Pizzo dell’Uomo, anticima N (2586 m) - Skitour
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Dopo cinque anni di assenza, oggi torno per la tredicesima volta all’anticima N del Pizzo dell’Uomo: una montagna esteticamente perfetta.
Per ben 50 giorni, a causa soprattutto del maltempo e del pericolo marcato di valanghe, ho dovuto rinunciare agli sci. La scelta della meta odierna è suggerita anche dalla necessità di riprendere un minimo di condizione fisica in questa disciplina sportiva, in previsione dell’apertura dei passi alpini.
Inizio dell’escursione: ore 7:20
Fine dell’escursione: ore 11:10
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1023 hPa
Temperatura alla partenza: 1,5°C
Temperatura al rientro: 8°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 5.58
Tramonto del sole: 20:45
Sveglia alle 4:30, partenza da casa alle 5:35, arrivo al Passo del Lucomagno (1915 m) alle 7:00, dopo 107,8 km d’auto.
È una bella giornata, ma come spesso capita da queste parti, al mattino ristagna un esteso bancone di nebbia, che si dissolverà solo verso le 8:45. La temperatura dell’aria alla partenza è ancora invernale, tuttavia, dopo cinque minuti di portage il freddo non si sente più. Calzo gli sci nei pressi della baracca di legno a quota 1923 m.
Il percorso segue un valloncello intagliato sul ripido pendio che rimonto con facili inversioni. Dopo l’antenna aggiro delle rocce affioranti e in breve raggiungo lo spettacolare altopiano che normalmente, senza la nebbia, offre un quadro d’impareggiabile bellezza.
A partire dalla Costa di Scai, infatti, il percorso è assolutamente libero: non ci sono ostacoli di sorta fino alla base del badile terminale. Per precauzione, prima di affrontare l’erta finale monto i rampanti. La perfetta visibilità mi permette di scegliere con calma i punti migliori per le inversioni. Proseguo con tranquillità, senza sollecitare eccessivamente i muscoli delle braccia e senza perdere l’equilibrio. In 22 minuti risalgo il ripido versante: alle 9.30 pervengo alla cresta nevosa corrispondente alla vetta del Pizzo dell’Uomo, anticima N (2586 m).
Sono in compagnia di Cesare, salito con lo splitboard.
Il panorama è stupendo, non c’è vento e la neve quest’anno è abbondante. L’amico pregusta la discesa, scalpita e sprizza entusiasmo da tutti i pori. In effetti la serpentina che disegna sul versante settentrionale è spettacolare. Posso seguirlo con lo sguardo solamente fino all’imbocco del ripido canalone (34°) che scende in direzione dell’Alpe Croce.
Ci ritroveremo, quaranta minuti dopo, di fronte ad una birra, al ristorante del Passo del Lucomagno.

La classica escursione con le pelli di foca all’anticima del Pizzo dell’Uomo è sempre piacevole ed è adatta anche agli sciatori che hanno poco tempo a disposizione per praticare questo sport.
Nel mese di maggio conviene iniziare la gita non oltre le sette.
Tempo totale: 3 h 50 min
Tempo di salita: 2 h 10 min
Dislivello in salita: 697 m
Sviluppo complessivo: 7,4 km
Difficoltà: PD (fianco sommitale, 34°)
FC media: 118 bpm
FC max: 149 bpm
Coordinate Pizzo dell’Uomo, Anticima Nord: 702ˈ820 / 156ˈ166
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
SLF: 2=/2
Libro di vetta: no.

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