Passo San Jorio 2012 m (Marmontana 2316 m)
Amedeo
Oggi si va nella valle del lupo, la Valle Morobbia.
Lasciamo le macchine a Carena (non entriamo nel tratto a pagamento forse in previsione...di fare il giro!?) e percorriamo la strada sterrata carrabile, dopo un ponte saliamo sul sentiero parallelamente al corso d'acqua in sponda destra idrografica, poco dopo la confluenza con la Valle di Ruscada ci portiamo in sponda sinistra del corso d'acqua della Valle di Fossada. Su sentiero ripido arriviamo al Giggio, qui incontriamo la prima neve, si affonda ma poi dopo il bosco siamo di nuovo sul sentiero quasi senza neve, che ricompare nell'ultimo tratto per raggiungere il Passo di San Jorio. Flaviano, Helene e Nicola proseguono per la Cima di Cugn e poi per la Marmontana. Noi li aspettiamo al rifugio San Jorio, tempo coperto e abbastanza freddo. Ognuno si scalda come può, chi coprendosi chi......bevendo vino e Whyskey all'arancia (bourbon americano) portato da Roberto, che ha anche del buon prosecco rosè. Al ritorno degli altri ci portiamo sul versante svizzero del Passo di San Jorio per farli mangiare, bere e gustare la torta di Irene (difficoltà nel fare le fette a causa del tasso alcolico). Da qui proseguiamo sotto il crinale Cima di Cugn-Cima delle Cicogne passando poi dalla nuova Capanna Gesero (tracce di neve). Dal laghettino dell'Alpe Gesero il sentiero scende dolcemente per poi diventare più ripido sotto l'Alpe Croveggia. I problemi non sono dati dalla pendenza ma dalla grande quantità di foglie che impedisce di vedere dove si appoggiano i piedi. Chi più e chi meno fa acrobazie o scivola, Tamara in una scivolata innocua picchia però contro un radice sporgente riportando un forte dolore al tronco! Scendiamo con maggiore attenzione e arriviamo così alle macchine.
Giro abbastanza lungo in una giornata di tempo variabile, unica segnalazione porre molta attenzione nella parte di discesa con le foglie, si sta difficilmente in piedi!!
Oggi con me Nicola Tamara, Irene, Roberto, Alberta, Helene, Leo, Flaviano e Pathouf.
Oggi si va nella valle del lupo, la Valle Morobbia.
Lasciamo le macchine a Carena (non entriamo nel tratto a pagamento forse in previsione...di fare il giro!?) e percorriamo la strada sterrata carrabile, dopo un ponte saliamo sul sentiero parallelamente al corso d'acqua in sponda destra idrografica, poco dopo la confluenza con la Valle di Ruscada ci portiamo in sponda sinistra del corso d'acqua della Valle di Fossada. Su sentiero ripido arriviamo al Giggio, qui incontriamo la prima neve, si affonda ma poi dopo il bosco siamo di nuovo sul sentiero quasi senza neve, che ricompare nell'ultimo tratto per raggiungere il Passo di San Jorio. Flaviano, Helene e Nicola proseguono per la Cima di Cugn e poi per la Marmontana. Noi li aspettiamo al rifugio San Jorio, tempo coperto e abbastanza freddo. Ognuno si scalda come può, chi coprendosi chi......bevendo vino e Whyskey all'arancia (bourbon americano) portato da Roberto, che ha anche del buon prosecco rosè. Al ritorno degli altri ci portiamo sul versante svizzero del Passo di San Jorio per farli mangiare, bere e gustare la torta di Irene (difficoltà nel fare le fette a causa del tasso alcolico). Da qui proseguiamo sotto il crinale Cima di Cugn-Cima delle Cicogne passando poi dalla nuova Capanna Gesero (tracce di neve). Dal laghettino dell'Alpe Gesero il sentiero scende dolcemente per poi diventare più ripido sotto l'Alpe Croveggia. I problemi non sono dati dalla pendenza ma dalla grande quantità di foglie che impedisce di vedere dove si appoggiano i piedi. Chi più e chi meno fa acrobazie o scivola, Tamara in una scivolata innocua picchia però contro un radice sporgente riportando un forte dolore al tronco! Scendiamo con maggiore attenzione e arriviamo così alle macchine.
Giro abbastanza lungo in una giornata di tempo variabile, unica segnalazione porre molta attenzione nella parte di discesa con le foglie, si sta difficilmente in piedi!!
Oggi con me Nicola Tamara, Irene, Roberto, Alberta, Helene, Leo, Flaviano e Pathouf.
Tourengänger:
Amedeo
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