confine tra Ticino e Vallese risaliamo il ripido pendio prima attraversando un blocco di quarzo e poi seguendo il sentierino con ometti (talvolta interrotto da nevai) fino a un ripiano erboso.
Da qui una traccia a zig-zag torna verso la Capanna Corno, invece per il Nufenenstock si piega decisamente a Nord (freccia arancione su pietra) e si risale ripidamente la stretta crestina per circa 100m di dislivello su terreno sabbioso e scivoloso, anche se poi in discesa non abbiamo avuto problemi.
Superato questo tratto un po’ insidioso, ci si trova in ambiente più aperto e sempre seguendo il sentiero (in realtà sono presenti varie tracce) e gli ometti, si raggiunge la cresta Ovest della montagna. All’apparenza insidiosa, in verità è leggermente esposta solo all’inizio e comunque è interamente camminabile, mani utili in un paio di punti ma non indispensabili: con un minimo di attenzione raggiungiamo quindi la croce di cima.
Discesi al Calcestro, pieghiamo in direzione del Passo Gries (nevai ancora estesi) e da lì giù a Morasco e Riale per il sentiero che passa dall’Alpe Bettelmatt, la cui piana è ora attraversata da numerosi torrenti dopo le piogge abbondanti di questo periodo.
Persone incontrate: molte sul percorso dei Tre Passi, solo una oltre a noi verso il Nufenenstock. Viste varie marmotte, un gheppio e un grifone che si è librato in volo dalla cima. Con Nino.
L’idea iniziale era la Punta d’Elgio ma, arrivati al bivio lungo lo sterrato per il Passo San Giacomo, era tutta avvolta nelle nuvole e quindi abbiamo proseguito fino al Passo, con l’idea eventualmente di salirla da lì. Al Passo (dove è stato costruito il BiciGrill), dato che la meteo non migliorava, cambio di programma e discesa sul lato Ticinese dove poi siamo risaliti alla Capanna Corno-Gries e al vicino Passo del Corno.
Superato il caratteristico affioramento di quarzo (Calcestro), vediamo il cielo azzurro sopra il Nufenenstock e quindi lo puntiamo: imbocchiamo il sentierino direzione Ulrichen, cioè faccia alle pale eoliche, e all’ometto di confine tra Ticino e Vallese risaliamo il ripido pendio prima attraversando un blocco di quarzo e poi seguendo il sentierino con ometti (talvolta interrotto da nevai) fino a un ripiano erboso.
Da qui una traccia a zig-zag torna verso la Capanna Corno, invece per il Nufenenstock si piega decisamente a Nord (freccia arancione su pietra) e si risale ripidamente la stretta crestina per circa 100m di dislivello su terreno sabbioso e scivoloso, anche se poi in discesa non abbiamo avuto problemi.
Superato questo tratto un po’ insidioso, ci si trova in ambiente più aperto e sempre seguendo il sentiero (in realtà sono presenti varie tracce) e gli ometti, si raggiunge la cresta Ovest della montagna. All’apparenza insidiosa, in verità è leggermente esposta solo all’inizio e comunque è interamente camminabile, mani utili in un paio di punti ma non indispensabili: con un minimo di attenzione raggiungiamo quindi la croce di cima.
Discesi al Calcestro, pieghiamo in direzione del Passo Gries (nevai ancora estesi) e da lì giù a Morasco e Riale per il sentiero che passa dall’Alpe Bettelmatt, la cui piana è ora attraversata da numerosi torrenti dopo le piogge abbondanti di questo periodo.
Persone incontrate: molte sul percorso dei Tre Passi, solo una oltre a noi verso il Nufenenstock. Viste varie marmotte, un gheppio e un grifone che si è librato in volo dalla cima. Con Nino.
Tourengänger:
Serzo
Communities: Hikr in italiano
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