Piz Platta 3392 m - Salita da Mulegns con neve


Publiziert von Michea82 , 19. Juni 2024 um 20:39.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Oberhalbstein
Tour Datum:17 Juni 2024
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT4 - Schneeschuhtour
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 
Zeitbedarf: 11:15
Aufstieg: 2030 m
Abstieg: 2030 m
Strecke:22 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Mulegns - Villaggio vicino a Savognin. Si raggiunge da Thusis via Tiefencastel. È possibile arrivare in auto oppure con i mezzi pubblici. C'è un piazzale dove parcheggiare.

Il Piz Platta è una montagna che sprigiona carattere e grandiosità. È una piramide che attira da lontano. Merita i 150 km di strada che ho percorso per visitarlo. Quando mi sono ritrovato ai suoi piedi sono rimasto affascinato.
Ben più di quanto mi aspettassi.
Il mio telefono è rimasto a lungo in ombra a causa della massa di questo colosso e del magnetismo che ne deriva. 


Il Piz Platta visto da un punto ai suoi piedi (da Tga)


Lunga salita da Mulegns

Salire al Piz Platta da Mulegns è lunga ma consente di ammirare la propria meta da lontano, di avvicinarsi gradualmente contemplando la montagna e l'ambiente circostante. Tga, località ai piedi del Piz Platta, è un luogo incantevole, che mi ha davvero sorpreso. È una tappa non obbligata che consiglio di aggiungere nel proprio itinerario di andata. 
Il mio percorso aggira il Piz Platta delineandosi da nord-est a sud-ovest lungo la Val Bercla. Attraversa la piana di Tga. Aggira i contrafforti rocciosi orientali della montagna per poi infilarsi lungo uno stretto canalone e risalire una dolce vallata morenica fino alla base meridionale della vetta. Da qui punta direttamente alla cima lungo un canale dalle pendenze sostenute. 
I primi 1000 metri li ho percorsi su terreno sgombro da neve. In basso già verdissimo. Dai 2400 metri fino alla vetta invece è ancora tutto bianco. Mi sono portato tutto il necessario: kit valanghe, ciaspole, ramponi, piccozza. 

Parte alta del tour - sopra i 2400 metri


Da Mulegns, dove mi sono incamminato alle 06.20 (sveglia alle 03.00), ho seguito dapprima una strada, poi ho optato per il sentiero (si prende nei pressi di un pascolo a quota 1763 m). Fino a Tga si può seguire la strada sterrata, utile in caso di percorso innevato. 
Il sentiero devia sul lato orografico destro prendendo subito quota. In seguito taglierebbe via tutta la piana di Tga per condurre nella Val Bercla direttamente. Ma io ho volutamente attraversato il ponte abbandonando il sentiero,  attirato da quel piccolo insediamento e dalla vista sul Piz Platta. 

Ponticello per Tga


Alle 07.40 sono a Tga. Mi dirigo verso il Platta attraversando la vasta pianura che lo precede. Poco prima di un secondo insediamento (Plang) taglio a sinistra per raggiungere la vallata da risalire. 

Qui si capisce perchè sono passato da Tga


Attraverso un ponticello e inizio a risalire la vallata fiancheggiando il fiume. La traccia si disperde e devo ravanare un po' tra i rododendri. Più a monte la vallata si apre, compaiono le prime lingue di neve, il fiume è impetuoso. Devo individuare un varco tra i contrafforti rocciosi. Una volta trovato non è evidente attraversare il fiume: c'è un solo punto dove riesco a saltare. Con il peso dello zaino non è scontato. 
Ora basandomi sulla traccia di ser59 risalgo un nevaio e arrampico un breve passaggio. Si tratta di un piccolo diedro. Superata la difficoltà (II) sono nei pendii superiori di roccette e risalgo un canalone seguendo una traccia che nella mappa è tratteggiata (T4). Questa si potrebbe prendere più a monte evitando il passaggio da arrampicare (che non è su buona roccia). Difatti al ritorno aggirerò seguendo la traccia ufficiale. Questo impone tuttavia di costeggiare il fiume impetuoso su nevai di dubbia tenuta. 

