Cima d'Aquila(3129)piz Cassimoi(3128) lago Cassimoi,un'insolito anello nella Vedrecc di Sorda
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Dopo 15 mesi,con il mio amore Ida, ritorno in questo splendido rifugio"Scaradra".
L'anno scorso durante la sosta al rifugio,i nostri occhi spesso spaziavano oltre il Cassinello, cosi eccoci qua.
Partiti dall'alpe Garzot nel pomeriggio del giorno prima,giungiamo al rifugio verso le 17:00,è tutto per noi,non ci sono altre riservazioni.
Il sottoscritto accende la stufa,mentre Ida prepara una gustosissima cena: Pizzoccheri valtellinesi.
Dopo abbiamo tutto il tempo per crociolarci alla tenue luce del tramonto e al lume delle candele, anche xkè i pannelli solari non reggono neanche una lampada.
Dopo aver avvisato il capannaro del piccolo incoveniente,anche lui ci ha risposto " mi spiace, andate di candele"
Per noi non c'è nessun problema, era solo per avvisare che le batterie le cambieranno la prox stagione,pertanto se qualcuno sale,è avvisato.
Al mattino dopo aver colazionato,alle h. 9:00 c'incamminiamo lungo il sentiero bollato direzione passo Soreda,ma prima di giungergi ,appena sotto il tratto attrezzato,svoltiamo decisamente a dx, da qui in poi non c'è piu alcuna traccia,ognuno faccia la propria.
Con molta cautela attraversiamo lo sfasciumato traverso che ci conduce alla base del logorante ghiacciaio,dopo diversi slalom,tra ghiaccio vivo,massi e seracconi,calziamo i ramponi e finalmente raggiungiamo la vera Vedrecc di Sorda,quella bella e immacolata,appena coperta dalla nevicata della scorsa settimana.
Il rigelo notturno ha reso la nostra progressione sul ghiacciaio molto entusiasmante,non ci sono pericoli oggettivi,evitando qualche piccolo crepaccio giungiamo alla sella del Cassinello,anch'essa ghiacciata e ci ha creato qualche piccola difficoltà........superata gradinando nel ghiaccio vivo ricoperto di panna montata.
Dopo una veloce pausa, leviamo i ramponi egiungiamo in vetta alla cima d'Aquila,il panorama è super e spazia su tantissime cime, in primis l'Adula, è la,davanti a noi,sembra quasi di toccarlo.
Ridiscendiamo alla sella quotata 3083 e aggirando diverse placche ghiacciate,lungo la cresta siamo anche al piz Cassimoi.
Il paesaggio sembra lunare,tante placchette rocciose riaffiorano dal manto nevoso ghiacciato,èdecisamente un bel vedere.
A questo punto,partiamo con il nostro anello esplorativo (calziamo ancora i ramponi) per raggiungere dapprima il laghetto Cassimoi,che pare sia il lago più alto della Svizzera 2950 metri e dopo scendere lo spallone roccioso e sfasciumato sotto il piz Sorda,piz Scaradra e il torrone di Nav,comunque........
Giunti al laghetto Cassimoi,consumiamo il nostro pasto,a dire il vero ,io non avevo alcuna voglia di sostare,volevo prima liberarmi della tensione accumulata, "evabèh, è l'età che avanza".
Terminata la sosta in questo splendido azzurro incastonato nel cielo,proseguiamo un pò a naso,un pò con una traccia recuperata nel web.
Finalmente scorgiamo qualche ometto,ma praticamente l'unico,siamo ancora molto alti,guardo gps mi segna 2850 metri,scorgiamo lontanissimo il rifugio Scaradra e quello è il nostro riferimento.
Decidiamo di scendere lungo i pendii innevati,l'esposizione a nord ci aiuta a trovare sempre un buon rigelo.
Finalmente a quota 2650 leviamo i ramponi e scendiamo le facili placche rocciose,fino a giungere nella piana dove scorre lento il Rii di Scaradra wowoooOO,anche questa è fatta,sono le ore 17:00.
Dopo esserci rilassati un pò con una buona tisana,a ritroso scendiamo all'alpe Garzot,destinazione passo del Lucomagno, si dorme in tenda e domani vediamo cosa fare.
Riflessioni: gita molto bella ed entusiasmante,ricca di colpi di scena e adrenalina.
Un grandissimo brava bravissima al mio amore che nonostante i miei interminabili richiami non ha mollato un'attimo e ha creduto in noi.
