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Una giornata da incorniciare
Vista da Imerio - ( Imerio)
Ricordando una bella uscita di sei anni fa, ripropongo ai compagni di oggi (Malnat e Girovagando) la salita al Rifugio Crosta, in Val Divedro (Piemonte), considerando che in inverno non è facile trovare rifugi aperti in settimana.
Ritrovatici quindi con una puntualità impressionante alle 8.10 nel parcheggino situato sulla strada che porta a San Domenico, in prossimità della località Maulone, ci prepariamo (abbiamo ciaspole e ramponcini) ed iniziamo la salita seguendo la stradina asfaltata che porta al rifugio.
Ieri ha nevicato e, anche se alla partenza non troviamo neve, mano a mano che saliamo lo spessore del manto nevoso aumenta, tanto che, dopo una mezz’oretta la stradina è tutta coperta dalla neve, anche se sulla sede stradale sono presenti le tracce di un fuoristrada e poi di una slitta cingolata, che ci permettono di salire senza utilizzare le attrezzature che abbiamo portato.
La stradina sale nel bosco con pendenze non esagerate (tranne nel primo tratto) e quindi possiamo procedere con calma parlando del più e del meno in estrema serenità, seguendo i lunghi zig zag del tracciato, percorrendo il quale possiamo anche ammirare le belle baite che si incontrano.
Dopo tre ore esatte di salita arriviamo al Rifugio Crosta, dove veniamo accolti dai simpatici gestori Enrico e Marina, che da ormai 16 anni hanno rivitalizzato questo rifugio, facendolo diventare un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti della montagna e della mtb; ottimo come sempre il momento del pranzo consumato al caldo nella bella saletta del rifugio dove, oltre a noi, sono presenti solo altre cinque persone.
Dopo la bella pausa riprendiamo la via del ritorno seguendo lo stesso tracciato fatto salendo, arrivando alle auto in meno di due ore: un bel ritmo.
Quella di oggi non è stata un’uscita particolarmente impegnativa (950 m di dislivello con uno sviluppo di circa 16 km), cosa quindi che ci ha permesso di godere appieno i panorami innevati e le montagne circostanti, in un ambiente quasi magico, e che mi ha fatto venire la voglia di ritornare per un progetto più ambizioso che prevederà la salita al Cistella e al Pizzo Diei con ritorno da San Domenico, vedremo.
Numerose le tracce degli animali che abbiamo visto nella neve: lepri, caprioli e cervi, ed un bell’esemplare di cervo maschio lo abbiamo visto di sfuggita a una decina di metri da noi nei boschi poco prima di arrivare alle auto.
Giornata da ricordare per il meteo (oggi eccezionale) e la compagnia, avanti così.

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