Punta Negra (2714 m) - Bike & Hike
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Pedalata e camminata fino alla testata della Val Cadlimo, sulla panoramica cima Punta Negra, situata in prossimità della Capanna Cadlimo.
Inizio dell’escursione: ore 7.05
Fine dell’escursione: ore 14:37
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1015 hPa
Temperatura alla partenza: 6°C
Temperatura al rientro: 13°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3000 m
Velocità media del vento: 10 km/h
Alba: 6.43
Tramonto: 20.07
Sveglia alle 4:15, partenza da casa alle 5:10, arrivo alla Funicolare di Piora alle 6:35, dopo 101,2 km d’auto.
Parcheggiata l’auto ad uno slargo, 130 m prima della stazione della funicolare, alle 7:05 monto in sella e parto in direzione della Diga di Piora (1851 m).
In un quarto d’ora arrivo al bivio poco prima dell’Alpe Ritóm (1860 m). Da qui via, imbocco la ripida stradina, con una pavimentazione di piastrelle di cemento drenanti, poco adatte alle ruote delle biciclette. La pista mi porta in 1,3 km all’Alpe Tom (2026 m) adagiato sulla fantastica conca dove è ubicato il Lago di Tom (2020 m).
Il laghetto, profondo 15 metri, ha una forma di cuore ed è contenuto in una marmitta rocciosa. Si può supporre che la sua esistenza sia stata originata da una o più doline. Il deflusso è sotterraneo; il merito di aver decritto per primo questo fatto spetta al naturalista mendrisiense Luigi Lavizzari:
“Le acque di questo laghetto s’infiltrano bizzarramente per un foro sotterraneo, che si apre nella roccia dolomitica pel tratto di cento passi, per indi uscire scorrendo sulla roccia di micaschisto a versarsi nel primo lago”.
Da Escursioni nel Canton Ticino, 1863.
Lo sbarramento verso valle è fatto di dolomia permeabile, che crea pure una bellissima spiaggia bianca.
L’alpeggio è caricato con manzette, vacche nutrici e vitelloni. Sono le 7:30, il sole sorge in questo momento.
Posteggio la bici dietro un macigno, sul lato settentrionale del lago e alle 7:45 riprendo la gita a piedi. Presto la salita si impenna, comunque la temperatura fresca facilita lo sforzo fisico.
Passo dai suggestivi Laghetti di Taneda, dove non posso fare a meno di osservare gli affioramenti di roccia contenente orneblenda a covoni. Si tratta di un gruppo di minerali che si presentano con delle forme simili a fasci di spighe di grano di colore nero-verde scuro.
A partire dal laghetto superiore di Taneda, il sentiero è spesso invaso da colate di neve gelata, caduta dai ripidi versanti dei Poncioni Negri. All’improvviso ho la gradita sorpresa di vedere un branco di ben 28 stambecchi, in buona parte giovani.
Alle nove pervengo alla Bassa del Lago Scuro (2477 m). Lo sguardo ad est mi proietta immediatamente verso l’inverno. La neve d’agosto, caduta tre giorni fa, ha parzialmente imbiancato i versanti delle montagne della Val Cadlimo.
Alla quota di 2500 m abbandono il sentiero per la Capanna Cadlimo e svolto a sinistra, in direzione ovest, verso la cresta che conduce alla mia meta. Risalgo facilmente il pendio su placche rocciose, terriccio e chiazze di neve gelata. In alcuni punti mi ritrovo persino su tracce di sentiero.
Lo sguardo si apre su cime note, raggiunte anni fa, ma anche su conquiste recenti, come lo Schenadüi. Al di là del crinale si estende la lunga Val Canaria, con i suoi alpeggi e le cime che ho visitato più volte in tutte le stagioni.
Un grande omone di pietre, visibile da lontano, indica la rotta da seguire, per altro già evidente. Gli ultimi 250 m di facile cresta, praticamente rettilinei, richiedono dei lievi saliscendi e l’aiuto delle mani.
Dopo 3 h e 12 min dalla partenza, soste comprese, raggiungo l’omino di vetta della Punta Negra (2714 m).
Non c’è il libro di vetta. Il cielo è parzialmente nuvoloso, la luce è diffusa; ciò nonostante scatto numerose foto panoramiche con il cellulare e con il drone.
Durante la discesa, in prossimità della Bocchetta di Cadlimo ho la fortuna di imbattermi in una coppia di Pernice bianca (Lagopus muta). Rimango immobile, il maschio fa altrettanto. Con calma, posso fotografarlo a pochi metri di distanza.
Pernice bianca maschio (Lagopus muta)
Spicca la caruncola rossa sopra l’occhio.
Il bianco piumaggio invernale nei maschi viene sostituito in estate a partire dalla testa, collo, petto e dorso con piume di colore grigiastro, barrate trasversalmente e screziate di marrone, di bianco e di nero. Fra un paio di settimane, a cominciare da metà settembre, inizierà la muta autunnale, con la quale il piumaggio diventerà nuovamente bianco per garantire una perfetta mimetizzazione.
L’escursione si conclude felicemente dopo circa 7 ore e 30 minuti dalla partenza.
Questo è stato il mio millesimo rapporto pubblicato nel sito Hikr.org.
Tempo totale: 7 h 32 min
Tempo di salita: 3 h 12 min
Tempi parziali
Stazione Funicolare Piora (1793 m) – Alpe Tom (2026 m): 23 min
Alpe Tom (2026 m) – Bassa del Lago Scuro (2477 m): 1 h 30 min
Bassa del Lago Scuro (2477 m) – Punta Negra (2714 m): 1 h 12 min
Punta Negra (2714 m) – Alpe Tom (2026 m): 2 h 20 min
Alpe Tom (2026 m) – Stazione Funicolare Piora (1793 m): 25 min
Coordinate Punta Negra: 696.013 / 157.819
Dislivello in salita: 907 m
Quota massima: 2714 m
Quota minima: 1792 m
Sviluppo complessivo: 18,9 km
Difficoltà mtb: F
Difficoltà escursionismo: T3
Consumo della batteria da 500Wh: 22%
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: Swisscom, segnale presente solo alla Bassa del Lago Scuro e sulla cresta della Punta Negra.
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