Da Milano (122 m) a Bologna (54 m) in bici lungo il Po
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Quattrocento chilometri in quattro giorni per collegare le due grandi città di Milano e Bologna seguendo il corso del Po. Questo in sintesi è stato il nostro obiettivo.
Per realizzarlo abbiamo portato le nostre mountain-bike in treno fino a Milano Centrale e le abbiamo riportate a casa da Bologna sempre con il treno. Abbiamo dormito in tre città: Piacenza, Mantova e Ferrara. Abbiamo anche attraversato Lodi e Cremona e potuto intravvedere qualcosa di Bologna e di Milano.
I nostri occhi hanno invece fatto il pieno di verde e di natura, così come i nostri polmoni. Abbiamo pedalato per la stragrande maggioranza dei chilometri su piste ciclabili oppure su strade provinciali. Talvolta su sentieri. Raramente su strade statali.
Questo tour è il più lungo da me mai realizzato in termini di sviluppo. La seconda tappa di 142 km coincide anche con l'attività giornaliera in assoluto più lunga.
Ho tirato un po' il collo ai miei figli e ammetto che non si possa parlare di vero "cicloturismo", ma piuttosto di "ciclomaratona". Inizialmente saremmo dovuti essere soltanto io e mio figlio
eidan e l'ambizioso progetto era considerato adeguato. All'ultimo si è aggiunta mia figlia Sarah la quale ha accettato di provare a seguirci. In linea di massima sarebbe stato un tour prevalentemente in discesa e pianura. Difatti è stata perfettamente in grado di reggerne i ritmi. Tranne, giustamente, per la tappa da 142 km. Ma su questo ci torneremo.
Tratto su sentiero (a sud di Lodi)

Sintesi del tour
Tappa 1: Milano- Piacenza: 92 km, in 7 ore
Tappa 2: Piacenza- Mantova: 143 km in 9 ore
Tappa 3: Mantova - Ferrara: 114 km in 8 ore
Tappa 4: Ferrara- Bologna: 57 km in 4.5 ore
Tappa Milano - Piacenza
Per essere di buonora a Milano ci siamo alzati prima delle cinque. Siamo usciti di casa e abbiamo preso l'autobus per Lugano, da qui il treno per Milano. Alle 07.00 siamo arrivati alla stazione di Milano Centrale.
Sotto la stazione c'è il Mercato Centrale che è un ottimo punto per fare colazione.
Poco dopo le 08.00 ci siamo messi in moto.
(Con l'applicazione bikemap (/www.bikemap.net/) ho avuto la possibilità di viaggiare con un navigatore. Si tratta di una scelta: con un navigatore in realtà non sai mai bene dove tu sia e dove tu stia andando. Sai soltanto di aver impostato una destinazione, di dover svoltare quando lo dice lui, sai quanto manca, da quanto tempo sei in viaggio, i dati chilometrici, ecc.
Il vantaggio è che impostando una priorità per le strade ciclabili il navigatore ti consente di viaggiare lontano dalle strade trafficate, dalle automobili in generali senza doverti scervellare. La priorità può essere "bassa", "media" e "alta". Io ho sempre scelto quella media: essa offre un buon equilibrio tra lunghezza e qualità delle strade. Una priorità alta allunga di molto il percorso andando a forzare i percorsi per bicicletta. Una priorità bassa è utile se si è tirati con il tempo e predilige le strade principali dirette).
Ebbene l'uscita da Milano è stata più indolore di quanto pensassi. Abbiamo lasciato la metropoli da sud-est. Abbiamo sfruttato le abbondanti piste ciclabili cittadine. Abbiamo costeggiato Milano Linate. Abbiamo attraversato il Lambro. Abbiamo attraversato diversi comuni. A Mediglia abbiamo preso un caffè.
Milano
A Lodi ci siamo fermati per pranzare: panini di produzione propria e buonissime paste come dessert. Abbiamo visto il centro storico. A sud di Lodi abbiamo preso un percorso ciclabile (Ossago -Livraga) e raggiunto Somaglia dopo ampi tratti su sentiero nella natura.
Poco dopo la confluenza Trebbia - Po abbiamo attraversato quest'ultimo entrando direttamente a Piacenza. In breve tempo siamo arrivato in centro dove abbiamo preso un buon aperitivo. Abbiamo pernottato nella cintura industriale a ovest per tornare poi in centro a piedi per la cena.
Appena fuori Milano (a sud-est)

