Capanna Nido d’Aquila (2195 m) - Skitour
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Le previsioni meteo annunciano per oggi bel tempo e temperature primaverili. Non posso perdere l’occasione per compiere una piacevole escursione con le pelli di foca in Valle di Blenio.
Inizio dell’escursione: ore 7.45
Fine dell’escursione: ore 14:40
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1021 hPa
Temperatura alla partenza: 5,5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 2200 m
Temperatura al rientro: 15°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 6.28
Sveglia alle 5:15, partenza da casa alle 6:20, arrivo a Camperio-Piana (1221 m), dopo 96,1 km, alle 7.32.
Sono il primo automobilista a parcheggiare l’auto a Camperio-Piana, località a circa 6 km da Olivone, “Rivöi” nel dialetto della Valle di Blenio. Al rientro le auto parcheggiate saranno decine.
Alle 7:45 parto con gli sci in spalla, supero il ponte sul Brenno del Lucomagno e risalgo la strada forestale, all’inizio priva di neve.
Dopo 20 minuti di portage, alla quota di 1305 m posso calzare gli sci. Al tornante successivo, dove c’è uno slargo, ho la gradita sorpresa di vedere che la neve è stata perfettamente battuta da un gatto delle nevi. È una pista da far invidia a tanti comprensori sciistici. Oggi è la festa del papà, si prevede pertanto una forte affluenza di escursionisti alla Capanna Gorda, dove è possibile noleggiare le slitte, per godersi una discesa di 7 km, con 600 m di dislivello. Le persone meno sportive possono salire alla capanna con il “Gorda-Express” una motoslitta guidata da un responsabile del ristoro.
La neve è di buona qualità e le pelli di foca aderiscono senza problemi.
Dopo due ore di tranquillo cammino arrivo alle baite di Piano Cassinella (1731 m). Qui devo abbandonare la strada e salire alla destra verso la meta prevista, posta ad un dislivello di ulteriori 460 m. Purtroppo non ci sono tracce. Il proprietario di una casa di vacanza mi indica l’inizio del percorso che quasi tutti gli sciatori scelgono. Lo spessore della neve aumenta a vista d’occhio, tuttavia la coltre è discretamente portante, per cui, all’inizio non fatico in modo esagerato. Il paesaggio è incantevole. Posso vedere distintamente le vette che si ergono all’estremo nord del Ticino: il Piz Valdraus, il Piz Gaglianera, il Piz Vial, il Piz Greina. Ad est svetta naturalmente il Gruppo dell’Adula, a quest’ora perfettamente illuminato dal sole.
Più in alto trovo delle vecchie impronte di un racchettista, che mi aiutano ad individuare la migliore traiettoria.
La cima che desidero raggiungere si lascia vedere solo nelle ultime centinaia di metri. Dopo tre ore e mezza dalla partenza pervengo alla croce di vetta della Punta di Larescia (2195 m) e alla Capanna Nido d’Aquila, che vedo per la prima volta, visto che nella mia ultima salita del 2010 non c’era ancora.

Capanna Nido d'Aquila
Il paesaggio è dominato dal Pizzo Molare, in estate una delle montagne più frequentate del Ticino. Dopo una sosta in vetta di quasi un’ora, riprendo gli sci per la tranquilla discesa verso Camperio.
L’incantevole paesaggio dei Monti di Gorda ha fatto da cornice all’escursione scialpinistica di fine inverno. L’abbondante nevicata di nove giorni fa permette agli appassionati delle pelli di foca di continuare la loro attività preferita ancora per diverse settimane.
Tempo totale: 6 h 55 min
Tempo di salita: 3 h 30 min
Tempi parziali
Piana (1221 m) – Piano Cassinella (1731 m): 2 h
Piano Cassinella (1731 m) – Capanna Nido d’Aquila (2195 m): 1 h 30 min
Dislivello in salita: 1012 m
Quota massima: 2195 m
Quota minima: 1217 m
Sviluppo complessivo: 16,17 km
Difficoltà: PD-
SLF: 2 (moderato)
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Coordinate Capanna Nido d’Aquila: 711'995 / 151'550
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