Sentiero del Viandante da Lierna a Bellano per la «variante alta».
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Quando, poco più di un mese fa, avevamo camminato sui sentieri che da Bellano conducono a Colico, ci eravamo riproposti di percorrere un altro tratto del Sentiero del Viandante e oggi, anticipando di un giorno l’uscita (domani arriva il brutto tempo), eccoci impegnati in questa nuova escursione in un gruppetto composto da tre Malnat (Gigi, Giordano, io).
Partendo questa volta da Lierna (raggiunta uscendo da SS 36 ad Abbadia Lariana), arriviamo subito nei pressi del Seminario (grosso edificio chiuso da tempo) dove si trova il bivio tra la variante bassa e quella alta, scegliendo di proseguire per quest’ultima.
Il sentiero inizia a salire deciso e, superato il bel borgo di Genico, passa sotto la statale SS 36 per poi infilarsi e risalire con pendenze severe la valle boscosa dove scorre il Torrente Brentalone, oggi in secca.
Ben presto arriviamo alla Croce di Brentalone e poi proseguiamo per raggiungere l’Alpe di Mezzedo, un posto che infonde serenità oltre che a garantire un panorama davvero spettacolare su gran parte del Lago di Como; dopo aver lungamente visitato i pochi edifici del posto, ottimamente ristrutturati, iniziamo l’ultima salita di questa tratta (gran parte del dislivello di oggi lo abbiamo fatto su questo versante), che ci conduce fino allo spiazzo dove sorge la chiesetta di San Pietro (a Ortanella), altro posto che garantisce grandi panorami e che si può raggiungere anche in auto da Esino Lario, seguendo la tortuosa e lunga strada che sale da Varenna.
Dallo spiazzo di Ortanella ora seguiamo la lunga carrareccia che, in piano, aggira il Monte Fopp e che lambisce la piana di Esino, fino a quando inizia una lunga discesa nei boschi che ci riporta verso il lago dirigendosi verso Varenna; lungo questo bel sentiero troviamo un posto bucolico al sole dove fermarci a mangiare e, come fanno i muratori che depongono la cazzuola al suono delle campane di mezzogiorno, anche noi ci togliamo gli zaini e ci fermiamo una bella oretta per consumare il nostro pranzo.
Terminato il bel momento, riprendiamo la discesa sempre seguendo l’evidente sentiero ed arriviamo al borgo di Vezio, che con il suo castello domina Varenna; da qui proseguiamo in breve salita arrivando a Regolo, dove abbiamo qualche incertezza sulla direzione da seguire, perché i cartelli ci farebbero salire verso destra (in direzione di Perledo) ma la nostra guida e la traccia scaricata su OruxMaps dicono di andare a sinistra, cosa che facciamo ritrovando dopo un po’ anche i cartelli del Sentiero del Viandante ed iniziando la lunga discesa finale verso Bellano.
Anche quest’ultimo tratto di discesa è molto caratteristico, e la mulattiera che percorriamo attraversa boschi e piccoli nuclei rurali impreziositi da testimonianze del passato (cappelle, crotti, cascine, ecc.), sempre con il magnifico lago sulla nostra sinistra che vediamo avvicinarsi sempre più fino che arriviamo a Bellano.
Al nostro arrivo vediamo sfilare il treno delle 15.00, ma con tranquillità facciamo i biglietti per il ritorno (prenderemo poi il treno delle 16.00, puntualissimo) e facciamo un salto verso il centro dove, anziché bere la solita birra, ci gustiamo un’ottima cioccolata in un bar a pochi metri dalle acque del lago.
Altra giornata da incorniciare, trascorsa in amicizia e con un meteo eccezionale, con un impegno fisico non esagerato: 1150 m di dislivello per circa 6 h di cammino sviluppati su 18 km (compreso il tratto per recuperare l’auto a Lierna).
E già stiamo pensando al completamento del Sentiero, con la tratta Lecco - Varenna passando per la «variante bassa», alla prossima!
Partendo questa volta da Lierna (raggiunta uscendo da SS 36 ad Abbadia Lariana), arriviamo subito nei pressi del Seminario (grosso edificio chiuso da tempo) dove si trova il bivio tra la variante bassa e quella alta, scegliendo di proseguire per quest’ultima.
Il sentiero inizia a salire deciso e, superato il bel borgo di Genico, passa sotto la statale SS 36 per poi infilarsi e risalire con pendenze severe la valle boscosa dove scorre il Torrente Brentalone, oggi in secca.
Ben presto arriviamo alla Croce di Brentalone e poi proseguiamo per raggiungere l’Alpe di Mezzedo, un posto che infonde serenità oltre che a garantire un panorama davvero spettacolare su gran parte del Lago di Como; dopo aver lungamente visitato i pochi edifici del posto, ottimamente ristrutturati, iniziamo l’ultima salita di questa tratta (gran parte del dislivello di oggi lo abbiamo fatto su questo versante), che ci conduce fino allo spiazzo dove sorge la chiesetta di San Pietro (a Ortanella), altro posto che garantisce grandi panorami e che si può raggiungere anche in auto da Esino Lario, seguendo la tortuosa e lunga strada che sale da Varenna.
Dallo spiazzo di Ortanella ora seguiamo la lunga carrareccia che, in piano, aggira il Monte Fopp e che lambisce la piana di Esino, fino a quando inizia una lunga discesa nei boschi che ci riporta verso il lago dirigendosi verso Varenna; lungo questo bel sentiero troviamo un posto bucolico al sole dove fermarci a mangiare e, come fanno i muratori che depongono la cazzuola al suono delle campane di mezzogiorno, anche noi ci togliamo gli zaini e ci fermiamo una bella oretta per consumare il nostro pranzo.
Terminato il bel momento, riprendiamo la discesa sempre seguendo l’evidente sentiero ed arriviamo al borgo di Vezio, che con il suo castello domina Varenna; da qui proseguiamo in breve salita arrivando a Regolo, dove abbiamo qualche incertezza sulla direzione da seguire, perché i cartelli ci farebbero salire verso destra (in direzione di Perledo) ma la nostra guida e la traccia scaricata su OruxMaps dicono di andare a sinistra, cosa che facciamo ritrovando dopo un po’ anche i cartelli del Sentiero del Viandante ed iniziando la lunga discesa finale verso Bellano.
Anche quest’ultimo tratto di discesa è molto caratteristico, e la mulattiera che percorriamo attraversa boschi e piccoli nuclei rurali impreziositi da testimonianze del passato (cappelle, crotti, cascine, ecc.), sempre con il magnifico lago sulla nostra sinistra che vediamo avvicinarsi sempre più fino che arriviamo a Bellano.
Al nostro arrivo vediamo sfilare il treno delle 15.00, ma con tranquillità facciamo i biglietti per il ritorno (prenderemo poi il treno delle 16.00, puntualissimo) e facciamo un salto verso il centro dove, anziché bere la solita birra, ci gustiamo un’ottima cioccolata in un bar a pochi metri dalle acque del lago.
Altra giornata da incorniciare, trascorsa in amicizia e con un meteo eccezionale, con un impegno fisico non esagerato: 1150 m di dislivello per circa 6 h di cammino sviluppati su 18 km (compreso il tratto per recuperare l’auto a Lierna).
E già stiamo pensando al completamento del Sentiero, con la tratta Lecco - Varenna passando per la «variante bassa», alla prossima!
Tourengänger:
imerio

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