Tappa Piacenza - Mantova
Psicologicamente non è semplice gestire una lunghezza nettamente superiore ai 100 km. Mia figlia, partita già stanca, mi è subito sembrata intimorita dalla lunghezza. Dopo 30 km ne mancavano ancora 110. Questo è difficile da metabolizzare. Pertanto dopo 40 km, a Cremona, le ho proposto di percorrere un tratto in treno. Assieme ad Eidan ha dunque sfruttato la linea ferroviaria tra Cremona e Bozzolo (da qui la linea è stata interrotta). In questo modo entrambi hanno risparmiato 70 km, si sono presi più tempo per stare a Cremona e hanno riposato almeno 4 ore. Io naturalmente mi sono sparato tutti i chilometri.
Da Piacenza il navigatore ci ha fatto restare a sud del Po. Inizialmente ci ha mandato su strade piuttosto trafficate ma coincidenti con EuroVelo 5 - Via Romea Francigena. Poi siamo passati a stradine secondarie fino ad attraversare il ponte chilometrico sul Po in corrispondenza di Cremona.
Qui ci siamo fermati per pranzo in un locale storico dove ci hanno gentilmente servito alle 11.00.
Eidan e Sarah si sono trattenuti un po' in città e hanno preso il treno per Mantova. Io ho ripreso il tour: questa volta mi sono mantenuto a nord del Po lungo una pista denominata "EuroVelo 8 - Mediterranean Route". Essa offre una full immersion nella natura della Pianura Padana. Ero convinto di potermi fermare ogni 15/20 km per uno snack o un caffé nelle cittadine. Ma quali cittadine? Ci sono soltanto alcuni borghi rurali con la chiesa e se va bene con un bar chiuso nel pomeriggio per l'interminabile siesta in stile italico.
Pertanto ho dovuto razionare l'acqua e pedalare. I miei figli mi hanno informato del problema con la linea ferroviaria tra Bozzolo e Mantova. Pertanto a Torricella del Pizzo ho deviato a nord. Sono riuscito a trovare un bar aperto per rifocillarmi presso un villaggio chiamato San Giovanni in Croce. Da qui poi ho raggiunto i miei figli a Bozzolo. In seguito abbiamo utilizzato strade provinciali, sterrate, sentieri e tra Grazie e Mantova una bella ciclopista.
Mantova è una bellissima città. Ci siamo fermati in centro per un aperitivo e per la cena. Il nostro appartamento si trova a pochi passi dal centro storico.
Lunghissimo ponte sul Po nei pressi di Cremona

Strada sterrata tra Bozzolo e Mantova

Tappa Mantova-Ferrara
Per me è stata la tappa più bella: interamente percorsa con i miei figli questa tappa si sviluppa quasi esclusivamente lungo i fiumi Mincio e Po, senza quasi mai toccare strade carrozzabili. Ha maggiori punti di ristoro e collega due gioielli (Mantova e Ferrara). Al mattino abbiamo svolto un giro intorno al centro storico di Mantova e fatto colazione. Poi abbiamo seguito il fiume Mincio lungo strade ciclabili varie. A Pietole Vecchia abbiamo preso l'EuroVelo 7 Solrute. Ci siamo riforniti di prodotti locali per un pranzo on the road. Giunti al Po siamo passati nel lato sud, nuovamente lungo la EuroVelo 8 Mediterranean Route. Localmente si tratta della Ciclabile del Po. Ferrara è indicata già fin da Mantova lungo la ciclabile. Il nostro navigatore ci ha fatto tagliare qualche tratto. Abbiamo seguito il Po fin quasi a Ferrara per poi deviare a sud verso la città stessa. La pista che entra a Ferrara è lunga almeno 15 km, completamente circondata da campi in fiore e per lo più protetta da alberi. Non mi ha sorpreso notare che è molto frequentata dagli abitanti.
Lungo il Po

