Albaron di Savoia 3637 Monte Collerin 3475


Publiziert von Antonio59 ! , 4. Oktober 2023 um 18:12.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 1 Oktober 2023
Wandern Schwierigkeit: T4+ - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   F 
Zeitbedarf: 14:45
Aufstieg: 2015 m
Abstieg: 2015 m
Strecke:24,10 km

Escursione nelle Valli di Lanzo, con l'idea di puntare  alla vetta  dell'Albaron fallita per venti tempestosi ad agosto. Ma stavolta visto il clima estivo proviamo in giornata senza rifugio.


Siamo a Pian della Mussa 1820 m che è ancora buio, ma già nell'erta salita si vedono almeno 3 gruppi di lampade frontali, sapremo poi che tutti erano indirizzati verso la più vicina Uia di Ciamarella.

Partiamo in direzione del rifugio Gastaldi, arrivati  al Gias Naressa, lasciato il sentiero 222, per svoltare a destra su un sentiero meno importante che passa da alcuni ruderi e sale deciso fino al bivio alto per il rifugio Gastaldi e poco sopra al ponte di legno sul torrente Stura, ci sono segnavia anche sul lato di sinistra ma poi si dovrebbe guadare, quindi meglio attraversare e seguire lungamente la marcatura "TB" del Tour della Bessanese.
Poco dopo il ponte già c'è la svolta per la Ciamarella ( a dir la verità molto discreta, si fa fatica a individuarla ). Noi invece andiamo avanti a oltranza a risalire la valle, prima occupata dal ghiacciaio del Pian Giass, di cui restano alcuni residui sotto la parete della Punta Adami.
La traccia sale per guadare nel punto più adatto il torrente che scende dal ghiacciaio della Ciamarella, poi dopo una breve discesa, prosegue lungamente nella pietraia, e nonostante gli ometti fatti ad agosto nel luogo della svolta a 2900 m circa, andiamo oltre. Recuperiamo salendo una ripida fiancata morenica, sopra ritroviamo gli ometti, che ci portano tra le rocce montonate dal ghiacciaio.
Più sopra si segue un sentiero visibile tra il detrito più fine. Arriviamo al masso  ( 3300 m circa ) dove avevamo trovato scampo dal vento ad agosto. Evidentemente già conosciuto dalla preistoria dell'alpinismo, a giudicare dalle scatolette arrugginite che probabilmente hanno visto nascere Cassin e Bonatti. Su questo masso compare l'unico segno di tutto il tracciato.
In breve siamo al Passo di Chalanson Superiore 3350 m. Qui eravamo già arrivati.

Ora svoltando a sinistra arriviamo sul margine sud del laghetto con sponda glaciale.
Messi i ramponi, risaliamo il ghiacciaio des Evettes verso ovest per 100 metri di dislivello, poi quando inizia il detrito lasciamo i ramponi per salire sul costone puntando a sud, da dove in breve rimontiamo al Mont Collerin 3475 m. Ridiscesi sul costone, iniziamo a traversare verso nord-ovest alla vetta più alta.
Si resta abbastanza vicino al filo di cresta, poi nei pressi di alcuni denti rocciosi, una traccia scende decisa nel fianco sinistro, guidati da alcuni ometti, perdiamo quota ( circa 30 m ), poi si risale in cresta, nei pressi della Sella dell'Albaron. Appena a destra appare poco più in alto una piccola croce. Ma noi proseguiamo in salita verso sinistra ( nord-ovest ), fino a risalire, sul bordo meridionale del largo plateau sommitale, e poi al grande ometto di vetta de L'Albaron di Savoia 3637 m. Già del tutto in territorio francese. Siamo solo noi oggi quassù.
Giornata calda con visibilità spettacolare. Al 1 ottobre in maniche corte a 3600. Il panorama a 360° è grandioso, Monviso, Monte Bianco, Gran Paradiso, Dent Blanc e Monte Rosa e molto altro ancora si vedeva.

Si scende con piccole varianti per la via dell'andata, costruiamo altri ometti, che saranno utili a chi verrà dopo. 
A 2900 m raggiungiamo la traccia marcata del tour della Bessanese, ma quando si arriva nella risalita del guado del torrente proveniente dal ghiacciaio della Ciamarella, sorge il problema del guado, a causa del gran caldo, c'è troppa acqua, incredibile a ottobre. Sembra difficile passare, io perdo un po di quota per guadare più in basso dove è in piano.
Poi però bisogna risalire al sentiero marcato, e tornare al ponte di legno, dove inizia la discesa finale.
Arrivati al bivio alto, prendo a traversare verso il Rifugio Gastaldi, ma poi dopo un erta salita, decido di ripiegare per la più diretta via su Gias Naressa. Le ultime 2 ore fatte al buio ancora.


E in extremis troviamo la pizzeria di Balme ancora aperta: si chiama Albaron e ovviamente Albaron di Savoia è anche il nome della pizza scelta :))


Tra saliscendi e deviazioni varie siamo arrivati a 2000 metri di dislivello.


Tourengänger: Antonio59 !


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentar hinzufügen»