Il vero Grandinagia 2774 m (con Cavagnöo 2837 m)
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[5/3, 20:31] Prandi: AD. La cresta tra Grandinagia e Cavagnöo. Per me sono da fare in estiva da quel lato
[5/3, 20:48] Michea: Però, secondo te, perchè indicano vie scialpinistiche e nessuno le fa tranne Laura e Dinu?
[5/3, 20:48] Prandi: La traccia è palesemente sbagliata
[5/3, 20:48] Michea: Adesso ti mando la relazione [...]
[5/3, 20:48] Prandi: La Laura non ha fatto il Cavagnöo. Ma il Grandinagia
[5/3, 20:49] Michea: Si parlo del Grandinagia. Per il Cavagnöo voglio solo vedere la parete nord e al limite aggirarlo.Tu sei stato su in estate?
[5/3, 20:58] Prandi: No volevo andare su ma avevamo già fatto San Giacomo e Cavagnöo ed eravamo stufi. Poi sinceramente non è una gran vetta. Il Cavagnöo è molto più bello
[5/3, 21:00] Michea: Allora provo a farli tutti e 2...Cmq Dinu ha tagliato a sinistra evitando il Passo. Perché credo ci siano uno o più spuntoni.
[5/3, 21:01] Prandi: Parla di difficoltà nell'issarsi e in un traverso. Però il Cavagnöo è fuori mano da lì, devi scendere parecchio. Poi scrive "spuren zu folgen", cioè aveva un grande aiuto dalla traccia battuta in quella zona altrimenti ripida
[5/3, 21:04] Michea: Alcuni hanno fatto un traverso sul pendio ovest del Cavagnöo per aggirarlo...potrei aggirarlo
[5/3, 21:05] Prandi: Non so.. io lo valuterei in estiva prima
[5/3, 21:05] Michea: Eh vabbè caso mai mi faccio un' expedition esplorativa...
[5/3, 21:06] Prandi: Vai al sangiacomo
[5/3, 21:06] Michea: Ormai sono curioso. Eh lo so che è bello il San Giacomo
[5/3, 21:06] Prandi: Molto più bello
[5/3, 21:06] Michea: Ma se vedo che è brutto traversare dal Grandinagia al Cavagnöo e non fattibile tiro là alla Formazzora. Ho la giornata
[5/3, 21:07] Prandi: No Michea. Ci metti troppo. O uno o l altro
[5/3, 21:07] Michea: Ma ci sarà un punto in cui potrò decidere in tempo
[5/3, 21:07] Prandi: A 2500, Punti sulla Formazzora o al Grandinagia
[5/3, 21:08] Michea: Qui [mappa]
[5/3, 21:09] Prandi: Prima. Sulla carta 2476 m
[5/3, 21:13] Michea: Ok farò così. Dovrei capire se posso salire o no. Altrimenti scriverò "quasi Grandinagia". Mentre se lo farò lo chiamerò "Prandinaggia".
[5/3, 21:14] Prandi: Magari è facile. Però con neve e ghiaccio..
Questa relazione la dedicherò a Prandi e a Laura, miei principali mentori.
Loro due sono coloro i quali la sera prima cercano di sciogliere i miei dilemmi, rispondono alle mie domande e mi aiutano realmente a pianificare gli itinerari tramite un'infinità di messaggi di cui ho riportato un piccolo frammento.
La mia mano appoggiata al Grandinagia
Il Grandinagia è una signora montagna, dotata di cima e anticima. In inverno è usuale recarsi all'anticima (o cima ovest), ma è possibile accedere anche alla vetta, sebbene svolgendo un giro diverso. Su [Hikr.org] c'è un po' di confusione al riguardo: alcune relazioni descrivono l'anticima parlando della vetta principale, cosicchè sembra che in tanti ci siano stati. Ma non è così.
Io ero attirato dal "vero Grandinagia" e dalla possibilità di concatenarlo con il Cavagnöo. Incoraggiato dalle recenti ascese di Laura. e di ᴅinu mi sono studiato un attimo il percorso, ma il mio amico Prandi non è convinto, sia riguardo la combinazione ma nemmeno della possibilità di salire soltanto sulla vetta del Grandinagia. Lui che le vette ticinesi le ha fatte quasi tutte proprio questa gli manca. Prandi non mi ha mai mandato nei pericoli, pertanto, non conscendo una vetta in estate di certo non mi consiglierebbe di salirci in inverno. Ma io sono una persona curiosa.