Tappa Ferrara-Bologna
Tappa conclusiva. Su di essa posso dire che c'è varietà, si toccano villaggi, paesini, campagna, natura, corsi d'acqua. L'entrata in Bologna è graduale e non presenta forte urbanizzazione come a Milano.
L'abbiamo svolta in poco più di 4 ore. Sono quasi 60 chilometri. A metà strada abbiamo fatto una seconda colazione. La prima è stata nei pressi di Ferrara.
A Bologna siamo andati velocemente nei quartieri vicino alla stazione per mangiare qualche piatto locale.
Quindi abbiamo preso il treno per Lugano.
Video
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Storie in evidenza
/www.instagram.com/stories/highlights/18016093265190785/
Per realizzarlo abbiamo portato le nostre mountain-bike in treno fino a Milano Centrale e le abbiamo riportate a casa da Bologna sempre con il treno. Abbiamo dormito in tre città: Piacenza, Mantova e Ferrara. Abbiamo anche attraversato Lodi e Cremona e potuto intravvedere qualcosa di Bologna e di Milano.
I nostri occhi hanno invece fatto il pieno di verde e di natura, così come i nostri polmoni. Abbiamo pedalato per la stragrande maggioranza dei chilometri su piste ciclabili oppure su strade provinciali. Talvolta su sentieri. Raramente su strade statali.
Questo tour è il più lungo da me mai realizzato in termini di sviluppo. La seconda tappa di 142 km coincide anche con l'attività giornaliera in assoluto più lunga.
Ho tirato un po' il collo ai miei figli e ammetto che non si possa parlare di vero "cicloturismo", ma piuttosto di "ciclomaratona". Inizialmente saremmo dovuti essere soltanto io e mio figlio

Tratto su sentiero (a sud di Lodi)

Sintesi del tour
Tappa 1: Milano- Piacenza: 92 km, in 7 ore
Tappa 2: Piacenza- Mantova: 143 km in 9 ore
Tappa 3: Mantova - Ferrara: 114 km in 8 ore
Tappa 4: Ferrara- Bologna: 57 km in 4.5 ore
Tappa Milano - Piacenza
Per essere di buonora a Milano ci siamo alzati prima delle cinque. Siamo usciti di casa e abbiamo preso l'autobus per Lugano, da qui il treno per Milano. Alle 07.00 siamo arrivati alla stazione di Milano Centrale.
Sotto la stazione c'è il Mercato Centrale che è un ottimo punto per fare colazione.
Poco dopo le 08.00 ci siamo messi in moto.
(Con l'applicazione bikemap (/www.bikemap.net/) ho avuto la possibilità di viaggiare con un navigatore. Si tratta di una scelta: con un navigatore in realtà non sai mai bene dove tu sia e dove tu stia andando. Sai soltanto di aver impostato una destinazione, di dover svoltare quando lo dice lui, sai quanto manca, da quanto tempo sei in viaggio, i dati chilometrici, ecc.
Il vantaggio è che impostando una priorità per le strade ciclabili il navigatore ti consente di viaggiare lontano dalle strade trafficate, dalle automobili in generali senza doverti scervellare. La priorità può essere "bassa", "media" e "alta". Io ho sempre scelto quella media: essa offre un buon equilibrio tra lunghezza e qualità delle strade. Una priorità alta allunga di molto il percorso andando a forzare i percorsi per bicicletta. Una priorità bassa è utile se si è tirati con il tempo e predilige le strade principali dirette).
Ebbene l'uscita da Milano è stata più indolore di quanto pensassi. Abbiamo lasciato la metropoli da sud-est. Abbiamo sfruttato le abbondanti piste ciclabili cittadine. Abbiamo costeggiato Milano Linate. Abbiamo attraversato il Lambro. Abbiamo attraversato diversi comuni. A Mediglia abbiamo preso un caffè.
Milano

A Lodi ci siamo fermati per pranzare: panini di produzione propria e buonissime paste come dessert. Abbiamo visto il centro storico. A sud di Lodi abbiamo preso un percorso ciclabile (Ossago -Livraga) e raggiunto Somaglia dopo ampi tratti su sentiero nella natura.
Poco dopo la confluenza Trebbia - Po abbiamo attraversato quest'ultimo entrando direttamente a Piacenza. In breve tempo siamo arrivato in centro dove abbiamo preso un buon aperitivo. Abbiamo pernottato nella cintura industriale a ovest per tornare poi in centro a piedi per la cena.
Appena fuori Milano (a sud-est)

