Cima Camughera e Moncucco - da Alpe Lusentino
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Ci sono posti la cui importanza è inversamente proporzionale alla fatica necessaria a raggiungerli: la Camughera mi pare interessi proprio a pochi, e infatti l'ho trovata particolarmente faticosa. Quando appare dalla bocchetta sotto il Moncucco (arrivo impianti risalita Domobianca), sembra lontana, e invece... è lontanissima!
Il sentiero sembra proprio poco frequentato, è segnato poco (vernice sbiadita, qualche ometto) ma comunque lo è nei punti giusti. Peraltro con buona visibilità è quasi impossibile sbagliare perchè fino alla bocchetta sotto il Moncucco si seguono le piste da sci, e una volta scollinati basta restare in cresta seguendo fedelmente lo spartiacque Antrona-Bognanco.
Ultimo tratto T3, in alternativa alla salita diretta su roccette si può restare in curva di livello e aggirare il castelletto sommitale lungo un sentierino delle capre; fino a lì è un "T2+" anche se molto faticoso. Oggi panorama compromesso dalla nuvolaglia.
Poca voglia di avventura, quindi discesa come salita evitando tutte le possibili varianti (Arnigo, Saudera, Manzano etc.): impossibile però resistere alla tentazione di salire anche il Moncucco, da cui sono poi sceso lungo il sentiero della cresta Sud per abbandonarlo all'evidente bivio per Alpe Casalavera, indicazioni nere "trekking - anello Moncucco". Dall'Alpe (laghetto artificiale reso turchese dal telo di fondo), scelgo percorso nel bosco dove ho più volte rischiato di essere steso dai bikers downhill che si fanno caricare la bici sulle seggiovie.
Avvistamenti fauna: zero (e nemmeno una zecca nonostante l'erbume). Dopo il colletto del Moncucco, incontrata una sola persona, un'escursionista con bellissimo cane collie al seguito, che faceva esattamente il mio percorso.
Escursione semplice ma di lunghezza da non sottovalutare, con vari saliscendi lungo la cresta che allungano il brodo.
Giro copiato quasi integralmente da
rochi, che ringrazio; vedasi Moncucco e Cima Camughera: le creste, quelle belle! [hikr.org]
Il sentiero sembra proprio poco frequentato, è segnato poco (vernice sbiadita, qualche ometto) ma comunque lo è nei punti giusti. Peraltro con buona visibilità è quasi impossibile sbagliare perchè fino alla bocchetta sotto il Moncucco si seguono le piste da sci, e una volta scollinati basta restare in cresta seguendo fedelmente lo spartiacque Antrona-Bognanco.
Ultimo tratto T3, in alternativa alla salita diretta su roccette si può restare in curva di livello e aggirare il castelletto sommitale lungo un sentierino delle capre; fino a lì è un "T2+" anche se molto faticoso. Oggi panorama compromesso dalla nuvolaglia.
Poca voglia di avventura, quindi discesa come salita evitando tutte le possibili varianti (Arnigo, Saudera, Manzano etc.): impossibile però resistere alla tentazione di salire anche il Moncucco, da cui sono poi sceso lungo il sentiero della cresta Sud per abbandonarlo all'evidente bivio per Alpe Casalavera, indicazioni nere "trekking - anello Moncucco". Dall'Alpe (laghetto artificiale reso turchese dal telo di fondo), scelgo percorso nel bosco dove ho più volte rischiato di essere steso dai bikers downhill che si fanno caricare la bici sulle seggiovie.
Avvistamenti fauna: zero (e nemmeno una zecca nonostante l'erbume). Dopo il colletto del Moncucco, incontrata una sola persona, un'escursionista con bellissimo cane collie al seguito, che faceva esattamente il mio percorso.
Escursione semplice ma di lunghezza da non sottovalutare, con vari saliscendi lungo la cresta che allungano il brodo.
Giro copiato quasi integralmente da

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