Monte Ponteranica Centrale - anello da rifugio San Marco
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Anello orobico al Monte Ponteranica dal Rifugio San Marco
Oggi lungo giro sulle Orobie, tra bergamasca e bassa Valtellina con partenza dal Rifugio San Marco.
Di errori di percorso oggi ne abbiamo commessi diversi, e direi chi il primo è che si poteva tranquillamente parcheggiare a Cà San Marco, risparmiando quasi 2km in totale. Partiti dal Rifugio San Marco, ci siamo diretti al passo Verrobbio, il sentiero prima scende poi traversa e poi risale fino al passo, dove si trovano trincee della prima guerra. Al passo dopo una brevissima sosta proseguiamo cercando un sentiero che porti verso la cresta del Monte Colombarolo, troviamo dei bolli e li seguiamo fedelmente, ma il sentiero scende e scende parecchio per aggirare delle rocce, poi traversa e si ricongiunge con il sentiero 101 che arriva dal rifugio S.Marco, e che abbiamo già percorso. Le mappe della zona sono onestamente poco chiare, direi che le uniche sono le SeteMap, ma anche su questa non si trovano alcuni dei sentieri bollati che abbiamo percorso. Per evitare altri giri inutili, direi che il primo passaggio al Passo Verrobbio è stato inutile non trovando una via diretta per la cresta, seguiamo il sentierone che sale ai Laghi di Ponteranica. Lungo il percrso chiediamo informazioni ad un bergamasco che conosce bene la zona, come prima cosa ci indica le varie cime del Ponteranica e come raggiungere la più semplice: "salite al lago superiore poi seguite il sentiero marcato". Sempre seguendo il sentiero principale, che porta dal rifugio S.Marco al passo Salmurano ed al Rifugio Benigni, saliamo verso i laghetti, arriviamo al lago inferiore quindi il superiore, qui individuiamo subito il sentiero per salire in cima, è anche ben bollato bianco-rosso. Una bella salita ci porta finalmente alla cima, dopo 4 ore totali e 8km percorsi, sono le 12:30 ![]() Ci accampiamo vicino al grande omone di sasso, e pranziamo con vista stupenda in tutte le direzioni. In basso i laghetti di Ponteranica, vicino a noi una stupenda torre di roccia, è il Monte Valletto, dietro la cresta erbosa del Monte Salmurano, poi sempre più in là il rifugio Benigni, e l'inconfondibile sagoma del Pizzo dei Tre Signori ed la cuspide del Pizzo di Trona. ![]() Sul lato opposto la cresta non banale del Ponteranica, che ha tre cime distinte Orientale, Centrale ed Occidentale. Sotto di noi una valletta con neve, che scende in direzione del lago di Pescegallo. Dopo pranzo, chiuso con dolci caffè e grappetta, scendiamo sul lato opposto della salita, c'è un canale molto ripido che permette di scendere e ci sono delle ottime bollature. Seguiamo i bolli, essendo esposto N ci sono anche dei nevai da attraversare ma non sul ripido, la neve è anche molle quindi nessun problema. Le bollature sono perfette, guardando dalla vetta abbiamo visto il sentiero che porta verso il Passo Verrobbio (in realtà prima sale al Forcellino), e per non perrdere troppa quota, anche se si scende parecchio, puntiamo ad una baita isolata che si trova sopra il lago di Pescegallo. Seguendo l'ottima bollatura, direi utilissima e senza il bolli si perderebbe tanto tempo a cercare dove passare, si passa dalla baita e proseguendo arriviamo ad intercettare il sentiero che sale al passo. Ora si sale con magnifica vista sul lago di Pescegallo fino alla bocchetta Forcellino dove si trova una targa "Sentiero Andrea Paniga". Qui commettiamo il secondo errore, vedendo che il sentiero a sinistra scende parecchio, ci viene l'idea di prendere quello a destra che invece sale. Una scritta sulla roccia MOLTO sbiadita sembra indicare P.VERR, invece l'indicazione corrispondeva a P.NEBB ovvero Pizzo Nebbia. Saliamo per una decina di minuti per scoprire che il sentiero prosegue e sale sotto la cresta mentre in basso vediamo un bel serpentone di sentiero che va verso il Passo Verrobbio. Quindi retromarcia fino alla bocchetta Forcellino e da qui in poi basta invenzioni, seguiamo il sentiero che scende pareccchio, poi traversa e risale senza grandi strappi fino al bel laghetto di Verrobbio, poi al passo e da qui ripercorriamo il sentiero della mattina. Ci sono vari nuvoloni neri, quindi discesa piuttosto veloce, traverso alla Cà San Marco (peccato non aver parcheggiato qui), e veloce risalita al parcheggio del rifugio San Marco, dove ci congediamo una bella birrozza come meritato premio di 14km percorsi. |
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