Tappa Piacenza - Mantova
Psicologicamente non è semplice gestire una lunghezza nettamente superiore ai 100 km. Mia figlia, partita già stanca, mi è subito sembrata intimorita dalla lunghezza. Dopo 30 km ne mancavano ancora 110. Questo è difficile da metabolizzare. Pertanto dopo 40 km, a Cremona, le ho proposto di percorrere un tratto in treno. Assieme ad Eidan ha dunque sfruttato la linea ferroviaria tra Cremona e Bozzolo (da qui la linea è stata interrotta). In questo modo entrambi hanno risparmiato 70 km, si sono presi più tempo per stare a Cremona e hanno riposato almeno 4 ore. Io naturalmente mi sono sparato tutti i chilometri.
Da Piacenza il navigatore ci ha fatto restare a sud del Po. Inizialmente ci ha mandato su strade piuttosto trafficate ma coincidenti con EuroVelo 5 - Via Romea Francigena. Poi siamo passati a stradine secondarie fino ad attraversare il ponte chilometrico sul Po in corrispondenza di Cremona.
Qui ci siamo fermati per pranzo in un locale storico dove ci hanno gentilmente servito alle 11.00.
Eidan e Sarah si sono trattenuti un po' in città e hanno preso il treno per Mantova. Io ho ripreso il tour: questa volta mi sono mantenuto a nord del Po lungo una pista denominata "EuroVelo 8 - Mediterranean Route". Essa offre una full immersion nella natura della Pianura Padana. Ero convinto di potermi fermare ogni 15/20 km per uno snack o un caffé nelle cittadine. Ma quali cittadine? Ci sono soltanto alcuni borghi rurali con la chiesa e se va bene con un bar chiuso nel pomeriggio per l'interminabile siesta in stile italico.
Pertanto ho dovuto razionare l'acqua e pedalare. I miei figli mi hanno informato del problema con la linea ferroviaria tra Bozzolo e Mantova. Pertanto a Torricella del Pizzo ho deviato a nord. Sono riuscito a trovare un bar aperto per rifocillarmi presso un villaggio chiamato San Giovanni in Croce. Da qui poi ho raggiunto i miei figli a Bozzolo. In seguito abbiamo utilizzato strade provinciali, sterrate, sentieri e tra Grazie e Mantova una bella ciclopista.
Mantova è una bellissima città. Ci siamo fermati in centro per un aperitivo e per la cena. Il nostro appartamento si trova a pochi passi dal centro storico.
Lunghissimo ponte sul Po nei pressi di Cremona

Strada sterrata tra Bozzolo e Mantova

Tappa Mantova-Ferrara
Per me è stata la tappa più bella: interamente percorsa con i miei figli questa tappa si sviluppa quasi esclusivamente lungo i fiumi Mincio e Po, senza quasi mai toccare strade carrozzabili. Ha maggiori punti di ristoro e collega due gioielli (Mantova e Ferrara). Al mattino abbiamo svolto un giro intorno al centro storico di Mantova e fatto colazione. Poi abbiamo seguito il fiume Mincio lungo strade ciclabili varie. A Pietole Vecchia abbiamo preso l'EuroVelo 7 Solrute. Ci siamo riforniti di prodotti locali per un pranzo on the road. Giunti al Po siamo passati nel lato sud, nuovamente lungo la EuroVelo 8 Mediterranean Route. Localmente si tratta della Ciclabile del Po. Ferrara è indicata già fin da Mantova lungo la ciclabile. Il nostro navigatore ci ha fatto tagliare qualche tratto. Abbiamo seguito il Po fin quasi a Ferrara per poi deviare a sud verso la città stessa. La pista che entra a Ferrara è lunga almeno 15 km, completamente circondata da campi in fiore e per lo più protetta da alberi. Non mi ha sorpreso notare che è molto frequentata dagli abitanti.
Lungo il Po

Tappa Ferrara-Bologna
Tappa conclusiva. Su di essa posso dire che c'è varietà, si toccano villaggi, paesini, campagna, natura, corsi d'acqua. L'entrata in Bologna è graduale e non presenta forte urbanizzazione come a Milano.
L'abbiamo svolta in poco più di 4 ore. Sono quasi 60 chilometri. A metà strada abbiamo fatto una seconda colazione. La prima è stata nei pressi di Ferrara.
A Bologna siamo andati velocemente nei quartieri vicino alla stazione per mangiare qualche piatto locale.
Quindi abbiamo preso il treno per Lugano.
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