Capanna Alpe Sponda (1997 m)
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Dopo oltre trent’anni decido di rivisitare la Capanna Alpe Sponda, della SAT di Chiasso, in Val Chironico, nel comune di Faido.
Inizio dell’escursione: ore 7.50
Fine dell’escursione: ore 14.30
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1018 hPa
Temperatura alla partenza: 15,5°C
Temperatura al rientro: 28°C
Isoterma di 0°C alle 9:00: 4200 m
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 5.33
Tramonto del sole: 21.22
Sveglia alle 5:20, partenza da casa alle 6:00, arrivo a Valle (940 m) alle 7:20, dopo 92,7 km d’auto.
Da Chironico proseguo per circa 2,4 km sulla strada, che costeggiando il fiume Ticinetto entra in valle.
Parcheggiata l’auto in località Valle (940 m), decido dapprima di avvicinarmi alla Cascata del Ticinetto, che in questo periodo è particolarmente vivace.
Tornato al parcheggio, alle 7:50 inizio la salita verso la capanna. Paradossalmente, il segnavia non è posto sullo spiazzo adibito a posteggio, ma è collocato a circa 80 metri più ad est, nascosto dalla vegetazione. Poco male, una volta imboccato il sentiero con fondo selciato in pietra, non si può più sbagliare strada.
Benché il percorso sia prevalentemente boschivo, oggi il caldo afoso si fa sentire da subito.
Fra le latifoglie dominano i noccioli e sui primi pascoli due liliacee la fanno da padrone: il Giglio di San Giovanni (Lilium bulbiferum) e la Paradisia (Paradisia liliastrum).
In poco più di un’ora di cammino arrivo al monte Cala (1460 m), dove si impone la visita dell’Oratorio dedicato a San Bernardo di Chiaravalle, attestato nel 1351 e decorato con interessanti affreschi.
Dopo il rinfresco alla fontana riprendo il cammino. Il segnavia indica 1 h e 30 min per la capanna: direi che è un tempo di percorrenza un po’ troppo ottimistico, se si vuole seguire il sentiero ufficiale. Prima di uscire dalla radura che ospita l’insediamento montano, alla quota di 1504 m, un segnavia a sfondo bianco indica il “sentiero non ufficiale per la Capanna Sponda”, detto Via Senda. Lo percorrerò in discesa.
Entro così nella fitta pecceta, che oggi mi sembra decisamente tediosa. Dopo un’ora e un quarto di abeti rossi, finalmente il bosco termina. Il paesaggio diventa immediatamente più piacevole e interessante. Mi ritrovo all’Alpe Sponda (1928 m); all’orizzonte si staglia una catena di montagne seghettate che rispondono al nome di Pizzo dei Laghetti (2443 m), Pizzo della Bedeia (2666 m), Pizzo di Piancoi (2769 m), Pizzo Barone (2864 m). Sono cime toccate dalla Via Alta della Verzasca, che pongono delle difficoltà oscillanti fra il T4 e il T6.
Poco dopo vedo anche la capanna, molto diversa da quando la visitai l’ultima volta. Dall’alpe mi bastano una dozzina di minuti per raggiungerla.
Capanna Alpe Sponda (1997 m)
All’ingresso sono accolto molto calorosamente da un’ex collega, capannara volontaria per questa settimana. È appena arrivata in elicottero, usato ovviamente anche per l’approvvigionamento di viveri.
C’è subito un “problema” che lo staff vuole risolvere: mi si chiede ripetutamente di allontanare il caprone che si è insediato nel recinto del rifugio. Dopo averlo fotografato e visto che rumina pacificamente a ridosso della capanna, decido di non intervenire, anche perché non sono salito fino a qui per fare il capraio… inoltre, le sue acuminate corna potrebbero colpire anche nelle parti intime.
Proseguo la camminata per alcune centinaia di metri per ispezionare il territorio. Mi ritrovo di fronte ad una pozza alimentata da un riale spumeggiante, con acqua cristallina. Il richiamo ad un pediluvio è irresistibile.
Sorseggiata una fresca birra e dopo una piacevole chiacchierata sulla terrazza della capanna inizio la discesa, scegliendo la Via Senda. Per la verità, questa via alternativa, non ufficiale, non presenta particolari difficoltà, quantomeno nelle condizioni attuali. Nei punti leggermente esposti, un corrimano concede maggior sicurezza. Il discorso potrebbe essere ben diverso in presenza di ghiaccio.
La camminata si conclude a Valle 6 h e 40 min dopo la partenza.
Il percorso per raggiungere la Capanna Alpe Sponda, fatta eccezione per il terrazzo di Cala, mi è sembrato piuttosto noioso, in particolare nel fitto bosco. Una volta arrivati all’alpe, il paesaggio cambia bruscamente e diventa bellissimo, arricchito com’è da una notevole flora e da fiumiciattoli molto invitanti.
Tempo totale: 6 h 40 min
Tempo di salita: 2 h 50 min
Tempi parziali
Valle (940 m) – Cala (1460 m): 1 h 05 min
Cala (1460 m) – Capanna Alpe Sponda (1997 m): 1 h 45 min
Coordinate Capanna Alpe Sponda: 703'570 / 141'580
Dislivello in salita: 1125 m
Sviluppo complessivo: 11,3 km
Quota massima: 2040 m
Quota minima: 935 m
Difficoltà: T2
Soccorso alpino CAS: 117
Soccorso REGA: 1414
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona.

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