dai Forni al biv. Del Piero, in vista del Confinale
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Le premesse ci sarebbero tutte. L'alba ci porta ancora un giorno dal meteo sereno.
L'obiettivo di oggi è la cima del Confinale. A chiudere l'anello gia' compiuto.
Ci svegliamo anche presto, colazione e liberiamo le stanze, preparandoci.
Poco dopo le 7.15 siamo gia' in marcia.
Mezz' ora dopo siamo al bivio del sent. 575 per il lago e la cima.
Gia nella salita da li alla piana del lago, capisco che qualcosa non va...le gambe non girano, e un senso di stanchezza generale mi frena...E ci sta.
Inoltre, probabilmente ho un tantino esagerato con i pizzoccheri della cena di ieri...e la pancia è sottosopra...
Non va !
Io e miky arranchiamo in salita, la piu' in forma pare Sabrina, GirlPower!
Sara' che Lei ha dormito, Noi ascoltato ...The Little LumberJack all'opera ... :):):)
Alle 8.45 siamo al bel lago, ancora deserto, il tempo di qualche foto e ripartiamo affrontando il lungo avvicinamento che ci conduce alle pietraie che aprono la vista della cima e del bivacco...in vista la, oltre il "muro" che vi sale...
Alle 10 siamo li sotto, i 20 minuti che mi serviranno per... arrancare, sul ripido e stretto sentiero, su terreno impegnativo, e sulla ghiaia sdrucciolevole, mi svuotano delle energie residue...Non conto piu' nemmeno le pause...infinite.
Arrivare e decidere che per oggi mi fermo qui sono un tutt'uno...Non ho la forza nella gambe di affrontare i 200 mt. di dislivello della cresta finale...Non oggi.
Invito i miei compagni a proseguire, ma anche loro decidono di fermarsi. Puntiamo il lago.
L'appuntamento con la cima è solo rimandato.
Il nostro fisico ci invia segnali, continuamente...
Occorre saperli ascoltare. Con attenzione.
Fermarsi Non è una sconfitta.
E' riconoscere i propri limiti...E' consapevolezza...
La montagna resta li, ci aspetta ancora...
Verra' anche il suo momento.
Nonostante una bella pausa di mezz'ora, la discesa impegnativa del muro la affronto con cautela e difficolta', le gambe molli non aiutano. Il tratto del lungo avvicinamento al lago della Manzina invece scorre via molto meglio. Ci accoglie con le sua acque cristalline e colori quasi caraibici poco prima di mezzogiorno.
E scatta il Relax Time.
Una lunga pausa, mangiamo qualcosa e ci crogioliamo nella pace di questo luogo magico. Non vorremmo andarcene, ma cupi nuvoloni sembrano radunarsi e preannunciare il cambiamento, così poco prima delle 14 iniziamo a scendere. Incrociata la sterrata, il tempo invece migliora, e ci facciamo il lungo traverso verso i Forni sotto un sole ancora trooooppo caldo.
Poco dopo le 15 siamo al rifugio, belli cotti. La stanchezza di questi 4 giorni intensi comincia ad emergere tutta...
L'adrenalina ora scema...Cio' che avevamo pensato è stato fatto...
Negli occhi le immagini delle tante emozioni...un sorriso ci riempie il viso,
e l'anima...Il cuore trasuda tutta la nostra gioia e la nostra soddisfazione...
Bravi Noi ad averlo sognato, creduto, realizzato...
Sulla terrazza del rifugio la mitica Pintalpina celebra anche questo momento.
Non c'è bisogno di parlare. Palpabile la stanchezza, così come il compiacimento che ci lega.
'Ciso intanto smonta tutto e mette via...non capiamo ancora perchè. Dopo poco si alza l'aria, arrivano le nuvole veloci, si il tempo cambia, i temporali preannunciati e la pioggia lui li aveva gia' sentiti.
Il tempo dei saluti è arrivato. Con un po di nostalgia saliamo in auto e partiamo, mentre le prime gocce cadono sui nostri ricordi...
Non poteva che finire così.
Torneremo!!!
Alla prossima avventura.
Negli occhi le immagini di questi giorni splendidi...
Nella mente i ricordi che gia' sanno di vissuto nostalgico.
Nel cuore le emozioni che resteranno nostre a lungo...
wondertsu
C'è una leggenda che narra che al Rif. Forni vaghi nella notte l'anima di "Thelittlelumberjack" all'opera a tagliare legna durante tutta la notte impedendo agli ospiti di riposare adeguatamente per poter affrontare le escursioni programmate per il giorno successivo.
Pare che sia accaduto anche la notte scorsa, cosi mi hanno detto Mario e Miky, visto che io ho dormito come una bimba :e non ho assolutamente patito la salita ma si sa, quando si è in gruppo si ascoltano anche le esigenze dell'altro e si rimodula il programma.
L'appuntamento con la cima è appunto solo rimandato.
Ho capito che se accanto a me non trovo persone che hanno l'entusiasmo che io ho per la vita allora ho via libera di andare altrove.
Ho capito che se intorno a me non trovo persone con cui vivere la vita che ho in mente ed il mondo che ho nel cuore allora ho via libera, posso pure andare altrove.
A volte andare via significa semplicemente restare fedele a sè stesso.
Giornata meravigliosa, complici le emozioni condivise in questi giorni, la fatica e la soddisfazione finale di raggiungere ogni volta l'obiettivo, le risate e non per ultimo la Pintalpina premio d'obbligo ad incoronare la conclusione di questa favola diventata realtà.