Fiume impetuoso nei pressi del punto da attraversare


Quando esco dal canalone mi ritrovo affacciato su una dolce vallata innevata. Mi prendo una pausa. Cambio assetto e riparto. La neve è portante in basso ma diventa subito pesante e bagnata. La fatica la sento tutta. Raggiungo lentamente il punto 3140 m sulla cresta che separa la vallata da quella di Avers. In quel punto perviene anche la via di salita da Cresta. Evito di toccare il Tälihorn per risparmiare tempo. Non voglio dilungarmi. Seguo la cresta prestando attenzione alle cornici fino alla base dell'ampia cupola sommitale. Indosso i ramponi e con l'aiuto della piccozza risalgo la cupola da quota 3201 m. Dapprima mi sposto a destra tra le roccette e gli sfasciumi. Ci sono alcuni ometti che indicano la via. Poi individuo un bel canale. La pendenza sarà sui 40 gradi o poco più. La neve è un budino. A tratti affondo fino alla vita. Non sono felicissimo ma con pazienza risalgo il canale. Ci sono punti con meno neve dove tocco gli sfasciumi sottostanti. Nella parte più alta la neve è a tratti portante. 

Canale per la vetta


La nebbia e il vento mi raggiungono e mi tengono compagnia per tutto il tempo necessario a salire e scendere dalla vetta. Ma non importa. I miei occhi e la mia anima si sono nutriti a sufficienza per oggi. Mi basta toccare la croce di vetta. Rapido, senza pause, ridiscendo. Ho un gran freddo. A quota 3201 m cambio di nuovo assetto: con le ciaspole corro veloce a valle ma impiegherò tanto a scaldarmi. Mi fermo finalmente per una pausa nello stesso punto del mattino, intorno ai 2400 metri. Sono passate più di 5 ore. 
Ridiscendo il canalone fino al fiume: questa volta, come già detto, aggiro il passaggio ripido a monte. Cerco un guado ma non lo trovo. Pertanto costeggio il fiume tenendomi sopra i nevai fino al passaggio individuato al mattino. 
Per la discesa successiva seguo il sentiero ufficiale che non passa più da Tga sebbene vi si avvicini molto. 
Rapidamente mi dirigo a Mulegns e da qui riprendo l'auto e rientro in Ticino.


Video
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Tourengänger: Michea82


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Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

siso hat gesagt:
Gesendet am 20. Juni 2024 um 10:36
Complimenti Michea, hai fatto una grande impresa!
Ciao.

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. Juni 2024 um 12:36
Grazie Siso!
Ho fatto una buona scelta. In effetti è anche un' impresa andare su per via della lunghezza.

Emanuela hat gesagt:
Gesendet am 20. Juni 2024 um 15:44
Se non erro, è quella bella "muraglia" che sembra inaccessibile e che si ammira in relativa lontananza dalle diverse cime sopra Montespluga.
Bravo Michea, bella salita, bell'ambiente e bell'impegno.....
ciao,
Emanuela

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Juni 2024 um 23:55
Sono stato solo al Tambo sopra Splugen e c'era la nebbia :-(
Controllando da Peak Finder si vede bene il Platta da dove dici tu. Anche il Linard spicca
Grazie Emanuela. È stato un bellissimo tour.
Michea

Amedeo hat gesagt: Bravo ma......ascolta Debora!
Gesendet am 20. Juni 2024 um 16:03
Bravo Michea ma...ha ragione Debora, meglio con due donne che..... da solo! E poi ti lascio un commento sul Piz Platta del 29-31 Dicembre 1999- "E' il più forte terremoto registrato in tempi recenti in Lombardia- L'ultimo evento di intensità simile avvertito in Lombardia fu registrato il 20 novembre 1991, ma con epicentro in Svizzera, a PIZ PLATTA (sud di Coira) che ebbe magnitudo 4.4 Richter, pari al 6^ Mercalli e fu avvertito in tutta la Lombardia, e dal Piemonte al Venet"
Senza "gufare" ma ....non andare solo, dai!
A presto (anche se io non vado così forte!)
Amedeo

Michea82 hat gesagt: RE:Bravo ma......ascolta Debora!
Gesendet am 23. Juni 2024 um 23:58
Mi ricordo quel terremoto
Spesso Grigioni o nord est Italia sono epicentro di attività sismiche.
Quando all'andare in montagna: sono convinto che dia fondamentale saperci andare da solo. Stabilire un rapporto individuale con la montagna che in realtà è un rapporto profondo con sé stessi.
Per certi itinerari meglio essere in 2. Io certe salite le faccio solo in 2.
Ciao e grazie \(^_^)/

Gesendet am 20. Juni 2024 um 19:20
Grande Michea
una grande impresa !

Michea82 hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Juni 2024 um 23:59
Grazie Giorgio! Saluti
Michea


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