Grange Visaisa Soprano (m 1994) da Saretto


Publiziert von Alberto C. , 24. April 2023 um 20:58.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:13 März 2023
Ski Schwierigkeit: WS+
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 595 m
Abstieg: 595 m
Strecke:Vedi descrizione percorso.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Con l’autostrada A33 si raggiunge Alba e poi si prosegue fino al suo termine, dove si prende la SP7 e poi la SS231 fino a raggiungere Fossano, dove, percorsa la tangenziale, si svolta in direzione di Villafalletto imboccando la SP184. Raggiunto l’abitato di Villafalletto, ad un semaforo, si svolta a sinistra per la SP155 fino a Busca, dove si continua sulla SP24 fino a Dronero. Raggiunta un’ampia piazza, si svolta destra (indicazioni per Valle Maira) immettendosi sulla SS422 che si segue fino ad Acceglio. Raggiunto Acceglio si attraversa l’abitato e si prosegue ancora per circa 5,5 chilometri raggiungendo il piccolo borgo di Saretto. Appena superato il borgo, prima di giungere al lago, in corrispondenza di uno slargo, si svolta a sinistra (direzione sorgenti del Maira) tornando verso il borgo Saretto, più avanti si segue la stradina a destra che porta ad un parcheggio in prossimità di un’opera di presa e di un ponte sul torrente Maira.

   Da tempo che mi ero messo in testa di esplorare la Valle Maira. Invogliato dai numerosi articoli letti e documentari televisivi visti, che ne esaltavano le bellezze naturali; e da un film: Il vento fa il suo giro (non è recente: credo risalga al 2006), che, invece, mette in evidenza la cruda realtà delle valli del cuneese (ma di molte altre zone alpine) fatta di abbandono e spopolamento, l’asprezza e la severità della natura, che accentua ancor di più questa situazione, e i timidi tentativi di ripopolamento e rilancio di un turismo montano sostenibile.
  
    E poi, il titolo della pubblicazione consultata: “Nevica ancora in Val Maira”, in questo inverno così avaro di precipitazioni!  Illusione, in Valle Maira nevica ancora, ma poco.
   
    L’escursione di ieri al Bric Cassin è stata un successo grazie alla dritta avuta dalla guida, per oggi non abbiamo nessuna dritta: facciamo noi, basandoci su quanto osservato ieri. Considerato che sarà anche il giorno del rientro a Milano, scegliamo una meta con poco spostamento automobilistico, sullo stesso versante della valle del Bric Cassin, con esposizione nord, con partenza da quota leggermente superiore: scegliamo il Bivacco Bonelli, ubicato nei pressi del Lago d’Apsoi. Scelta non azzeccata: questa volta non l’abbiamo imbroccata!
    Non lo raggiungeremo. Le condizioni di innevamento: un continuo togli e metti gli sci, la qualità della neve e, per ultimo, un piccolo problema ad un attacco di Andrea, hanno determinato una progressione molto lenta; così ci siamo fermati al Grange Visaisa Soprano.
 
 


LOCALITA' DI PARTENZA.  Saretto, frazione di Acceglio, parcheggio prima del ponte sul Maira, lungo la strada che porte alle Sorgenti del Maira. (m 1530).
 
 
ATTREZZATURA.   Quella standard da scialpinismo. Non scordiamoci i rampanti e l’attrezzatura di sicurezza: ARTVA, pala e sonda.
 
DIFFICOLTÀ.    PD+ (MS in base alla classificazione CAI). Si percorrono stradine innevate e ampi pendii con pendenza moderata; l’esposizione è quella determinata dal pendio. Occorre prestare attenzione in corrispondenza del Lago di Visaisa, perché la pendenza del pendio, in qual punto, è abbastanza accentuata e può essere soggetto a scariche: consigliano di percorrerlo solo con manto nevoso ben assestato.
 
QUOTA MASSIMA:  m 1994, al Grange Visaisa soprano.
 
QUOTA MINIMA:  m 1531, al ponte di Saretto.
 
SVILUPPO:  km 8,60.
 
TEMPO EFFETTIVO DI MARCIA: ore 05:30.
 
TEMPO DI SALITA:  ore 03:00.
 
TEMPO DI DISCESA:ore 02:30.    
 
