Cimone della Bagozza e Cima della Bacchetta in Concarena (primaverile)
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Due giorni tra la Val di Scalve e la Valcamonica per approfittare del prolungarsi della stagione invernale e fare ancora un po' di alpinismo senza salire troppo in quota.
Vista l'eterogeneità del percorso e delle difficoltà, i gradi indicati sono quelli più elevati riscontrati lungo il tragitto.
Se della parte di itinerario fino al Cimone di Bagozza si trova di tutto in rete, per tutto il sentiero di collegamento tra questa cima ed il Bivacco Valbaione e poi per la salita in invernale alla Concarena di informazioni se ne trovano ben poche.
Dal parcheggio al Cimone vi è dunque poco da dire. La salita in invernale del canale è veramente semplice e se non fosse per il luogo stupendo in cui è inserita non varrebbe la pena di prendersi la briga di farla. Un poco più di attenzione è necessaria dall'uscita del canale alla vetta dove una combinazione di erba e neve marcia rende il tutto leggermente più pericoloso. Purtroppo a causa della nebbia fitta trovata il panorama dalla vetta rimarrà un'incognita.
Dalla cima si perde qualche decina di metri sul versante sud per poi intraprendere la bellissima traversata in direzione del passo di Baione. Il sentiero è molto ben segnalato, ma assai poco marcato. Se innevato come nel nostro caso e con la complicità della nebbia non è sempre facile da seguire e richiede l'attraversamento di alcuni canaloni molto ripidi in cui prestare attenzione. La nebbia fitta da più volte la tentazione di scendere uno di questi canali per tirarsi fuori dal percorso: sarebbe stata una scelta assai sconsiderata visto che avremo la possibilità di vedere che terminano tutti con grandi dirupi). In queste condizioni i ramponi non si tolgono mai. Arrivati in vista del Passo si può tagliare sulla destra discendendo il pendio per arrivare nella piana sottostante dove sorge il Bivacco Valbaione.
Il bivacco è carino, ma piuttosto grezzo senza acqua (va be, noi abbiamo usato la neve) ne materassi (solo pile di coperte), ma con la possibilità di cucinarsi qualcosa.
La salita alla Cima della Bacchetta della Concarena si svolge lungo il tracciato del sentiero estivo. Anche qui con la presenza di neve è molto facile sbagliare il percorso. Come successo a noi, spostarsi di pochi metri rispetto al giusto tracciato porta ad affrontare canaletti e pendii molto più ripidi e difficoltosi tra neve molle e roccia poco compatta. Usciti dal canalone il percorso in cresta che porta alla vetta è privo di difficoltà e condito da panorami veramente meravigliosi.
In discesa troviamo la via corretta ed effettivamente le difficoltà sono parecchio minori rispetto a dove ci eravamo impelagati durante la salita.
Arrivati nuovamente al bivacco si risale fino al passo di Baione. Da qui una ripidissima discesa ancora in neve costringe a prestare nuovamente attenzione. Da segnalare che il sentiero, dopo essere sceso dal passo per circa 200 metri taglia verso sinistra per arrivare al passo Campelli senza perdere troppa quota. Con neve è forse meglio proseguire in discesa fino al fondo della valle per poi risalire in leggera salita per evitare i traversi nevosi (che sono una grandissima rottura di balle).
Da Passo Campelli per sterrata per placidi pascoli si ritorna ad incrociare la strada di salita che porta di nuovo alle auto in circa 1 ora.
In generale un giro stupendo: il versante nord del Cimone e la corona di montagne che lo circondano è veramente bellissimo cosi come tutta la Concarena.
Un po' deludente il canale al Cimone, mentre davvero adrenalinica la salita invernale alla Cima della Bacchetta. A volte sbagliare porta qualche emozione in più.
Marco e Francesco
Vista l'eterogeneità del percorso e delle difficoltà, i gradi indicati sono quelli più elevati riscontrati lungo il tragitto.
Se della parte di itinerario fino al Cimone di Bagozza si trova di tutto in rete, per tutto il sentiero di collegamento tra questa cima ed il Bivacco Valbaione e poi per la salita in invernale alla Concarena di informazioni se ne trovano ben poche.
Dal parcheggio al Cimone vi è dunque poco da dire. La salita in invernale del canale è veramente semplice e se non fosse per il luogo stupendo in cui è inserita non varrebbe la pena di prendersi la briga di farla. Un poco più di attenzione è necessaria dall'uscita del canale alla vetta dove una combinazione di erba e neve marcia rende il tutto leggermente più pericoloso. Purtroppo a causa della nebbia fitta trovata il panorama dalla vetta rimarrà un'incognita.
Dalla cima si perde qualche decina di metri sul versante sud per poi intraprendere la bellissima traversata in direzione del passo di Baione. Il sentiero è molto ben segnalato, ma assai poco marcato. Se innevato come nel nostro caso e con la complicità della nebbia non è sempre facile da seguire e richiede l'attraversamento di alcuni canaloni molto ripidi in cui prestare attenzione. La nebbia fitta da più volte la tentazione di scendere uno di questi canali per tirarsi fuori dal percorso: sarebbe stata una scelta assai sconsiderata visto che avremo la possibilità di vedere che terminano tutti con grandi dirupi). In queste condizioni i ramponi non si tolgono mai. Arrivati in vista del Passo si può tagliare sulla destra discendendo il pendio per arrivare nella piana sottostante dove sorge il Bivacco Valbaione.
Il bivacco è carino, ma piuttosto grezzo senza acqua (va be, noi abbiamo usato la neve) ne materassi (solo pile di coperte), ma con la possibilità di cucinarsi qualcosa.
La salita alla Cima della Bacchetta della Concarena si svolge lungo il tracciato del sentiero estivo. Anche qui con la presenza di neve è molto facile sbagliare il percorso. Come successo a noi, spostarsi di pochi metri rispetto al giusto tracciato porta ad affrontare canaletti e pendii molto più ripidi e difficoltosi tra neve molle e roccia poco compatta. Usciti dal canalone il percorso in cresta che porta alla vetta è privo di difficoltà e condito da panorami veramente meravigliosi.
In discesa troviamo la via corretta ed effettivamente le difficoltà sono parecchio minori rispetto a dove ci eravamo impelagati durante la salita.
Arrivati nuovamente al bivacco si risale fino al passo di Baione. Da qui una ripidissima discesa ancora in neve costringe a prestare nuovamente attenzione. Da segnalare che il sentiero, dopo essere sceso dal passo per circa 200 metri taglia verso sinistra per arrivare al passo Campelli senza perdere troppa quota. Con neve è forse meglio proseguire in discesa fino al fondo della valle per poi risalire in leggera salita per evitare i traversi nevosi (che sono una grandissima rottura di balle).
Da Passo Campelli per sterrata per placidi pascoli si ritorna ad incrociare la strada di salita che porta di nuovo alle auto in circa 1 ora.
In generale un giro stupendo: il versante nord del Cimone e la corona di montagne che lo circondano è veramente bellissimo cosi come tutta la Concarena.
Un po' deludente il canale al Cimone, mentre davvero adrenalinica la salita invernale alla Cima della Bacchetta. A volte sbagliare porta qualche emozione in più.
Marco e Francesco
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