Cima Caione Mt.3140
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...come volevasi dimostrare dopo la cima Bles riposo forzato… le previsioni non sono state belle....nuvole basse e foschia e quindi terzo e ultimo giorno di vacanza con cima Caione e viaggio di ritorno....
Ma siamo già in loco e quindi si può partire ad un orario decente….
Da Ponte di Legno raggiungiamo Pezzo e poi Case di Viso, uno dei più bei borghi di montagna che abbia mai visto, soprattutto per la cura dei prati e delle case…. per il poco tempo a disposizione non siamo riusciti ad approfondire… bisogna ritornarci… SICURAMENTE…!!!!
Si attraversa il borgo e si risale a fianco della mulattiera e del Torrente Arcanello, abbandonando già al primo tornante la strada sterrata che sale direttamente al Rifugio Bozzi .
Nessuna indicazione per la cima Caione, neanche più avanti, bisogna seguire per laghi di Ercavallo e Passo delle Graole.
Troviamo una scorciatoia per evitare la noiosa poderale e arriviamo al pianoro dove sorge l’area pic-nic di Pra del Rum.
Da qui si continua verso la testata della valle, dopo 10 minuti si abbandona il sentiero che procede verso Malga Forgnuncolo e si sale verso destra nel pascolo via via più sassoso e ripido.
Il sentiero supera poi il balzo roccioso sovrastante con numerosi tornanti e con un breve tratto un poco esposto.
Dopo quasi due ore dalla partenza si esce sull’altopiano di Ercavallo, in uno splendido scenario d'alta quota.
Si prosegue sui resti di una mulattiera militare e in breve si raggiunge il più grande e meno elevato dei laghi di Ercavallo.
Da qui proseguiamo da soli.. perché i due ragazzi che erano dietro di noi si fermano al lago.
E’ stata un’escursione in piena solitudine.. le uniche persone viste campeggiavano al lago…
Lasciato il primo laghetto sulla destra, si continua con moderata pendenza, passando presto accanto al secondo lago, che è in buona parte intorbato..
Dal secondo laghetto di Ercavallo si continua su tratti di mulattiera militare sconnessa, mentre poco sotto di noi sulla destra, si vedono i piccoli laghi di Ercavallo occidentali.
Superato un tratto pianeggiante, il sentiero inizia a scendere e subito dopo una curva lo si abbandona, per rimontare il vallone pietroso che scende dalla Cima di Caione… non tanto evidente … facile sbagliare e proseguire per il passo delle Graole..
Questo tratto non è segnato, ma sono presenti degli ometti di pietra che, seppur rari, consentono di mantenere la giusta direzione.
Dopo poco più di mezz’ora dalla deviazione, appare alla nostra destra, poco distante e posto su un’arida conca, il Laghetto di Caione, è un lago abbastanza profondo e senza dubbio il più elevato della zona, nonché uno dei più alti di tutta la provincia di Brescia.
Ripreso il cammino, si punta al crinale orientale della vetta e senza troppe difficoltà lo si risale, raggiungendo il grande pianoro pietroso della Cima di Caione.
Grandioso il panorama che si può osservare: il Corno dei 3 Signori e i più lontani Tresero e S. Matteo, il Lago di Caione con la Conca di Ercavallo e l’omonima Punta, le imponenti montagne che vanno dalla bella Presanella all’Adamello, il Bernina, il Monte Gavia.....
Abbiamo un panorama a 360…una bella cima dove stiamo comodi per riposarci e prendere un po’ di sole….non c’è in giro nessuno…..
MA DOBBIAMO PROPRIO SCENDERE????????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ma siamo già in loco e quindi si può partire ad un orario decente….
Da Ponte di Legno raggiungiamo Pezzo e poi Case di Viso, uno dei più bei borghi di montagna che abbia mai visto, soprattutto per la cura dei prati e delle case…. per il poco tempo a disposizione non siamo riusciti ad approfondire… bisogna ritornarci… SICURAMENTE…!!!!
Si attraversa il borgo e si risale a fianco della mulattiera e del Torrente Arcanello, abbandonando già al primo tornante la strada sterrata che sale direttamente al Rifugio Bozzi .
Nessuna indicazione per la cima Caione, neanche più avanti, bisogna seguire per laghi di Ercavallo e Passo delle Graole.
Troviamo una scorciatoia per evitare la noiosa poderale e arriviamo al pianoro dove sorge l’area pic-nic di Pra del Rum.
Da qui si continua verso la testata della valle, dopo 10 minuti si abbandona il sentiero che procede verso Malga Forgnuncolo e si sale verso destra nel pascolo via via più sassoso e ripido.
Il sentiero supera poi il balzo roccioso sovrastante con numerosi tornanti e con un breve tratto un poco esposto.
Dopo quasi due ore dalla partenza si esce sull’altopiano di Ercavallo, in uno splendido scenario d'alta quota.
Si prosegue sui resti di una mulattiera militare e in breve si raggiunge il più grande e meno elevato dei laghi di Ercavallo.
Da qui proseguiamo da soli.. perché i due ragazzi che erano dietro di noi si fermano al lago.
E’ stata un’escursione in piena solitudine.. le uniche persone viste campeggiavano al lago…
Lasciato il primo laghetto sulla destra, si continua con moderata pendenza, passando presto accanto al secondo lago, che è in buona parte intorbato..
Dal secondo laghetto di Ercavallo si continua su tratti di mulattiera militare sconnessa, mentre poco sotto di noi sulla destra, si vedono i piccoli laghi di Ercavallo occidentali.
Superato un tratto pianeggiante, il sentiero inizia a scendere e subito dopo una curva lo si abbandona, per rimontare il vallone pietroso che scende dalla Cima di Caione… non tanto evidente … facile sbagliare e proseguire per il passo delle Graole..
Questo tratto non è segnato, ma sono presenti degli ometti di pietra che, seppur rari, consentono di mantenere la giusta direzione.
Dopo poco più di mezz’ora dalla deviazione, appare alla nostra destra, poco distante e posto su un’arida conca, il Laghetto di Caione, è un lago abbastanza profondo e senza dubbio il più elevato della zona, nonché uno dei più alti di tutta la provincia di Brescia.
Ripreso il cammino, si punta al crinale orientale della vetta e senza troppe difficoltà lo si risale, raggiungendo il grande pianoro pietroso della Cima di Caione.
Grandioso il panorama che si può osservare: il Corno dei 3 Signori e i più lontani Tresero e S. Matteo, il Lago di Caione con la Conca di Ercavallo e l’omonima Punta, le imponenti montagne che vanno dalla bella Presanella all’Adamello, il Bernina, il Monte Gavia.....
Abbiamo un panorama a 360…una bella cima dove stiamo comodi per riposarci e prendere un po’ di sole….non c’è in giro nessuno…..
MA DOBBIAMO PROPRIO SCENDERE????????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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ralphmalph

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