Anticima Mont Meabè (2565 m) e Becca d'Aver (2469 m) - anello da Torgnon Chantornè
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Parcheggiata l'auto nell'ampio spiazzo di fronte al ristorante Les Montagnards, proseguiamo lungo la strada asfaltata per un breve tratto, fino a trovare la palina che indica l'inizio del sentiero.
Si sale inizialmente tra i prati, ma ben presto si raggiunge il bosco (per fortuna, vista la calura odierna) e si prosegue in salita nel bel lariceto fino al bivio per il Col Fenetre, dove svoltiamo a destra seguendo il sentiero n.8 per il Mont Meabè.
Si sale ora a mezzacosta, su pendenze non impegnative, in un bosco che si fa via via più rado, fino a terminare del tutto intorno ai 2300 m di quota.
Con uno strappo più ripido tra i paravalanghe raggiungiamo il bivio con il sentiero 9A, che percorreremo in discesa. Adesso invece svoltiamo a destra ed in pochi minuti di salita raggiungiamo la croce di vetta dell'Anticima del Mont Meabè.
Il sentiero prosegue per qualche decina di metri lungo la cresta, terminando poco più avanti.
In vetta finalmente il caldo ci concede una tregua, tira una leggera arietta che consente di godersi il panorama senza morire di caldo.
Davvero spettacolare la vista a 360° su Cervino, Rosa, Gran Paradiso, Grivola, ma anche sulla sottostante Valle di Saint-Barthélemy.
Scendiamo poi fino al bivio sottostante, dove prendiamo il sentiero 9A per il Col Fenetre, indicato come EE. Da quello che ho letto si tratta di un sentiero appena sistemato, bollato e numerato ufficialmente, proprio da pochi mesi.
Si tratta di un bel percorso che segue la cresta, abbassandosi prima a destra (versante nord) di essa, poi a sinistra (versante sud) per rientrare infine nel bosco fino a raggiungere il Col Fenetre.
Onestamente non ho ben capito per quale motivo sia classificato come EE, forse per qualche breve tratto leggermente esposto tagliando i ripidi pendii a nord nella prima parte.
Appena sotto al Col Fenetre, volendo, si potrebbe svoltare a sinistra e scendere in breve sul sentiero percorso al mattino e alla macchina, ma noi abbiamo un secondo obiettivo, la Becca d'Aver.
Raggiunto il colle quindi seguiamo il sentiero 9, indicato anch'esso come EE, e ricominciamo a salire: ci aspettano circa 300 m di dislivello abbastanza tosti.
Superiamo un primo ripido strappo tra roccette, attrezzato anche con una catena, utile probabilmente in caso di rocce bagnate o di ghiaccio.
Quindi ci aspettano alcuni traversi su sentiero stretto (ma ben percorribile) e un pò esposto, niente di difficile ma da percorrere con attenzione, alternati a brevi strappi più ripidi.
La salita si fa più continua negli ultimi 150 metri di dislivello, per poi spianare proprio in vista della croce di vetta.
Panorama spaziale anche da questa cima, peccato per il caldo terribile nonostante la quota.
La mia compagna d'escursione ha già raggiunto e forse superato il suo limite, dunque lasciamo perdere la vicina Cima Longhede, che comunque non aggiungerebbe molto a quanto già visto, e scendiamo al sottostante Col d'Aver.
Qui svoltiamo a sinistra e con un primo tratto di discesa più ripida rientriamo nel bosco, dove le pendenze ben presto si ammorbidiscono.
Si prosegue su percorso ben ombreggiato e rilassante per un bel pezzo, quindi si sbuca su una brutta pista da sci, la si segue in discesa e, attraversata una strada sterrata, si ritrova una palina indicante il sentiero.
Ancora pochi minuti di discesa e si sbuca ad una baita proprio pochi metri sotto il parcheggio, a conclusione di questo bell'anello.
Si sale inizialmente tra i prati, ma ben presto si raggiunge il bosco (per fortuna, vista la calura odierna) e si prosegue in salita nel bel lariceto fino al bivio per il Col Fenetre, dove svoltiamo a destra seguendo il sentiero n.8 per il Mont Meabè.
Si sale ora a mezzacosta, su pendenze non impegnative, in un bosco che si fa via via più rado, fino a terminare del tutto intorno ai 2300 m di quota.
Con uno strappo più ripido tra i paravalanghe raggiungiamo il bivio con il sentiero 9A, che percorreremo in discesa. Adesso invece svoltiamo a destra ed in pochi minuti di salita raggiungiamo la croce di vetta dell'Anticima del Mont Meabè.
Il sentiero prosegue per qualche decina di metri lungo la cresta, terminando poco più avanti.
In vetta finalmente il caldo ci concede una tregua, tira una leggera arietta che consente di godersi il panorama senza morire di caldo.
Davvero spettacolare la vista a 360° su Cervino, Rosa, Gran Paradiso, Grivola, ma anche sulla sottostante Valle di Saint-Barthélemy.
Scendiamo poi fino al bivio sottostante, dove prendiamo il sentiero 9A per il Col Fenetre, indicato come EE. Da quello che ho letto si tratta di un sentiero appena sistemato, bollato e numerato ufficialmente, proprio da pochi mesi.
Si tratta di un bel percorso che segue la cresta, abbassandosi prima a destra (versante nord) di essa, poi a sinistra (versante sud) per rientrare infine nel bosco fino a raggiungere il Col Fenetre.
Onestamente non ho ben capito per quale motivo sia classificato come EE, forse per qualche breve tratto leggermente esposto tagliando i ripidi pendii a nord nella prima parte.
Appena sotto al Col Fenetre, volendo, si potrebbe svoltare a sinistra e scendere in breve sul sentiero percorso al mattino e alla macchina, ma noi abbiamo un secondo obiettivo, la Becca d'Aver.
Raggiunto il colle quindi seguiamo il sentiero 9, indicato anch'esso come EE, e ricominciamo a salire: ci aspettano circa 300 m di dislivello abbastanza tosti.
Superiamo un primo ripido strappo tra roccette, attrezzato anche con una catena, utile probabilmente in caso di rocce bagnate o di ghiaccio.
Quindi ci aspettano alcuni traversi su sentiero stretto (ma ben percorribile) e un pò esposto, niente di difficile ma da percorrere con attenzione, alternati a brevi strappi più ripidi.
La salita si fa più continua negli ultimi 150 metri di dislivello, per poi spianare proprio in vista della croce di vetta.
Panorama spaziale anche da questa cima, peccato per il caldo terribile nonostante la quota.
La mia compagna d'escursione ha già raggiunto e forse superato il suo limite, dunque lasciamo perdere la vicina Cima Longhede, che comunque non aggiungerebbe molto a quanto già visto, e scendiamo al sottostante Col d'Aver.
Qui svoltiamo a sinistra e con un primo tratto di discesa più ripida rientriamo nel bosco, dove le pendenze ben presto si ammorbidiscono.
Si prosegue su percorso ben ombreggiato e rilassante per un bel pezzo, quindi si sbuca su una brutta pista da sci, la si segue in discesa e, attraversata una strada sterrata, si ritrova una palina indicante il sentiero.
Ancora pochi minuti di discesa e si sbuca ad una baita proprio pochi metri sotto il parcheggio, a conclusione di questo bell'anello.
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peter86
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