Il Monte Rosso di Verra è una cima con pochi rapporti, per quanto si trovi in una valle frequentata come la Val d’Ayas ed al cospetto di una schiera di 4000. Tra l’altro da quello che leggo c’è un unico passaggio un po’ complicato, ma apparentemente nulla di ché. Parto da Saint Jacques des Allemands, il cui nome proviene dalla presenza delle popolazioni Walser attorno al VI secolo. Una volta arrivato al Rifugio Ferraro ho qualche dubbio su dove passare (apparentemente bisogna attraversare la balconata del rifugio stesso!), ma da qui in poi, fino al grande bacino utilizzato per l’innevamento artificiale, non è che uno sterrato. A questo punto però devo svoltare verso sinistra, seguendo delle tracce di sentiero che portano verso i laghi di Resy. Una volta raggiuntili, mi trovo sotto la bastionata della mia cima, il Monte Rosso. Per superarla, dice il mio rapporto, bisogna aggirarla da sinistra, fino a quasi dove il versante strapiomba verso il Vallone di Verra, e passare da un caratteristico intaglio, che subito individuo, preceduto da una placconata. Per quanto non vi siano pericoli oggettivi, procedo con un po’ di difficoltà, specie nel raggiungere la fettuccia di un paio di metri, messa provvidenzialmente in corrispondenza dell’intaglio. Alla fine però ce la faccio, e sono sul pianoro che precede la vetta. Il panorama, spettacolare, è purtroppo offuscato da una nuvolaglia che nasconde ora questa, ora quella cima. Per riprenderle una ad una (tutte a me sconosciute, se non ovviamente di fama!) devo aspettare che le nubi si spostino! Poco dopo arriva un gruppetto di alpinisti, uno dei quali si rifiuta di voltarsi verso la parete Sud del Monte Rosa, perché i suoi ghiacciai sono ormai morenti. Posso capirlo, e tutti quanti infatti commentano di come il loro scioglimento sia sempre più evidente e si concentrano sul fatto che (dal loro punto di vista) hanno reso più difficili molte vie di salita. A me di questo non importa, mi colpiscono di più le conseguenze sulla bellezza della montagna, ma d’altronde trovo il panorama comunque affascinante, specie per uno come me che da qui non l’ha mai visto, anche se, sarò blasfemo, ma visto dalla Val d’Ayas il Monte Rosa, a mio parere, appare un po’ modesto, ed i 4000 quasi tondeggianti! A questo punto incomincio la discesa e mando un messaggio ad un mio collega che ha la casa a Mandriou, poco lontano da qui, e così una volta alla macchina mi dirigo da lui, dove trascorro chiacchierando il resto del pomeriggio.
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