Finale Ligure: piccola selezione per iniziare
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Grazie ad un'inaspettata finestra anticiclonica di 2 giorni a sud e a ovest delle Alpi abbiamo improvvisato la nostra prima uscita nei pressi di Finale Ligure con l'obiettivo di arrampicare.
Il nostro riferimento è stato la guida cartacea di Marco Tomassini intitolata Finale Climbing - Arrampicate sportive nel Finalese.
Con me e Debbee si sono aggiunte altre due coppie, una delle quali composta da marc73. Grazie a lui quella che doveva essere una missione esplorativa è diventata un "meno impegnativo farsi portare in giro per Finale".
Marcello arrampica da più tempo e con più abilità rispetto a noi: pertanto nonostante la sua presenza sia stata motivo di comfort per noi, allo stesso tempo la percezione è stata quella di oltrepassare più volte la "zona comfort".
Ma questo è buono e aiuta a crescere.
Il nostro gruppetto - Manca Marc73 nella foto
Programma in breve
Giorno 1 (sabato 18 maggio): multitiro (Razza Bastarda) presso le Rocce dell'Orera al mattino; multitiro facile presso Capo Noli (Traverso Cercando Sul Mare) al pomeriggio.
Giorno 2 (domenica 19 maggio): multitiro (Capriccio Diagonale) presso la Grotta dell'Edera con calata nella medesima al mattino e monotiro alla vicina falesia La Coccinella al pomeriggio.
Per i pranzi ci siamo portati la focaccia in falesia, per le cene siamo usciti a Finale e dintorni e per dormire c'è molta scelta di hotel.
Al sabato nel primo pomeriggio abbiamo fatto il bagno nel mare.
Rocce dell'Orera (sabato mattina)
Da Verezzi si cammina circa mezz'ora su buon sentiero.
La via denominata "Razza Bastarda" è stato un buon inizio per noi. Composto da 3 tiri valutati 4c su buona roccia si chiude con una sosta dotata di anelli per una lunga calata verticale.
Il primo tiro è più difficile e lungo dei secondi due tiri. La verticalità della via ne fa un'arrampicata impegnativa soprattutto per me che non sono ancora abituato all'esposizione in arrampicata.
Prima sosta
Capo Noli - Traverso Cercando Sul Mare (sabato pomeriggio)
Questa via è scenografica e facile. È adiacente (a est) rispetto a quella "vera" che è un 5c nel quale se si cade sono guai con pendoli che nessuno vorrebbe fare e il mare sottostante.
Si parcheggia lungo la strada andando verso Varigotti (oppure anche dall'altra parte andando verso Noli) e si accede scavalcando il guardrail a lato della strada principale che collega Varigotti a Noli. L'accesso si trova nei pressi di una piazzuola di giro (presente nel lato opposto della carreggiata, quello a monte), si cammina in direzione di Noli per 100 m fino alla curva successiva, si scavalca e si scende fino a metà pendio presso un terrazzo. Il primo tiro non ha una sosta iniziale e bisogna crearla. I tiri sono tutti protetti con anelli e clessidre, si può integrare con friends soprattutto per le soste (le quali sono per lo più composte da un unico punto). Si procede sempre in direzione di Noli. I tiri sono 7. Alla fine si risale a piedi fino alla strada.
Il grado massimo di difficoltà è IV. La guida non descrive questa via. Si possono trovare informazione su Gulliver.
Durante uno dei tanti facili tiri del traverso
Capriccio diagonale e Grotta dell'Edera (domenica mattina)
La Grotta dell'Edera è un luogo spettacolare nel quale si arrampica. Accedere dall'alto implica svolgere una calata nel vuoto di 30 metri dopo aver percorso una via di arrampicata impegnativa. Il Capriccio diagonale ha un grado abbordabile (5c) che tuttavia per me è già al di sopra delle mie capacità. Inoltre la roccia è molto unta, pertanto il grado è attualmente stimato a 6a.
L'accesso dal basso è sotterraneo ed è costituito da un sentiero attrezzato da funi (passaggio di III grado con corda fissa). Noi abbiamo usato il sentiero sotterraneo per uscire dalla grotta e la via del Capriccio Diagonale per accederci.
Da Perti Alta si segue la strada (la stessa che conduce anche alla Rocca di Perti). Ci sono divieti di accesso pertanto abbiamo lasciato l'auto prima della barriera. Abbiamo attraversato il fiume tramite un ponte e per sentiero siamo saliti lungo i fianchi della montagna per poi procedere verso nord sul fianco occidentale. Ci sono due sentieri: uno raggiunge la grotta da sopra e uno da sotto. Quello superiore porta al punto in cui inizia il terzo ed ultimo tiro. Quello inferiore alla base del primo tiro nonchè all'uscita della grotta. Tra i due c'è un sentierino di collegamento.