 
DESCRIZIONE PERCORSO.     A Saretto superato il ponte sul torrente, abbiamo proseguito a sinistra lungo la strada fino a giungere al pianoro delle Sorgenti del Maira, dove la strada percorribile termina con un parcheggio e una piccola area camping (m 1630, 25 minuti da Saretto). Ci siamo mantenuti a destra attraversando il parcheggio e seguendo, per un tratto la stradina, per poi abbandonarla e portarci in prossimità del torrente puntando all’edificio delle sorgenti; raggiunto il quale abbiamo proseguito risalendo il costone boscoso fino ad incrociare la carrareccia che sale dalla piana delle sorgenti. La percorriamo per circa trecento metri, per poi deviare lungo il sentiero che si stacca sulla sinistra, iniziando a risalire un valloncello boscoso che ci porta in breve ad una cava di marmo abbandonata, anche dalla neve; infatti, ci dobbiamo togliere gli sci e risalire a piedi un ripido tratto. Rimessi gli sci, con una serie di inversioni riprendiamo a risalire il valloncello fino ad incrociare il sentiero estivo. Lo seguiamo per un breve tratto, poi svoltiamo a destra iniziando a salire le pendici orientali di Punta Le Teste costeggiando il bosco e, successivamente imbocchiamo un valloncello sulla sinistra (direzione sud) fino ad arrivare ad una sella; da dove iniziamo una tribolata discesa fra neve marcia, pietroni e vegetazione, fino a raggiungere il Lago di Visaisa (m 1915, ore 01:40 dalle Sorgenti del Maira). Il pendio alla nostra destra è quasi senza neve, quindi dopo un breve tratto siamo costretti a caricarci gli sci sullo zaino e ad attraversare, mantenendoci in quota, una pietraia contornando il lago fino all’estremità opposta, dove possiamo riprendere la progressione in assetto scialpinistico. Da questo punto iniziamo a risalire un’ampia conca fra dossi e radi larici fino ad arrivare alla Grangia Visaisa Soprano (m 1996, circa 45 minuti dall’inizio del lago).   
   
     Per la discesa ripercorriamo la traccia di salita fino a raggiungere il lago, dove costeggiamo la sua sponda destra perdendo gradualmente quota, fino a raggiungere il livello dell’acqua all’estremità opposta. Qua la neve è scarsa e, dalla vegetazione secca e dai rottami vegetali a terra, ci accorgiamo che siamo ben al disotto l’abituale livello dell’acqua del bacino (m 1900, circa 30 minuti dalla Grange Visaisa). Con gli sci attaccati allo zaino, risaliamo il ripido pendio fino ad incrociare la nostra traccia dell’andata (siamo a quota 1915). La seguiamo fedelmente per un tratto, poi ci spostiamo leggermente a sinistra riuscendo ad evitare il tratto più tribolato, anche se per un brevissimo tratto dovremo togliere nuovamente gli sci.
    Raggiunta la sella, finalmente, riusciamo a sciare (in neve non male) fino ad incrociare il sentiero estivo che discendiamo fino a dove l’abbiamo incrociato durante la salita. A questo punto reputiamo non fattibile la discesa lungo la traccia della salita senza mettere a repentaglio l’incolumità degli sci (e magari anche la nostra), per cui non ci resta altro da fare che riagganciare gli sci allo zaino e proseguire a piedi, fino ad incrociare la stradina (m 1740, ore 01:15 dal lago). Rimessi gli sci iniziamo la discesa percorrendola fino alla Sorgenti del Maira e quindi fino a Saretto: con diversi tratti, più o meno lunghi, fatti a piedi.
   
 
NEVE.  Poca. Presente fin dal parcheggio, ma con copertura discontinua. Primaverile con rigelo notturno scarso. Abbastanza sciabile.
 
METEO.  Cielo sereno con qualche velatura. Vento teso presente solo dopo il Lago di Visaisa. Temperatura alla partenza 5°, al Grange 10°, al termine 12°.
 
FREQUENTAZIONE.  Incontri scarsi. Un gruppo che ci ha preceduto, e un altro gruppo incontrato in discesa e che arrivava da una lunga traversata.
 
COMPAGNI:  Andrea.
 
 

Note bibliografiche:

  • Bruno Rosano, “Charamaio mai en Val Maira – Nevica ancora in Val Maira”; seconda edizione, novembre 2012; L’Artistica Editrice.

Tourengänger: Alberto C.
Communities: Hikr in italiano


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