Grignone 2410 invernale da Pasturo
Dopo anni si ritorna al Grignone in inverno. Partenza da Pasturo, precisamente dal cimitero, nella parte bassa del paese, che è esattamente sulla curva di livello dei 600 metri.
Si risale la Via Cima e poi a sinistra fino alla chiesa di Sant'Eusebio. Poi si sale uscendo dal centro abitato, per sentieri e stradine, fino a confluire a circa 750 m di quota sulla via marcata. Poco dopo si attraversa l'impluvio del torrente Cariola e sempre su stradina si passa da Monteno 850 m e Cornisella 1050 m circa. Poi si va ad attraversare l'omonimo torrente ( leggera discesa ), appena oltre l'impluvio, scegliamo la stradina che sale a destra, che passa dalla località Canta Curtone, e più in alto arriva come piccola traccia, che lambisce una baita e confluisce sul ben più grande sentiero, al Pialeral, proprio dove ci sono i tavoli di un area pic-nic 1430 m.
Non resta che salire la dorsale esposta a sud-est. Iniziano le prime croste di neve. A sinistra va via subito la via estiva, ma noi restiamo sulla costa fino ad arrivare ai Comolli e al bivacco Riva-Girani 1862 m.
Saliamo ora ripidamente, e poco dopo calziamo i ramponi, la via è ben tracciata e frequentata. La neve è molle e non serve impugnare la picozza. alla fine si arriva sulla cresta nord-est del Grignone 2280 m.
L'ambiente è ora grandioso, si svolta a sinistra seguendo l'esile crinale, alcune corde blu aiutano a non precipitare in caso di forte vento, passiamo dalla Bocchetta del Nevaio 2300 e dopo un ultimo strappo si arriva in vetta al Grignone 2410 m. Scesi al sottostante rifugio Brioschi, lascio andare Sam a mangiare la sua pastasciutta, mentre io che ho delle buone riserve da bruciare proseguo per un tratto ancora. Samuele è fermamente convinto di ridiscendere ancora la via invernale, anche se la via estiva, vista la poca neve è ben battuta.
Quindi penso io, visto che si ritorna per la via dell'andata, farò una discesa fino all'ex bivacco Merlini.
La discesa è molto bella nella neve poco ripida, passo dalla Bocchetta di Releccio 2259 e scendo fino alla Bocchetta della Bassa e al Bivacco Merlini 2120. Ora però bisogna risalire quasi 300 metri, intanto che il socio avrà finito di abbuffarsi. Pian piano risalgo la via fatta in discesa e ritorno al Rifugio Brioschi. Ed ecco che finalmente esce fuori Samuele, che intanto ha fatto "pubblic relation", e all'improvviso decide di scendere per l'estiva. In discesa noi 2 senza tornare alla Bocchetta della Bassa, piegando a sinistra, scendiamo un ripido pendio già tracciato nella neve, che ci fà risparmiare qualche minuto. Poi arrivati nella parte più piana, alcuni camosci decidono di sfilare per noi. Seguendo poi la traccia riconfluiamo con l'invernale al Pialeral.
Ora visto che abbiamo estorto un passaggio per Pasturo alle due simpatiche ragazze conosciute da Sam nel rifugio, scenderemo verso la cappella del Sacro Cuore.
Perdo di vista Sam che vola come mai ha fatto prima, intanto che chiacchiera con le nuove amiche, mentre io faccio compagnia a uno stanco Alejandro, incontrato per strada e resto indietro.
Quindi passando dall'Alpe Cova e dalla Valle dei Grassi Lunghi scendiamo alla Cappella del Sacro Cuore 815, nei pressi del Colle Balisio.
E da lì alla nostra macchina con un gentile passaggio.
Si risale la Via Cima e poi a sinistra fino alla chiesa di Sant'Eusebio. Poi si sale uscendo dal centro abitato, per sentieri e stradine, fino a confluire a circa 750 m di quota sulla via marcata. Poco dopo si attraversa l'impluvio del torrente Cariola e sempre su stradina si passa da Monteno 850 m e Cornisella 1050 m circa. Poi si va ad attraversare l'omonimo torrente ( leggera discesa ), appena oltre l'impluvio, scegliamo la stradina che sale a destra, che passa dalla località Canta Curtone, e più in alto arriva come piccola traccia, che lambisce una baita e confluisce sul ben più grande sentiero, al Pialeral, proprio dove ci sono i tavoli di un area pic-nic 1430 m.
Non resta che salire la dorsale esposta a sud-est. Iniziano le prime croste di neve. A sinistra va via subito la via estiva, ma noi restiamo sulla costa fino ad arrivare ai Comolli e al bivacco Riva-Girani 1862 m.
Saliamo ora ripidamente, e poco dopo calziamo i ramponi, la via è ben tracciata e frequentata. La neve è molle e non serve impugnare la picozza. alla fine si arriva sulla cresta nord-est del Grignone 2280 m.
L'ambiente è ora grandioso, si svolta a sinistra seguendo l'esile crinale, alcune corde blu aiutano a non precipitare in caso di forte vento, passiamo dalla Bocchetta del Nevaio 2300 e dopo un ultimo strappo si arriva in vetta al Grignone 2410 m. Scesi al sottostante rifugio Brioschi, lascio andare Sam a mangiare la sua pastasciutta, mentre io che ho delle buone riserve da bruciare proseguo per un tratto ancora. Samuele è fermamente convinto di ridiscendere ancora la via invernale, anche se la via estiva, vista la poca neve è ben battuta.
Quindi penso io, visto che si ritorna per la via dell'andata, farò una discesa fino all'ex bivacco Merlini.
La discesa è molto bella nella neve poco ripida, passo dalla Bocchetta di Releccio 2259 e scendo fino alla Bocchetta della Bassa e al Bivacco Merlini 2120. Ora però bisogna risalire quasi 300 metri, intanto che il socio avrà finito di abbuffarsi. Pian piano risalgo la via fatta in discesa e ritorno al Rifugio Brioschi. Ed ecco che finalmente esce fuori Samuele, che intanto ha fatto "pubblic relation", e all'improvviso decide di scendere per l'estiva. In discesa noi 2 senza tornare alla Bocchetta della Bassa, piegando a sinistra, scendiamo un ripido pendio già tracciato nella neve, che ci fà risparmiare qualche minuto. Poi arrivati nella parte più piana, alcuni camosci decidono di sfilare per noi. Seguendo poi la traccia riconfluiamo con l'invernale al Pialeral.
Ora visto che abbiamo estorto un passaggio per Pasturo alle due simpatiche ragazze conosciute da Sam nel rifugio, scenderemo verso la cappella del Sacro Cuore.
Perdo di vista Sam che vola come mai ha fatto prima, intanto che chiacchiera con le nuove amiche, mentre io faccio compagnia a uno stanco Alejandro, incontrato per strada e resto indietro.
Quindi passando dall'Alpe Cova e dalla Valle dei Grassi Lunghi scendiamo alla Cappella del Sacro Cuore 815, nei pressi del Colle Balisio.
E da lì alla nostra macchina con un gentile passaggio.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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Kommentare (5)