La via si sviluppa su una parete chiamata "Parete Dimenticata". Il primo tiro ha un passaggio difficile sul finale. Molto unto. Abbiamo "munto". Si sviluppa in diagonale. Idem il secondo tiro. Questo ha un passaggio molto difficile. Io mi sono fatto aprire i tiri da Lia. Deborah dal compagno di Lia, Sergio.
L'ultimo tiro presenta difficoltà non da poco. Abbiamo munto al punto da chiamare scherzosamente la via "via del latte".
La peculiarità di questa via è quella che giunti alla sosta finale ci si trova su un arco sospeso nel vuoto. Consiglio di prestare molta attenzione se si è in gruppo. Ci si può attaccare alla corda fissa con una lounge ma non è una fune che tiene. Per scendere ci si cala nella grotta spostandosi prima lateralmente di qualche metro verso la sosta di calata. La calata è nel vuoto, per me molto adrenalinica. Dal fondo della grotta si scende all'interno di un cunicolo e si esce tramite un sentiero attrezzato. Consiglio di portare una frontale.
Nella grotta stessa ci sono vie di arrampicata.
La calata nella Grotta dell'Edera
Per la calata abbiamo attaccato due mezze corde da 60 m.
La Coccinella
Questa falesia ha due settori e si trova a mezz'ora di cammino dalla Grotta dell'Edera. Bisogna aggirare da sud il Bric Scimarco (335 m) passando da una bocchetta. Quindi sempre per sentiero raggiungere i Tre Frati. La falesia la Coccinella è pochi metri più a nord. Nel settore sinistro ci sono i tiri più facili (5a), tra cui quello scalato da me e Deborah: a Nino (numero 14).
Entrambi abbiamo scalato da primi il monotiro, molto bello e verticale. In cima c'è un anello di calata dove svolgere la manovra.
Monotiro alla Coccinella
Vacanza super sfruttata, compagnia speciale e ambiente spettacolare. Da ritornare!
Con me e Deborah: Marcello (Marc73), Jasmine, Sergio e Lia.
Video
/www.instagram.com/p/C7PxjanN2uX/
Storie in evidenza
/www.instagram.com/stories/highlights/17858299779171101/
Il nostro riferimento è stato la guida cartacea di Marco Tomassini intitolata Finale Climbing - Arrampicate sportive nel Finalese.
Con me e Debbee si sono aggiunte altre due coppie, una delle quali composta da marc73. Grazie a lui quella che doveva essere una missione esplorativa è diventata un "meno impegnativo farsi portare in giro per Finale".
Marcello arrampica da più tempo e con più abilità rispetto a noi: pertanto nonostante la sua presenza sia stata motivo di comfort per noi, allo stesso tempo la percezione è stata quella di oltrepassare più volte la "zona comfort".
Ma questo è buono e aiuta a crescere.
Il nostro gruppetto - Manca Marc73 nella foto
Programma in breve
Giorno 1 (sabato 18 maggio): multitiro (Razza Bastarda) presso le Rocce dell'Orera al mattino; multitiro facile presso Capo Noli (Traverso Cercando Sul Mare) al pomeriggio.
Giorno 2 (domenica 19 maggio): multitiro (Capriccio Diagonale) presso la Grotta dell'Edera con calata nella medesima al mattino e monotiro alla vicina falesia La Coccinella al pomeriggio.
Per i pranzi ci siamo portati la focaccia in falesia, per le cene siamo usciti a Finale e dintorni e per dormire c'è molta scelta di hotel.
Al sabato nel primo pomeriggio abbiamo fatto il bagno nel mare.
Rocce dell'Orera (sabato mattina)
Da Verezzi si cammina circa mezz'ora su buon sentiero.
La via denominata "Razza Bastarda" è stato un buon inizio per noi. Composto da 3 tiri valutati 4c su buona roccia si chiude con una sosta dotata di anelli per una lunga calata verticale.
Il primo tiro è più difficile e lungo dei secondi due tiri. La verticalità della via ne fa un'arrampicata impegnativa soprattutto per me che non sono ancora abituato all'esposizione in arrampicata.
