Val Codera rifugio Brasca
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Escursione molto nota, pubblico alcune foto scattate dopo la nevicata di metà aprile. Di seguito l'itinerario in sintesi. Centinaia di gradini di pietra portano ripidamente alla cappelleta "Motta" (662 m.) in un punto panoramico, da qui con traversi e brevi salite ci si porta alle case di Avedée. Un tratto con altri traversi e brevi salite, brevi discese e una discesa più marcata portano al lungo traverso con cui si arriva al paese di Codera. Da qui una pista sterrata, che trovo talvolta inserita nel paesaggio e talvolta invasiva, con pendenze molto moderate porta in circa 2 ore al rifugio Brasca passando dalla località Bresciadega con l'omonimo rifugio, a mezz'ora dalla meta.
Con una variante: giunti a un guado saliamo per pochi minuti sul sentiero per Passo Beleniga e Prata Camportaccio, qualcuno ha aggiunto rifugio Brasca sulla freccia, per trovare un ponte sospeso col quale prendiamo un sentierino che porta alle case di Salina e Piazzo e poi tra prati e boschi si ricongiunge alla pista principale.
Per chi non frequenta le montagne dell'ovest Lombardia: la val Codera è una valle senza strade asfaltate, a cui si accede soltanto a piedi tramite una rampa a gradini (oppure...tramite elicottero!) e dove una pista sterrata tra Codera e il rifugio Brasca ha sostituito il vecchio sentiero. Dopo una prima parte ripida, segue un lungo tratto a pendenze molto moderate fino ai rifugi. Dal rifugio Brasca partono sentieri che salgono ai colli da cui si scende in val Masino e uno di essi fa parte del "Sentiero Roma".
A Codera, durante un breve intervallo piovoso in una giornata soprattutto soleggiata, abbiamo assaggiato la buona cucina del rifugio "La Locanda".
Con una variante: giunti a un guado saliamo per pochi minuti sul sentiero per Passo Beleniga e Prata Camportaccio, qualcuno ha aggiunto rifugio Brasca sulla freccia, per trovare un ponte sospeso col quale prendiamo un sentierino che porta alle case di Salina e Piazzo e poi tra prati e boschi si ricongiunge alla pista principale.
Per chi non frequenta le montagne dell'ovest Lombardia: la val Codera è una valle senza strade asfaltate, a cui si accede soltanto a piedi tramite una rampa a gradini (oppure...tramite elicottero!) e dove una pista sterrata tra Codera e il rifugio Brasca ha sostituito il vecchio sentiero. Dopo una prima parte ripida, segue un lungo tratto a pendenze molto moderate fino ai rifugi. Dal rifugio Brasca partono sentieri che salgono ai colli da cui si scende in val Masino e uno di essi fa parte del "Sentiero Roma".
A Codera, durante un breve intervallo piovoso in una giornata soprattutto soleggiata, abbiamo assaggiato la buona cucina del rifugio "La Locanda".
Tourengänger:
andrea62

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