Corno Birone - sentieri Dario & William e Lucio Vassena
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Con Stefano, nel giorno dell’omonimo Santo, rispolvero un’idea che mi frulla in testa da parecchio e che finalmente è l’ora di realizzare, complice anche la totale assenza di neve sotto i 1400m (forse anche oltre) e il poco tempo a disposizione: sentiero Dario e William!
Ore 8:30, da San Tomaso seguendo il sentiero 5 (DW) superiamo la Casota dei partigiani, poi dopo alcune facili roccette ci troviamo su una ripida cresta erbosa; al suo termine c'è una specie di sella panoramica, da cui parte a sinistra l'evidente traverso ascendente: è largo e si cammina bene, ma merita un minimo di attenzione perchè è lungamente esposto a sinistra sul profondo solco del vallone che separa i sentieri D&W e Lucio Vassena (reciprocamente visibili in più punti).
Superato il bivio col sentiero Luisin, che porta appunto sulla sponda opposta, si entra nel cuore della montagna: con calma passiamo il tratto più impegnativo, un breve passaggio di I su roccette esposte, poi proseguiamo ripidamente nel canalino che segue (qui le mani sono utili, ma non indispensabili), fino a raggiungere una crestina panoramica.
Un sentierino percorre sinuosamente la cresta, fino a esaurirsi contro la parete Est del Birone, che gocciola continuamente; alla base del muro, parte verso sinistra la facile cengia erbosa ascendente che ci deposita direttamente alla croce di vetta.
In cima gira qualche fiocco di neve trasportato, le previsioni non sono delle migliori, quindi per la discesa scegliamo il sentiero Lucio Vassena, più sicuro ma altrettanto redditizio tanto che alle 12 siamo già all’auto.
Avvistamenti: varie persone (dalla cima in poi, prima nessuno), nessun muflone. Ambiente molto selvaggio a dispetto della quota modesta e della vicinanza della civiltà. Gita breve ma intensa, terreno ripido, difficoltà non proibitive ma da affrontare con rispetto.
Ore 8:30, da San Tomaso seguendo il sentiero 5 (DW) superiamo la Casota dei partigiani, poi dopo alcune facili roccette ci troviamo su una ripida cresta erbosa; al suo termine c'è una specie di sella panoramica, da cui parte a sinistra l'evidente traverso ascendente: è largo e si cammina bene, ma merita un minimo di attenzione perchè è lungamente esposto a sinistra sul profondo solco del vallone che separa i sentieri D&W e Lucio Vassena (reciprocamente visibili in più punti).
Superato il bivio col sentiero Luisin, che porta appunto sulla sponda opposta, si entra nel cuore della montagna: con calma passiamo il tratto più impegnativo, un breve passaggio di I su roccette esposte, poi proseguiamo ripidamente nel canalino che segue (qui le mani sono utili, ma non indispensabili), fino a raggiungere una crestina panoramica.
Un sentierino percorre sinuosamente la cresta, fino a esaurirsi contro la parete Est del Birone, che gocciola continuamente; alla base del muro, parte verso sinistra la facile cengia erbosa ascendente che ci deposita direttamente alla croce di vetta.
In cima gira qualche fiocco di neve trasportato, le previsioni non sono delle migliori, quindi per la discesa scegliamo il sentiero Lucio Vassena, più sicuro ma altrettanto redditizio tanto che alle 12 siamo già all’auto.
Avvistamenti: varie persone (dalla cima in poi, prima nessuno), nessun muflone. Ambiente molto selvaggio a dispetto della quota modesta e della vicinanza della civiltà. Gita breve ma intensa, terreno ripido, difficoltà non proibitive ma da affrontare con rispetto.
Tourengänger:
Serzo

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