Castore (4223 m) via normale
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Un piccolo progettino pensato qualche settimana fa in vista della gara MEHT di Macugnaga, ma sempre rinviata per mancanza di soci appropiati e/o per maltempo.
Socia trovata e tempo perfetto, giorno di ferie e via, ci troviamo a Castelletto Ticino all'1 di notte per raggiungere Staffal poco prima delle 3.
Pronte in 10 minuti e alle 3 e qualche minuto partiamo nel buio della notte prendendo la strada a sinistra del torrente Lys.
Imbocchiamo il sentiero dietro l'ultimo condominio che sale per prati fioriti e rado bosco. Senza vedere il paesaggio circostante superiamo torrenti e cascate in piena e raggiungiamo un pianoro roccioso.
I bolli gialli e qualche ometto indicano di preseguire verso sinistra costeggaindo un piccolo laghetto.
Mentre procediamo con la ripida ascesa spuntano le prime luci dell'alba ed il profilo dei monti si fa rossastro, che meraviglia!
Raggiungiamo il Colle della Bettolina Inferiore, punto di incontro con il sentiero n.3 che proviene dagli impianti di risalita del Colle della Bettaforca.
Siamo a Q2905 m e sento il fiato corto, daltronte non salgo sopra i 2000 metri da un anno!
Procediamo per roccette e qualche lingua di neve. Davanti a noi possiamo vedere il pendio nevoso su cui notiamo altri 2 escursionisti.
La neve è compatta e non troppo ghiacciata, riusciamo a procedere in scarpe da trail fino al Rifugio.
Terminato il pendio nevoso e qualche roccetta, cavalchiamo la cresta rocciosa attrezzata con corde fisse che porta al Rifugio Quintino Sella.
Stoppiamo il Garmin, 3h36' di camminata per 7,8 km e 1750 d+, 4h pause incluse. Siamo in anticipo rispetto la tabella di marcia. Cambio assetto: scarponi, ramponi e corda, qualche snack ed una coca.
Scambiato 4 chiacchiere con quei due escursionisti visti in salita: una coppia di Zurigo di 60 anni arrivati a Gressoney con le loro bici da Locarno, in vacanza 9/10 giorni in piena autonomia (senza auto)...FANTASTICI, i nostri EROI!
Riprendiamo il cammino. Mentre proseguiamo sul ghiacciaio del Felik notiamo il gran numero di alpinisti che stanno salendo al Colle Felik. Raggiunto quest'ultimo percorriamo la lunga cresta nevosa con repentini ma brevi sali e scendi. Alla nostra destra ammiriamo il Lyskamm e gli alpinisti che lo stanno attraversando, devono esserci condizioni top.
Raggiungiamo la coppia di Zurigo partiti poco prima di noi, che motore!
Raggiungiamo la cima del Castore alle 9:15, 1h45' dal rifugio. Che panorama! Credo di essere salita al Castore sempre con la nebbia, per ben 2 volte. Maestosi il Cervino, il Weisshorn, l'Obergabelhorn, la Dent Blanche...e quando vedi tanta maestosità non puoi non stare bene e sentirti felice!
Una 20ina di minuti e riprendiamo la via dell'andata a buon passo con neve ancora ottima.
Al rifugio (1h dalla cima) riprendiamo scarpette e qualche indumento lasciato il mattino e, sistemato lo zaino, riprendiamo la discesa. Percorriamo il medesimo sentiero dell'andata, con una leggera deviazione in un tratto roccioso dopo la crestina attrezzata, seguendo sempre i bolli gialli. Nella discesa, ora alla luce del sole, possiamo apprezzare il panorama circostante cosparso di piccolissimi laghetti glaciali, cascate abbondanti e distese di prati verdi e fioriti.
Arriviamo all'auto alle 14, 2h40' dal rifugio, anche stavolta in anticipo rispetto la tabella di marcia.
Soddisfatte della gita e della giornata incredibile (meteo e condizioni), ci fermiamo per un meritato terzo tempo nella speranza che una birra/te freddo ed una pizza al prosciutto e funghi (funghi barattati con le patatine) scaccino il mal di testa.