Descrizione salita al Grandinagia
Giunto al deserto parcheggio di All'Acqua, alle 06.00, con meno 3 gradi e il buio, scendo dalla macchina ed esito. Potrei tornarmene a casa. Chi me lo fa fare?
No! La Deborah mi direbbe "ma cosa fai a casa? Non andavi al Grandinagia? Tutta sta strada per tornare a casa?"
Prendo il sentiero per il Passo San Giacomo, ben tracciato. È un autostrada e salgo tranquillamente a piedi senza ciaspole o ramponi (o meglio con gli stessi nel pesante zaino).
Presso l'alpeggio di Val d'Olgia indosso le ciaspole in quanto fuori dai boschi l'innevamento lo richiede. Attraverso un riale a sinistra dell'alpe e procedo fino a quando la traccia si divide: a sinistra si sale al Pizzo di Grandinagia (anticima, o cima ovest), dritto si procede per la Bocchetta di Formazzora. Mi inoltro in una valletta e guadagno ulteriore quota fino a raggiungere 2 piloni di cemento con un segno bianco-blu. Da qui entro nella corte che sottostà al Cavagnöo, alla Bocchetta di Formazzora e al Grandinagia.
Questo è il punto in cui effettuo la mia prima pausa e parcheggio le ciaspole.
Il mio primo obiettivo è il Grandinagia. Da lì valuterò se effettuare una concatenazione con il Cavagnöo, oppure se abbassarmi e puntare alla Bocchetta di Formazzora, o, infine se tornare indietro.
Le mani sono freddissime e dolenti a causa della breve pausa. Risalgo il breve canale, che è più un pendio (35- 40 gradi), fino al Passo di Grandinagia. O meglio: fino ad un punto a nord dello stesso. Il Passo di Grandinagia è caratterizzato dalla presenza di vari spuntoni con ripidi pendii da entrambi i lati. Nel versante ovest inoltre ci sono bastionate rocciose che impediscono traversi alti. Io punto alla base del Grandinagia e la raggiungo senza difficoltà, con i ramponi e l'aiuto di una piccozza.
Ora sono al sole, la neve lascia spazio alla roccia che è friabile ed infida.
Devo risalire i 70 metri circa per raggiungere la sottile vetta: con la neve probabilmente dovrei restare piuttosto a destra (meno ripido) per ritornare a sinistra più in alto. Senza neve salgo diretto con passaggi di I o II. C'è una discreta esposizione e i ramponi sono utili.
Raggiunta la cresta sommitale supero un piccolo intaglio e mi isso sulla vetta vera e propria che è una lama sottile. Essa mi impone di restare accovacciato.
Aerea e molto esposta questa cima ha il suo perchè. Mi chiedo quanto resisterà allo scioglimento del permafrost. La roccia che la compone è piuttosto marcia ed inaffidabile.
Grandinagia 2774 m
Salita al Cavagnöo
Ora devo pensare a come fare ad andare al Cavagnöo. Tempo a disposizione non mi manca. Osservo la cresta: ci sono varie incognite. La prima riguarda il Passo di Grandinaggia con tutti i suoi spuntoni. Non è una passeggiata: dovrei scendere sul versante orientale, eseguire un traverso sul ripido pendio e risalire alla base del Cavagnöo. Quindi affrontare una serie di rocce, evidenti passaggi di terzo, o aggirarli ma su delicati passaggi esposti. Poi risalire la ripida parete apparentemente fattibile (ma come percepirò l'esposizione lassù?). Insomma Brenna parla di AD meno (estivo) e nessuno che io sappia ha descritto l'itinerario. Per me non ha senso perderci troppo tempo, inoltre sono da solo.
Serenamente decido di recarmi alla Bocchetta di Formazzora.
Tuttavia impiego un po' di tempo a discendere il Grandinagia. Ho sbadatamente deciso di togliere i ramponi e non mi sento sicuro, devo tenermi e misurare i passi. Il pendio non è banale.
Discendo con il viso a valle il canale e mi tengo un po' più alto del mio parco ciaspole, eseguendo un traverso fino a congiungermi alla traccia per la Bocchetta di Formazzora.
