Valle del Drogo,rifugio Carlo Emilio,"un saluto a Beppe"
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Ci sono diversi modi per mantenere vivo il ricordo di una persona scomparsa e ci sono molte cose da fare per preservare la sua memoria-
Sicuramente nella vita di Beppe l'infinito amore per la montagna,ha rappresentato un fattore non secondario oltre, un'ancora a cui aggrapparsi.
Dovevo salire il 18 maggio,giorno in cui l'amico
Beppe ci lasciò.
Purtoppo l'innevamento era ancora molto importante,pertanto, sali oggi,sali domani.......finalmente ci sono riuscito.
Giungo a Olmo molto presto,quasi per destino,oggi sono da solo,alle ore7:30 mi avvio nella bella lariceta sopra il centro abitato,percorrendo il comodo sentiero che porta all'alpe Lendine,qui mi permetto una lunga e rinfrescante sosta,dopodichè,mi avvio ad affrontare il lungo traverso,soffocato dall'erba alta fino all'alpe Prosto e al bivio Truzzo\Lendine.
Proseguendo sgorgo la grande bastionata della Camoscera,percorsa appena dopo una settimana dalla sua scomparsa e la piana della diga del Truzzo-
Con gli occhi e il cuore son già là,ma in realtà occorre ancora piu di un'ora di cammino-
L'intero percorso è libero da tracce di neve,giungo a destinazione alla ore 11:00,il sole fà capolino e l'idea di un bagnetto al lago Nero scompare,lasciando spazio a cappellino e felpa.
Pian piano ,mentre il cielo si fa plumbeo
timoroso mi avvicino alla teca dell'amico Bebbe
ci parlo,l'ascolto
sfioro la sua foto con la mia mano
quasi per trasmettergli qualcosa che anch'io non so
sfodero la mia armonica e intono "Signore delle Cime"
Lui è insieme a me,lo sento
nel frattempo i miei occhi umidi e luccicanti sono proiettati lassù
su quella cresta inviolata del pizzo del Truzzo.
Raccolgo due petali di Rododendro,recito una preghiera e pranzo insieme a lui.
Dopo essermi congedato da Beppe,in silenzio lascio la valle e mi avvio sul sentiero del ritorno.
Caro amico,il destino ti ha tolto troppo presto dall'affetto dei tuoi cari
ma non potrà mai toglierTi dalla nostra memoria.
Riposa in pace.
Sicuramente nella vita di Beppe l'infinito amore per la montagna,ha rappresentato un fattore non secondario oltre, un'ancora a cui aggrapparsi.
Dovevo salire il 18 maggio,giorno in cui l'amico

Purtoppo l'innevamento era ancora molto importante,pertanto, sali oggi,sali domani.......finalmente ci sono riuscito.
Giungo a Olmo molto presto,quasi per destino,oggi sono da solo,alle ore7:30 mi avvio nella bella lariceta sopra il centro abitato,percorrendo il comodo sentiero che porta all'alpe Lendine,qui mi permetto una lunga e rinfrescante sosta,dopodichè,mi avvio ad affrontare il lungo traverso,soffocato dall'erba alta fino all'alpe Prosto e al bivio Truzzo\Lendine.
Proseguendo sgorgo la grande bastionata della Camoscera,percorsa appena dopo una settimana dalla sua scomparsa e la piana della diga del Truzzo-
Con gli occhi e il cuore son già là,ma in realtà occorre ancora piu di un'ora di cammino-
L'intero percorso è libero da tracce di neve,giungo a destinazione alla ore 11:00,il sole fà capolino e l'idea di un bagnetto al lago Nero scompare,lasciando spazio a cappellino e felpa.
Pian piano ,mentre il cielo si fa plumbeo
timoroso mi avvicino alla teca dell'amico Bebbe
ci parlo,l'ascolto
sfioro la sua foto con la mia mano
quasi per trasmettergli qualcosa che anch'io non so
sfodero la mia armonica e intono "Signore delle Cime"
Lui è insieme a me,lo sento
nel frattempo i miei occhi umidi e luccicanti sono proiettati lassù
su quella cresta inviolata del pizzo del Truzzo.
Raccolgo due petali di Rododendro,recito una preghiera e pranzo insieme a lui.
Dopo essermi congedato da Beppe,in silenzio lascio la valle e mi avvio sul sentiero del ritorno.
Caro amico,il destino ti ha tolto troppo presto dall'affetto dei tuoi cari
ma non potrà mai toglierTi dalla nostra memoria.
Riposa in pace.
Tourengänger:
Francesco

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