Compagna di "scalata" eccezzionale, con il medesimo spirito e approcio alla montagna. Grazie Alessandra.
Socia trovata e tempo perfetto, giorno di ferie e via, ci troviamo a Castelletto Ticino all'1 di notte per raggiungere Staffal poco prima delle 3.
Pronte in 10 minuti e alle 3 e qualche minuto partiamo nel buio della notte prendendo la strada a sinistra del torrente Lys.
Imbocchiamo il sentiero dietro l'ultimo condominio che sale per prati fioriti e rado bosco. Senza vedere il paesaggio circostante superiamo torrenti e cascate in piena e raggiungiamo un pianoro roccioso.
I bolli gialli e qualche ometto indicano di preseguire verso sinistra costeggaindo un piccolo laghetto.
Mentre procediamo con la ripida ascesa spuntano le prime luci dell'alba ed il profilo dei monti si fa rossastro, che meraviglia!
Raggiungiamo il Colle della Bettolina Inferiore, punto di incontro con il sentiero n.3 che proviene dagli impianti di risalita del Colle della Bettaforca.
Siamo a Q2905 m e sento il fiato corto, daltronte non salgo sopra i 2000 metri da un anno!
Procediamo per roccette e qualche lingua di neve. Davanti a noi possiamo vedere il pendio nevoso su cui notiamo altri 2 escursionisti.
La neve è compatta e non troppo ghiacciata, riusciamo a procedere in scarpe da trail fino al Rifugio.
Terminato il pendio nevoso e qualche roccetta, cavalchiamo la cresta rocciosa attrezzata con corde fisse che porta al Rifugio Quintino Sella.
Stoppiamo il Garmin, 3h36' di camminata per 7,8 km e 1750 d+, 4h pause incluse. Siamo in anticipo rispetto la tabella di marcia. Cambio assetto: scarponi, ramponi e corda, qualche snack ed una coca.
Scambiato 4 chiacchiere con quei due escursionisti visti in salita: una coppia di Zurigo di 60 anni arrivati a Gressoney con le loro bici da Locarno, in vacanza 9/10 giorni in piena autonomia (senza auto)...FANTASTICI, i nostri EROI!
Riprendiamo il cammino. Mentre proseguiamo sul ghiacciaio del Felik notiamo il gran numero di alpinisti che stanno salendo al Colle Felik. Raggiunto quest'ultimo percorriamo la lunga cresta nevosa con repentini ma brevi sali e scendi. Alla nostra destra ammiriamo il Lyskamm e gli alpinisti che lo stanno attraversando, devono esserci condizioni top.
Raggiungiamo la coppia di Zurigo partiti poco prima di noi, che motore!
Raggiungiamo la cima del Castore alle 9:15, 1h45' dal rifugio. Che panorama! Credo di essere salita al Castore sempre con la nebbia, per ben 2 volte. Maestosi il Cervino, il Weisshorn, l'Obergabelhorn, la Dent Blanche...e quando vedi tanta maestosità non puoi non stare bene e sentirti felice!
Una 20ina di minuti e riprendiamo la via dell'andata a buon passo con neve ancora ottima.
Al rifugio (1h dalla cima) riprendiamo scarpette e qualche indumento lasciato il mattino e, sistemato lo zaino, riprendiamo la discesa. Percorriamo il medesimo sentiero dell'andata, con una leggera deviazione in un tratto roccioso dopo la crestina attrezzata, seguendo sempre i bolli gialli. Nella discesa, ora alla luce del sole, possiamo apprezzare il panorama circostante cosparso di piccolissimi laghetti glaciali, cascate abbondanti e distese di prati verdi e fioriti.
Arriviamo all'auto alle 14, 2h40' dal rifugio, anche stavolta in anticipo rispetto la tabella di marcia.
Soddisfatte della gita e della giornata incredibile (meteo e condizioni), ci fermiamo per un meritato terzo tempo nella speranza che una birra/te freddo ed una pizza al prosciutto e funghi (funghi barattati con le patatine) scaccino il mal di testa.
Compagna di "scalata" eccezzionale, con il medesimo spirito e approcio alla montagna. Grazie Alessandra.
Tourengänger:
martynred
Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (4)