Il Passo di Grandinagia sormontato dal Cavagnöo (visti dal Pizzo di Grandinagia)
La salita alla Bocchetta è impegnativa ma non difficile. Bella ripida.
A tratti sprofondo ma la neve è in prevalenza portante. Sul finale si esegue un traverso per il quale mi tengo al pendio con la piccozza. Raggiunta la Bocchetta affronto l'ampia e facile cresta del Cavagnöo, dotata di sentiero. In poco tempo pervengo all'omino di vetta. C'è un po' di sole e la vista è parzialmente disturbata da cumuli e banchi di nebbia. Ma nel complesso il panorama è scenografico. Il Pizzo San Giacomo da qui è uno spettacolo.
Mi entrano i messaggi e scopro che il mio amico Carlo Donati è sul Marchorn. Lo vedo ad occhio nudo!
Mi prendo un'ampia pausa. Sono abbondantemente nei tempi e ne approfitto per godermi la vetta e la vista.
Pizzo Cavagnöo
I miei amici sul Marchhorn
Discesa e ritorno
Il rientro sarà veloce. Dalla base del Cavagnöo indosserò le ciaspole fino al parcheggio. Seguirò grossomodo l'itinerario di andata con piccole variazioni.
Ad All'Acqua incontrerò con piacere Carlo, nel frattempo disceso con gli sci dal Canalone Ovest del Marchhorn, il quale mi offirà una birra.
Video
/www.instagram.com/reel/CpdokByMF31/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
Questa relazione la dedicherò a Prandi e a Laura, miei principali mentori.
Loro due sono coloro i quali la sera prima cercano di sciogliere i miei dilemmi, rispondono alle mie domande e mi aiutano realmente a pianificare gli itinerari tramite un'infinità di messaggi di cui ho riportato un piccolo frammento.
La mia mano appoggiata al Grandinagia
Il Grandinagia è una signora montagna, dotata di cima e anticima. In inverno è usuale recarsi all'anticima (o cima ovest), ma è possibile accedere anche alla vetta, sebbene svolgendo un giro diverso. Su [Hikr.org] c'è un po' di confusione al riguardo: alcune relazioni descrivono l'anticima parlando della vetta principale, cosicchè sembra che in tanti ci siano stati. Ma non è così.
Io ero attirato dal "vero Grandinagia" e dalla possibilità di concatenarlo con il Cavagnöo. Incoraggiato dalle recenti ascese di Laura. e di ᴅinu mi sono studiato un attimo il percorso, ma il mio amico Prandi non è convinto, sia riguardo la combinazione ma nemmeno della possibilità di salire soltanto sulla vetta del Grandinagia. Lui che le vette ticinesi le ha fatte quasi tutte proprio questa gli manca. Prandi non mi ha mai mandato nei pericoli, pertanto, non conscendo una vetta in estate di certo non mi consiglierebbe di salirci in inverno. Ma io sono una persona curiosa.
Descrizione salita al Grandinagia
Giunto al deserto parcheggio di All'Acqua, alle 06.00, con meno 3 gradi e il buio, scendo dalla macchina ed esito. Potrei tornarmene a casa. Chi me lo fa fare?
No! La Deborah mi direbbe "ma cosa fai a casa? Non andavi al Grandinagia? Tutta sta strada per tornare a casa?"
Prendo il sentiero per il Passo San Giacomo, ben tracciato. È un autostrada e salgo tranquillamente a piedi senza ciaspole o ramponi (o meglio con gli stessi nel pesante zaino).
Presso l'alpeggio di Val d'Olgia indosso le ciaspole in quanto fuori dai boschi l'innevamento lo richiede. Attraverso un riale a sinistra dell'alpe e procedo fino a quando la traccia si divide: a sinistra si sale al Pizzo di Grandinagia (anticima, o cima ovest), dritto si procede per la Bocchetta di Formazzora. Mi inoltro in una valletta e guadagno ulteriore quota fino a raggiungere 2 piloni di cemento con un segno bianco-blu. Da qui entro nella corte che sottostà al Cavagnöo, alla Bocchetta di Formazzora e al Grandinagia.
Questo è il punto in cui effettuo la mia prima pausa e parcheggio le ciaspole.