Grazie a tutti!!!
Le premesse ci sarebbero tutte. L'alba ci porta ancora un giorno dal meteo sereno.
L'obiettivo di oggi è la cima del Confinale. A chiudere l'anello gia' compiuto.
Ci svegliamo anche presto, colazione e liberiamo le stanze, preparandoci.
Poco dopo le 7.15 siamo gia' in marcia.
Mezz' ora dopo siamo al bivio del sent. 575 per il lago e la cima.
Gia nella salita da li alla piana del lago, capisco che qualcosa non va...le gambe non girano, e un senso di stanchezza generale mi frena...E ci sta.
Inoltre, probabilmente ho un tantino esagerato con i pizzoccheri della cena di ieri...e la pancia è sottosopra...
Non va !
Io e miky arranchiamo in salita, la piu' in forma pare Sabrina, GirlPower!
Sara' che Lei ha dormito, Noi ascoltato ...The Little LumberJack all'opera ... :):):)
Alle 8.45 siamo al bel lago, ancora deserto, il tempo di qualche foto e ripartiamo affrontando il lungo avvicinamento che ci conduce alle pietraie che aprono la vista della cima e del bivacco...in vista la, oltre il "muro" che vi sale...
Alle 10 siamo li sotto, i 20 minuti che mi serviranno per... arrancare, sul ripido e stretto sentiero, su terreno impegnativo, e sulla ghiaia sdrucciolevole, mi svuotano delle energie residue...Non conto piu' nemmeno le pause...infinite.
Arrivare e decidere che per oggi mi fermo qui sono un tutt'uno...Non ho la forza nella gambe di affrontare i 200 mt. di dislivello della cresta finale...Non oggi.
Invito i miei compagni a proseguire, ma anche loro decidono di fermarsi. Puntiamo il lago.
L'appuntamento con la cima è solo rimandato.
Il nostro fisico ci invia segnali, continuamente...
Occorre saperli ascoltare. Con attenzione.
Fermarsi Non è una sconfitta.
E' riconoscere i propri limiti...E' consapevolezza...
La montagna resta li, ci aspetta ancora...
Verra' anche il suo momento.
Nonostante una bella pausa di mezz'ora, la discesa impegnativa del muro la affronto con cautela e difficolta', le gambe molli non aiutano. Il tratto del lungo avvicinamento al lago della Manzina invece scorre via molto meglio. Ci accoglie con le sua acque cristalline e colori quasi caraibici poco prima di mezzogiorno.
E scatta il Relax Time.
Una lunga pausa, mangiamo qualcosa e ci crogioliamo nella pace di questo luogo magico. Non vorremmo andarcene, ma cupi nuvoloni sembrano radunarsi e preannunciare il cambiamento, così poco prima delle 14 iniziamo a scendere. Incrociata la sterrata, il tempo invece migliora, e ci facciamo il lungo traverso verso i Forni sotto un sole ancora trooooppo caldo.
Poco dopo le 15 siamo al rifugio, belli cotti. La stanchezza di questi 4 giorni intensi comincia ad emergere tutta...
L'adrenalina ora scema...Cio' che avevamo pensato è stato fatto...
Negli occhi le immagini delle tante emozioni...un sorriso ci riempie il viso,
e l'anima...Il cuore trasuda tutta la nostra gioia e la nostra soddisfazione...
Bravi Noi ad averlo sognato, creduto, realizzato...
Sulla terrazza del rifugio la mitica Pintalpina celebra anche questo momento.
Non c'è bisogno di parlare. Palpabile la stanchezza, così come il compiacimento che ci lega.
'Ciso intanto smonta tutto e mette via...non capiamo ancora perchè. Dopo poco si alza l'aria, arrivano le nuvole veloci, si il tempo cambia, i temporali preannunciati e la pioggia lui li aveva gia' sentiti.
Il tempo dei saluti è arrivato. Con un po di nostalgia saliamo in auto e partiamo, mentre le prime gocce cadono sui nostri ricordi...
Non poteva che finire così.
Torneremo!!!
Alla prossima avventura.
Negli occhi le immagini di questi giorni splendidi...
Nella mente i ricordi che gia' sanno di vissuto nostalgico.
Nel cuore le emozioni che resteranno nostre a lungo...
wondertsu
C'è una leggenda che narra che al Rif. Forni vaghi nella notte l'anima di "Thelittlelumberjack" all'opera a tagliare legna durante tutta la notte impedendo agli ospiti di riposare adeguatamente per poter affrontare le escursioni programmate per il giorno successivo.
Pare che sia accaduto anche la notte scorsa, cosi mi hanno detto Mario e Miky, visto che io ho dormito come una bimba :e non ho assolutamente patito la salita ma si sa, quando si è in gruppo si ascoltano anche le esigenze dell'altro e si rimodula il programma.
L'appuntamento con la cima è appunto solo rimandato.
Ho capito che se accanto a me non trovo persone che hanno l'entusiasmo che io ho per la vita allora ho via libera di andare altrove.
Ho capito che se intorno a me non trovo persone con cui vivere la vita che ho in mente ed il mondo che ho nel cuore allora ho via libera, posso pure andare altrove.
A volte andare via significa semplicemente restare fedele a sè stesso.
Giornata meravigliosa, complici le emozioni condivise in questi giorni, la fatica e la soddisfazione finale di raggiungere ogni volta l'obiettivo, le risate e non per ultimo la Pintalpina premio d'obbligo ad incoronare la conclusione di questa favola diventata realtà.
Grazie a tutti!!!
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