Le cannoniere del Monte Morissolo
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Arrivati in loco nel tardo pomeriggio con il progetto di una lunga gita l'indomani, vista la modesta distanza ed il notevole interesse storico, prima di cena - con la bellissima luce del tramonto - facciamo una rapida passeggiata verso il panoramicissimo Monte Morissolo con visita ai cospicui resti delle postazioni militari riferibili alla cosiddetta Linea Cadorna (una lunghissima - dall'Ossola all'Aprica - linea difensiva arretrata costruita in breve tempo durante la Prima Guerra Mondiale, nell'eventualità, mai peraltro verificatasi, che le truppe austrungariche decidessero di aggirare le Alpi violando la neutralità svizzera e penetrando in Lombardia seguendo a grandi linee il corso del Ticino o dell'Adda). In questa località le strutture sono ben conservate e ben restaurate, essendo scavate prevalentemente nel nucleo roccioso della montagna. Molto efficace l'iniziativa di sbarrare le gallerie, pur consentendone il transito, per evitare l'accesso alle capre che frequentano la cima.
Da Il Colle si imbocca la larga mulattiera che si stacca dalla provinciale presso una fontana; inizialmente si percorre praticamente in piano una fitta faggeta che poi gradualmente si dirada con qualche ripido prato nei pressi delle rocce della cresta sommitale. Il sentiero serpeggia fra le monumentali radici dei faggi, messe allo scoperto dal passaggio dei turisti e dal soggiorno delle capre, affacciandosi un paio di volte con notevoli scorci panoramici sulla verticale parete sud del Morissolo; presso una larga bocchetta, cui giunge anche la strada militare proveniente da Piancavallo, la via si sdoppia: a sinistra si procede in costa fino alla vetta del Monte Morissolo ed al successivo e più basso promontorio roccioso con tre croci; a destra si scende ad una fontana, per poi proseguire in costa entrando ed uscendo da alcune gallerie che perforano le nervature della montagna. Oltrepassata una modesta e poco frequentata palestra di roccia, si entra nel tunnel principale, che si dirama in tre direzioni, ognuna con termine in un'alta cavità adibita alla sistemazione di un cannone con la relativa apertura di fuoco; diversamente un quarto corridoio sbuca all'esterno su di un ballatoio/cengia che si dirige con una scalinata (in parte ricostruita in metallo) assistita da una catena corrimano al basso ingresso del cunicolo che sale alla saletta dell'osservatorio della batteria.
Ritorno per la via di andata.
Da Il Colle si imbocca la larga mulattiera che si stacca dalla provinciale presso una fontana; inizialmente si percorre praticamente in piano una fitta faggeta che poi gradualmente si dirada con qualche ripido prato nei pressi delle rocce della cresta sommitale. Il sentiero serpeggia fra le monumentali radici dei faggi, messe allo scoperto dal passaggio dei turisti e dal soggiorno delle capre, affacciandosi un paio di volte con notevoli scorci panoramici sulla verticale parete sud del Morissolo; presso una larga bocchetta, cui giunge anche la strada militare proveniente da Piancavallo, la via si sdoppia: a sinistra si procede in costa fino alla vetta del Monte Morissolo ed al successivo e più basso promontorio roccioso con tre croci; a destra si scende ad una fontana, per poi proseguire in costa entrando ed uscendo da alcune gallerie che perforano le nervature della montagna. Oltrepassata una modesta e poco frequentata palestra di roccia, si entra nel tunnel principale, che si dirama in tre direzioni, ognuna con termine in un'alta cavità adibita alla sistemazione di un cannone con la relativa apertura di fuoco; diversamente un quarto corridoio sbuca all'esterno su di un ballatoio/cengia che si dirige con una scalinata (in parte ricostruita in metallo) assistita da una catena corrimano al basso ingresso del cunicolo che sale alla saletta dell'osservatorio della batteria.
Ritorno per la via di andata.
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