Gli acchiappafantasmi della Croce d'Ardona e Monte Boletto 1236 da Como
Ultima gita dell'anno. Il meteo volge al brutto, ma forse un raggio di sole ci sarà ( vana speranza ).
Si parte da Como Via Torno, sulla strada per Bellagio. Scendiamo un attimo al lago a fare un paio di foto, e poi ritornati in Via Torno si inizia con una scalinata che ci porta nella via parallela superiore: Via Prudenziana. Questa via sale verso sinistra e alla fine diventa pedonale, subito a destra parte la scalinata del Carescione ( la via più diretta er Brunate che resta vicino alla funicolare ), noi proseguiamo dritto su un sentiero che sale più dolce ( è il sentiero Falchetto ), ci sono ville in abbandono, per la scarsa carrabilità, passiamo da una casa con un masso erratico a picco sul lago, e con una decina di corde d'acciaio che lo tengono al suo posto. Alla fine sbuchiamo al ristorante Falchetto, noi per errore siamo entrati nel suo cortile, ma poco prima il sentiero passa a destra tra le reti di 2 proprietà. Siamo già nella parte bassa di Brunate, risaliamo tra stradine e passiamo da una chiesetta, la scalinata Pirotta ci fà tagliare un pezzo di strada e infine arriviamo alla stazione della Funicolare. Scendiamo ora a destra per prendere il sentiero Noseda, molto scavato dai cinghiali, nel bosco si trova l'area didattica della Lumagheta e poco oltre passiamo un ponticello sul torrente Valllaccia, il sentiero lambisce le case più alte della frazione Laghetto e con un tratto ancora nel bosco arriva direttamente alla Capanna Cao. Qui verso destra, lasciamo subito la strada principale, per prendere la sterrata più a destra, per poi salire liberamente nel bosco alla conquista dell'anonimo Monte Uccellera 1027 m. Cerchiamo di proseguire sul costone ( Nord-Est ), ma i numerosi abeti caduti, ci costringono a scendere il ripidissimo bosco a sinistra, grazie agli ungulati per quel minimo di traccia, scendiamo sulla strada. Passiamo prima dalla Baita Carla e poi da una grande costruzione abbandonata ( Baitu Castold, o qualcosa di simile ). Poco oltre abbandoniamo la strada che stà a destra per salire lungo la dorsale, che ci porterà dapprima al Pizzo Tre Termini 1140 m ( qui infatti si incontrano i comuni di Blevio, Torno e Como , secondo la CNS ). Ora seguendo il sentiero sul costone verso Est saliamo anche il Monte Astele 1186 m. e dopo essere scesi alla "Sella", sul per la fangosa dorsale fino al Monte Boletto 1236 m. Panorama zero, siamo tra le nebbie purtroppo. Scendiamo a ritroso, per un caffè al Rifugio Boletto, e poi per la strada fino alla Baita Bondella 1079 m. Qui per non ascoltare oltre le "Geremiache Lamentazioni" di Sam per la lunga strada in piano da fare per tornare a Brunate, che uno senza un piede non dovrebbe mai percorrere ( secondo lui ), si decide di salire a destra nel boschetto, nei pressi di un traliccio, e poi nelle felci che per fortuna ora sono rasoterra. E senza sentiero ritorniamo sul Pizzo Tre Termini 1140 m. Incuriositi dal toponimo Croce d'Ardona, scendiamo ora la dorsale nord di questa cima, su traccia appena percettibile, più sotto si può stare sulla destra su buon sentiero e arriviamo finalmente a una specie di "Castello diroccato" , sarebbe la località Croce d'Ardona 1002 m. Una vera sorpresa, della croce nemmeno l'ombra, scopriremo poi che è il rudere di una villa di fine '800 in stile castello guelfo. Girando attorno scopriamo anche una bandierina con scritto " Paranormal Investigation 2022". Insomma qui si cercano fantasmi :))
Ora risalendo fedelmente la dorsale, dopo una decina di minuti troviamo la mulattiera ( cartello ), che verso destra inizialmente in discesa e che poi risale sulla sterrata nei pressi della Baita Carla. E proseguendo poi fino al Rifugio Cao, qui dopo una chiesetta prendiamo la stradina secondaria di destra , che poi diventa difficilmente carrabile e arriva a San Maurizio. Piccola puntata su al Faro Voltiano e giù per viottoli fino alla stazione della Funicolare di Brunate. Ancora in discesa ripercorriamo alcune stradine fatte al mattino, fino al cartello "Pedonale per Como", dove prendiamo la via del Carescione. Siamo già al buio pesto, passiamo dalla stazione Carescione e da quella di Como Alta della funicolare, e con una scalinata finale riconfluiamo nella strada dell'andata : Via Prudenziana. La discendiamo verso sinistra, e per causa di un auto parcheggiata, manchiamo la scalinata giusta, per scendere poi una scalinata a fondo cieco. Un breve sguardo al Gps e si risale a prendere la retta via, o per meglio dire la giusta scalinata che ci fà tornare in Via Torno.
