Pioda di Crana (cresta nord)
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Da Arvogno seguire le indicazioni per il Lago Panelatte.
Si scende lungo la strada asfaltata, si attraversa il ponte e si comincia a salire passando per l'Alpe Verzasco.
Qui si prosegue per la deviazione per il Lago Panelatte e salendo si seguono le opportune deviazioni fino alla Cappella Pantaleone, poi da qua si continua a salire mantenendosi sulla sinistra, poi in traverso su pietraia, in maniera da aggirare il Pizzo del Corno, così da portarsi all'evidente Bocchetta della Pioda.
Qui ci si può tranquillamente preparare per poi iniziare la via di cresta, che inizia poco dopo a sinistra (è ormai ben visibile).
Il percorso lungo la cresta e fino in vetta è molto intuitivo.
I tiri da effettuare sono due. Il 1° è un IV grado da circa 25m, il 2° (appena dopo il traverso su placca) è un III grado da circa 45m.
Sul 1° tiro circa a metà è presente un friends bloccato ed in cima un cordino aiuta nel preparare la sosta.
Sul 2° tiro alla base dell'ultimo risalto (probabilmente sul passaggio più ripido di questo tiro) è presente un vecchio chiodo ed in cima un cordino aiuta nel preparare la sosta.
Dopodiché si prosegue fino in vetta con massimo passaggi di III grado.
Dalla vetta si scende lungo la parte opposta, raggiungendo prima la madonnina, poi sul breve traverso sul filo di cresta. Scendendo si passa per una breve cimetta sotto la Pioda di Crana, ed infine ci si ritrova sul sentiero che scendendo porta fino all'Alpe Verzasco e così a ritroso si torna ad Arvogno.
Si scende lungo la strada asfaltata, si attraversa il ponte e si comincia a salire passando per l'Alpe Verzasco.
Qui si prosegue per la deviazione per il Lago Panelatte e salendo si seguono le opportune deviazioni fino alla Cappella Pantaleone, poi da qua si continua a salire mantenendosi sulla sinistra, poi in traverso su pietraia, in maniera da aggirare il Pizzo del Corno, così da portarsi all'evidente Bocchetta della Pioda.
Qui ci si può tranquillamente preparare per poi iniziare la via di cresta, che inizia poco dopo a sinistra (è ormai ben visibile).
Il percorso lungo la cresta e fino in vetta è molto intuitivo.
I tiri da effettuare sono due. Il 1° è un IV grado da circa 25m, il 2° (appena dopo il traverso su placca) è un III grado da circa 45m.
Sul 1° tiro circa a metà è presente un friends bloccato ed in cima un cordino aiuta nel preparare la sosta.
Sul 2° tiro alla base dell'ultimo risalto (probabilmente sul passaggio più ripido di questo tiro) è presente un vecchio chiodo ed in cima un cordino aiuta nel preparare la sosta.
Dopodiché si prosegue fino in vetta con massimo passaggi di III grado.
Dalla vetta si scende lungo la parte opposta, raggiungendo prima la madonnina, poi sul breve traverso sul filo di cresta. Scendendo si passa per una breve cimetta sotto la Pioda di Crana, ed infine ci si ritrova sul sentiero che scendendo porta fino all'Alpe Verzasco e così a ritroso si torna ad Arvogno.
Niente di particolare da segnalare, i sentieri sono ben segnalati (bianco/rosso) e battuti. Unico punto di attenzione è il breve traverso in vetta (zona madonnina), ma nel caso c'è una fune d'acciaio con la quale aiutarsi.
La via di cresta non presenta particolari difficoltà, ma il 1° tiro (nella parte sommitale) non è da sottovalutare.
La via di cresta non presenta particolari difficoltà, ma il 1° tiro (nella parte sommitale) non è da sottovalutare.
Tempi e distanze
Andata: 2h10', 5.5 km
cresta nord: 1h50', 1.0 km
Ritorno: 2h, 4.5 km
Andata: 2h10', 5.5 km
cresta nord: 1h50', 1.0 km
Ritorno: 2h, 4.5 km
Tourengänger:
Giaco
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Kommentare (2)