...La neve, ecco....proprio quella ha reso tutto fantasticamente unico.
Ciao.
L'anno scorso durante la sosta al rifugio,i nostri occhi spesso spaziavano oltre il Cassinello, cosi eccoci qua.
Partiti dall'alpe Garzot nel pomeriggio del giorno prima,giungiamo al rifugio verso le 17:00,è tutto per noi,non ci sono altre riservazioni.
Il sottoscritto accende la stufa,mentre Ida prepara una gustosissima cena: Pizzoccheri valtellinesi.
Dopo abbiamo tutto il tempo per crociolarci alla tenue luce del tramonto e al lume delle candele, anche xkè i pannelli solari non reggono neanche una lampada.
Dopo aver avvisato il capannaro del piccolo incoveniente,anche lui ci ha risposto " mi spiace, andate di candele"
Per noi non c'è nessun problema, era solo per avvisare che le batterie le cambieranno la prox stagione,pertanto se qualcuno sale,è avvisato.
Al mattino dopo aver colazionato,alle h. 9:00 c'incamminiamo lungo il sentiero bollato direzione passo Soreda,ma prima di giungergi ,appena sotto il tratto attrezzato,svoltiamo decisamente a dx, da qui in poi non c'è piu alcuna traccia,ognuno faccia la propria.
Con molta cautela attraversiamo lo sfasciumato traverso che ci conduce alla base del logorante ghiacciaio,dopo diversi slalom,tra ghiaccio vivo,massi e seracconi,calziamo i ramponi e finalmente raggiungiamo la vera Vedrecc di Sorda,quella bella e immacolata,appena coperta dalla nevicata della scorsa settimana.
Il rigelo notturno ha reso la nostra progressione sul ghiacciaio molto entusiasmante,non ci sono pericoli oggettivi,evitando qualche piccolo crepaccio giungiamo alla sella del Cassinello,anch'essa ghiacciata e ci ha creato qualche piccola difficoltà........superata gradinando nel ghiaccio vivo ricoperto di panna montata.
Dopo una veloce pausa, leviamo i ramponi egiungiamo in vetta alla cima d'Aquila,il panorama è super e spazia su tantissime cime, in primis l'Adula, è la,davanti a noi,sembra quasi di toccarlo.
Ridiscendiamo alla sella quotata 3083 e aggirando diverse placche ghiacciate,lungo la cresta siamo anche al piz Cassimoi.
Il paesaggio sembra lunare,tante placchette rocciose riaffiorano dal manto nevoso ghiacciato,èdecisamente un bel vedere.
A questo punto,partiamo con il nostro anello esplorativo (calziamo ancora i ramponi) per raggiungere dapprima il laghetto Cassimoi,che pare sia il lago più alto della Svizzera 2950 metri e dopo scendere lo spallone roccioso e sfasciumato sotto il piz Sorda,piz Scaradra e il torrone di Nav,comunque........
Giunti al laghetto Cassimoi,consumiamo il nostro pasto,a dire il vero ,io non avevo alcuna voglia di sostare,volevo prima liberarmi della tensione accumulata, "evabèh, è l'età che avanza".
Terminata la sosta in questo splendido azzurro incastonato nel cielo,proseguiamo un pò a naso,un pò con una traccia recuperata nel web.
Finalmente scorgiamo qualche ometto,ma praticamente l'unico,siamo ancora molto alti,guardo gps mi segna 2850 metri,scorgiamo lontanissimo il rifugio Scaradra e quello è il nostro riferimento.
Decidiamo di scendere lungo i pendii innevati,l'esposizione a nord ci aiuta a trovare sempre un buon rigelo.
Finalmente a quota 2650 leviamo i ramponi e scendiamo le facili placche rocciose,fino a giungere nella piana dove scorre lento il Rii di Scaradra wowoooOO,anche questa è fatta,sono le ore 17:00.
Dopo esserci rilassati un pò con una buona tisana,a ritroso scendiamo all'alpe Garzot,destinazione passo del Lucomagno, si dorme in tenda e domani vediamo cosa fare.
Riflessioni: gita molto bella ed entusiasmante,ricca di colpi di scena e adrenalina.
Un grandissimo brava bravissima al mio amore che nonostante i miei interminabili richiami non ha mollato un'attimo e ha creduto in noi.
...La neve, ecco....proprio quella ha reso tutto fantasticamente unico.
Ciao.
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