Si parte da Como Via Torno, sulla strada per Bellagio. Scendiamo un attimo al lago a fare un paio di foto, e poi ritornati in Via Torno si inizia con una scalinata che ci porta nella via parallela superiore: Via Prudenziana. Questa via sale verso sinistra e alla fine diventa pedonale, subito a destra parte la scalinata del Carescione ( la via più diretta er Brunate che resta vicino alla funicolare ), noi proseguiamo dritto su un sentiero che sale più dolce ( è il sentiero Falchetto ), ci sono ville in abbandono, per la scarsa carrabilità, passiamo da una casa con un masso erratico a picco sul lago, e con una decina di corde d'acciaio che lo tengono al suo posto. Alla fine sbuchiamo al ristorante Falchetto, noi per errore siamo entrati nel suo cortile, ma poco prima il sentiero passa a destra tra le reti di 2 proprietà. Siamo già nella parte bassa di Brunate, risaliamo tra stradine e passiamo da una chiesetta, la scalinata Pirotta ci fà tagliare un pezzo di strada e infine arriviamo alla stazione della Funicolare. Scendiamo ora a destra per prendere il sentiero Noseda, molto scavato dai cinghiali, nel bosco si trova l'area didattica della Lumagheta e poco oltre passiamo un ponticello sul torrente Valllaccia, il sentiero lambisce le case più alte della frazione Laghetto e con un tratto ancora nel bosco arriva direttamente alla Capanna Cao. Qui verso destra, lasciamo subito la strada principale, per prendere la sterrata più a destra, per poi salire liberamente nel bosco alla conquista dell'anonimo Monte Uccellera 1027 m. Cerchiamo di proseguire sul costone ( Nord-Est ), ma i numerosi abeti caduti, ci costringono a scendere il ripidissimo bosco a sinistra, grazie agli ungulati per quel minimo di traccia, scendiamo sulla strada. Passiamo prima dalla Baita Carla e poi da una grande costruzione abbandonata ( Baitu Castold, o qualcosa di simile ). Poco oltre abbandoniamo la strada che stà a destra per salire lungo la dorsale, che ci porterà dapprima al Pizzo Tre Termini 1140 m ( qui infatti si incontrano i comuni di Blevio, Torno e Como , secondo la CNS ). Ora seguendo il sentiero sul costone verso Est saliamo anche il Monte Astele 1186 m. e dopo essere scesi alla "Sella", sul per la fangosa dorsale fino al Monte Boletto 1236 m. Panorama zero, siamo tra le nebbie purtroppo. Scendiamo a ritroso, per un caffè al Rifugio Boletto, e poi per la strada fino alla Baita Bondella 1079 m. Qui per non ascoltare oltre le "Geremiache Lamentazioni" di Sam per la lunga strada in piano da fare per tornare a Brunate, che uno senza un piede non dovrebbe mai percorrere ( secondo lui ), si decide di salire a destra nel boschetto, nei pressi di un traliccio, e poi nelle felci che per fortuna ora sono rasoterra. E senza sentiero ritorniamo sul Pizzo Tre Termini 1140 m. Incuriositi dal toponimo Croce d'Ardona, scendiamo ora la dorsale nord di questa cima, su traccia appena percettibile, più sotto si può stare sulla destra su buon sentiero e arriviamo finalmente a una specie di "Castello diroccato" , sarebbe la località Croce d'Ardona 1002 m. Una vera sorpresa, della croce nemmeno l'ombra, scopriremo poi che è il rudere di una villa di fine '800 in stile castello guelfo. Girando attorno scopriamo anche una bandierina con scritto " Paranormal Investigation 2022". Insomma qui si cercano fantasmi :))
Ora risalendo fedelmente la dorsale, dopo una decina di minuti troviamo la mulattiera ( cartello ), che verso destra inizialmente in discesa e che poi risale sulla sterrata nei pressi della Baita Carla. E proseguendo poi fino al Rifugio Cao, qui dopo una chiesetta prendiamo la stradina secondaria di destra , che poi diventa difficilmente carrabile e arriva a San Maurizio. Piccola puntata su al Faro Voltiano e giù per viottoli fino alla stazione della Funicolare di Brunate. Ancora in discesa ripercorriamo alcune stradine fatte al mattino, fino al cartello "Pedonale per Como", dove prendiamo la via del Carescione. Siamo già al buio pesto, passiamo dalla stazione Carescione e da quella di Como Alta della funicolare, e con una scalinata finale riconfluiamo nella strada dell'andata : Via Prudenziana. La discendiamo verso sinistra, e per causa di un auto parcheggiata, manchiamo la scalinata giusta, per scendere poi una scalinata a fondo cieco. Un breve sguardo al Gps e si risale a prendere la retta via, o per meglio dire la giusta scalinata che ci fà tornare in Via Torno.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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