Il mio primo obiettivo è il Grandinagia. Da lì valuterò se effettuare una concatenazione con il Cavagnöo, oppure se abbassarmi e puntare alla Bocchetta di Formazzora, o, infine se tornare indietro.
Le mani sono freddissime e dolenti a causa della breve pausa. Risalgo il breve canale, che è più un pendio (35- 40 gradi), fino al Passo di Grandinagia. O meglio: fino ad un punto a nord dello stesso. Il Passo di Grandinagia è caratterizzato dalla presenza di vari spuntoni con ripidi pendii da entrambi i lati. Nel versante ovest inoltre ci sono bastionate rocciose che impediscono traversi alti. Io punto alla base del Grandinagia e la raggiungo senza difficoltà, con i ramponi e l'aiuto di una piccozza.
Ora sono al sole, la neve lascia spazio alla roccia che è friabile ed infida.
Devo risalire i 70 metri circa per raggiungere la sottile vetta: con la neve probabilmente dovrei restare piuttosto a destra (meno ripido) per ritornare a sinistra più in alto. Senza neve salgo diretto con passaggi di I o II. C'è una discreta esposizione e i ramponi sono utili.
Raggiunta la cresta sommitale supero un piccolo intaglio e mi isso sulla vetta vera e propria che è una lama sottile. Essa mi impone di restare accovacciato.
Aerea e molto esposta questa cima ha il suo perchè. Mi chiedo quanto resisterà allo scioglimento del permafrost. La roccia che la compone è piuttosto marcia ed inaffidabile.
Grandinagia 2774 m
Salita al Cavagnöo
Ora devo pensare a come fare ad andare al Cavagnöo. Tempo a disposizione non mi manca. Osservo la cresta: ci sono varie incognite. La prima riguarda il Passo di Grandinaggia con tutti i suoi spuntoni. Non è una passeggiata: dovrei scendere sul versante orientale, eseguire un traverso sul ripido pendio e risalire alla base del Cavagnöo. Quindi affrontare una serie di rocce, evidenti passaggi di terzo, o aggirarli ma su delicati passaggi esposti. Poi risalire la ripida parete apparentemente fattibile (ma come percepirò l'esposizione lassù?). Insomma Brenna parla di AD meno (estivo) e nessuno che io sappia ha descritto l'itinerario. Per me non ha senso perderci troppo tempo, inoltre sono da solo.
Serenamente decido di recarmi alla Bocchetta di Formazzora.
Tuttavia impiego un po' di tempo a discendere il Grandinagia. Ho sbadatamente deciso di togliere i ramponi e non mi sento sicuro, devo tenermi e misurare i passi. Il pendio non è banale.
Discendo con il viso a valle il canale e mi tengo un po' più alto del mio parco ciaspole, eseguendo un traverso fino a congiungermi alla traccia per la Bocchetta di Formazzora.
Il Passo di Grandinagia sormontato dal Cavagnöo (visti dal Pizzo di Grandinagia)
La salita alla Bocchetta è impegnativa ma non difficile. Bella ripida.
A tratti sprofondo ma la neve è in prevalenza portante. Sul finale si esegue un traverso per il quale mi tengo al pendio con la piccozza. Raggiunta la Bocchetta affronto l'ampia e facile cresta del Cavagnöo, dotata di sentiero. In poco tempo pervengo all'omino di vetta. C'è un po' di sole e la vista è parzialmente disturbata da cumuli e banchi di nebbia. Ma nel complesso il panorama è scenografico. Il Pizzo San Giacomo da qui è uno spettacolo.
Mi entrano i messaggi e scopro che il mio amico Carlo Donati è sul Marchorn. Lo vedo ad occhio nudo!
Mi prendo un'ampia pausa. Sono abbondantemente nei tempi e ne approfitto per godermi la vetta e la vista.
Pizzo Cavagnöo
I miei amici sul Marchhorn
Discesa e ritorno
Il rientro sarà veloce. Dalla base del Cavagnöo indosserò le ciaspole fino al parcheggio. Seguirò grossomodo l'itinerario di andata con piccole variazioni.
Ad All'Acqua incontrerò con piacere Carlo, nel frattempo disceso con gli sci dal Canalone Ovest del Marchhorn, il quale mi offirà una birra.
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Tourengänger:
Michea82
Communities: Hikr in italiano, Ticino Selvaggio
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