Prima sosta
Capo Noli - Traverso Cercando Sul Mare (sabato pomeriggio)
Questa via è scenografica e facile. È adiacente (a est) rispetto a quella "vera" che è un 5c nel quale se si cade sono guai con pendoli che nessuno vorrebbe fare e il mare sottostante.
Si parcheggia lungo la strada andando verso Varigotti (oppure anche dall'altra parte andando verso Noli) e si accede scavalcando il guardrail a lato della strada principale che collega Varigotti a Noli. L'accesso si trova nei pressi di una piazzuola di giro (presente nel lato opposto della carreggiata, quello a monte), si cammina in direzione di Noli per 100 m fino alla curva successiva, si scavalca e si scende fino a metà pendio presso un terrazzo. Il primo tiro non ha una sosta iniziale e bisogna crearla. I tiri sono tutti protetti con anelli e clessidre, si può integrare con friends soprattutto per le soste (le quali sono per lo più composte da un unico punto). Si procede sempre in direzione di Noli. I tiri sono 7. Alla fine si risale a piedi fino alla strada.
Il grado massimo di difficoltà è IV. La guida non descrive questa via. Si possono trovare informazione su Gulliver.
Durante uno dei tanti facili tiri del traverso
Capriccio diagonale e Grotta dell'Edera (domenica mattina)
La Grotta dell'Edera è un luogo spettacolare nel quale si arrampica. Accedere dall'alto implica svolgere una calata nel vuoto di 30 metri dopo aver percorso una via di arrampicata impegnativa. Il Capriccio diagonale ha un grado abbordabile (5c) che tuttavia per me è già al di sopra delle mie capacità. Inoltre la roccia è molto unta, pertanto il grado è attualmente stimato a 6a.
L'accesso dal basso è sotterraneo ed è costituito da un sentiero attrezzato da funi (passaggio di III grado con corda fissa). Noi abbiamo usato il sentiero sotterraneo per uscire dalla grotta e la via del Capriccio Diagonale per accederci.
Da Perti Alta si segue la strada (la stessa che conduce anche alla Rocca di Perti). Ci sono divieti di accesso pertanto abbiamo lasciato l'auto prima della barriera. Abbiamo attraversato il fiume tramite un ponte e per sentiero siamo saliti lungo i fianchi della montagna per poi procedere verso nord sul fianco occidentale. Ci sono due sentieri: uno raggiunge la grotta da sopra e uno da sotto. Quello superiore porta al punto in cui inizia il terzo ed ultimo tiro. Quello inferiore alla base del primo tiro nonchè all'uscita della grotta. Tra i due c'è un sentierino di collegamento.
La via si sviluppa su una parete chiamata "Parete Dimenticata". Il primo tiro ha un passaggio difficile sul finale. Molto unto. Abbiamo "munto". Si sviluppa in diagonale. Idem il secondo tiro. Questo ha un passaggio molto difficile. Io mi sono fatto aprire i tiri da Lia. Deborah dal compagno di Lia, Sergio.
L'ultimo tiro presenta difficoltà non da poco. Abbiamo munto al punto da chiamare scherzosamente la via "via del latte".
La peculiarità di questa via è quella che giunti alla sosta finale ci si trova su un arco sospeso nel vuoto. Consiglio di prestare molta attenzione se si è in gruppo. Ci si può attaccare alla corda fissa con una lounge ma non è una fune che tiene. Per scendere ci si cala nella grotta spostandosi prima lateralmente di qualche metro verso la sosta di calata. La calata è nel vuoto, per me molto adrenalinica. Dal fondo della grotta si scende all'interno di un cunicolo e si esce tramite un sentiero attrezzato. Consiglio di portare una frontale.
Nella grotta stessa ci sono vie di arrampicata.
La calata nella Grotta dell'Edera
Per la calata abbiamo attaccato due mezze corde da 60 m.
La Coccinella
Questa falesia ha due settori e si trova a mezz'ora di cammino dalla Grotta dell'Edera. Bisogna aggirare da sud il Bric Scimarco (335 m) passando da una bocchetta. Quindi sempre per sentiero raggiungere i Tre Frati. La falesia la Coccinella è pochi metri più a nord. Nel settore sinistro ci sono i tiri più facili (5a), tra cui quello scalato da me e Deborah: a Nino (numero 14).
Entrambi abbiamo scalato da primi il monotiro, molto bello e verticale. In cima c'è un anello di calata dove svolgere la manovra.
Monotiro alla Coccinella
Vacanza super sfruttata, compagnia speciale e ambiente spettacolare. Da ritornare!
Con me e Deborah: Marcello (Marc73), Jasmine, Sergio e Lia.
Video
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