Cima Piazzi 3439mt da Eita
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Escursione abbastanza lunga e faticosa ma mai difficile. Serve un po' di cautela sulle roccette sommitali (I, catene) e sulla cengia esposta. Tra il Passo di Verva e il Lago del Valun le tracce di sentiero sono poco evidenti e gli ometti radi, quindi si risale cercando il percorso migliore.
Dal piazzale di Eita (1698mt), si segue la strada sterrata che risale il versante sinistro della valle fino al Passo di Verva (2301mt; 1h05min).
Dal passo, si svolta decisamente a destra in direzione E, risalendo una serie di dossi erbosi e balze di roccia per tracce di sentiero e radi ometti, tenendo il torrente sulla sinistra. Si arriva quindi a una piana solcata dal torrente racchiusa da una cascata sulla sinistra e da un'ampia pietraia che scende dal Monte Maurigino sulla destra. Subito sulla sinistra della pietraia, le tracce di sentiero risalgono nuovamente delle balze erbose e di roccia fino a condurre dentro una valletta che poco dopo si biforca. Tenendo il ramo sinistro di questa valletta si passa poco a sinistra dell'azzurro Lago del Valun (o Lago Spalmo della Val Verva, 2600mt; 1h45min).
Da qui, mancano ancora 800mt di dislivello da risalire in un paio di km e le pendenze saranno sempre abbastanza importanti ma il sentiero sarà ora segnato da recenti paletti e bolli bianco-rossi. Dapprima si risale il ripido pendio morenico e si raggiunge una conca chiusa da un'imponente fascia rocciosa (q. 3010mt circa; 2h25min). Evitando di risalire il primo canale a sinistra, seguendo i bolli si traversa brevemente verso destra e per poi risalire verso la base della fascia rocciosa su terreno sfasciumoso un poco instabile. Qui si percorre una larga cengia che ascende da destra a sinistra, per poi girare a destra in un canalino pieno di sfasciumi e un po' bagnato, ma mai difficile o esposto. Superata la fascia rocciosa, si effettua un percorso a semicerchio in senso orario verso le base della parete della Cima Piazzi e poi in senso antiorario per andare a toccare la cresta SE a q. 3250mt circa. Stando sempre sotto il filo di cresta sul lato sinistro della stessa, si raggiunge in breve l'anticima E e quindi per cresta nevosa si arriva al castello sommitale, che si risale con facile arrampicata (I) aiutati da alcune catene (dopo le prima catene ci si sposta verso sinistra e si compie un breve traverso su una stretta cengia esposta, per poi ritrovare la catena finale che porta alla croce; 3439mt; 3h15min).
Discesa per lo stesso itinerario di salita.
Dal piazzale di Eita (1698mt), si segue la strada sterrata che risale il versante sinistro della valle fino al Passo di Verva (2301mt; 1h05min).
Dal passo, si svolta decisamente a destra in direzione E, risalendo una serie di dossi erbosi e balze di roccia per tracce di sentiero e radi ometti, tenendo il torrente sulla sinistra. Si arriva quindi a una piana solcata dal torrente racchiusa da una cascata sulla sinistra e da un'ampia pietraia che scende dal Monte Maurigino sulla destra. Subito sulla sinistra della pietraia, le tracce di sentiero risalgono nuovamente delle balze erbose e di roccia fino a condurre dentro una valletta che poco dopo si biforca. Tenendo il ramo sinistro di questa valletta si passa poco a sinistra dell'azzurro Lago del Valun (o Lago Spalmo della Val Verva, 2600mt; 1h45min).
Da qui, mancano ancora 800mt di dislivello da risalire in un paio di km e le pendenze saranno sempre abbastanza importanti ma il sentiero sarà ora segnato da recenti paletti e bolli bianco-rossi. Dapprima si risale il ripido pendio morenico e si raggiunge una conca chiusa da un'imponente fascia rocciosa (q. 3010mt circa; 2h25min). Evitando di risalire il primo canale a sinistra, seguendo i bolli si traversa brevemente verso destra e per poi risalire verso la base della fascia rocciosa su terreno sfasciumoso un poco instabile. Qui si percorre una larga cengia che ascende da destra a sinistra, per poi girare a destra in un canalino pieno di sfasciumi e un po' bagnato, ma mai difficile o esposto. Superata la fascia rocciosa, si effettua un percorso a semicerchio in senso orario verso le base della parete della Cima Piazzi e poi in senso antiorario per andare a toccare la cresta SE a q. 3250mt circa. Stando sempre sotto il filo di cresta sul lato sinistro della stessa, si raggiunge in breve l'anticima E e quindi per cresta nevosa si arriva al castello sommitale, che si risale con facile arrampicata (I) aiutati da alcune catene (dopo le prima catene ci si sposta verso sinistra e si compie un breve traverso su una stretta cengia esposta, per poi ritrovare la catena finale che porta alla croce; 3439mt; 3h15min).
Discesa per lo stesso itinerario di salita.
Tourengänger:
ro19
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